TinyMOS Nano1: una nuova fotocamera per l'astrofotografia

TinyMOS Nano1: una nuova fotocamera per l'astrofotografia

di Mattia Speroni, pubblicata il

“TinyMOS Nano1 è una nuova fotocamera pensata per l'astrofotografia che succede alla Tiny1. L'idea è quella di rendere il prodotto ancora più portatile senza rinunciare alle prestazioni complessive e coinvolgendo così gli appassionati del genere.”

Dopo l'introduzione della prima Tiny1, ora è arrivato il momento della presentazione della TinyMOS Nano1. Si tratta di una fotocamera pensata per l'astrofotografia che punta a rinnovare l'offerta della prima soluzione lanciata nel 2016 con un nuovo hardware e soprattutto un design rivisto.

TinyMOS Nano1

Secondo il produttore, la TinyMOS Nano1 avrà un peso  di di 100 grammi e sarà più compatta fino a tre volte rispetto alla Tiny1 e ma anche molto più potente e versatile. Le informazioni preliminari, allo stato attuale, sono scarse e i modelli che vedete in queste fotografie sono ancora pre-produzione.

TinyMOS Nano1 avrà un sensore Sony BSI che consente di arrivare a 12 MPixel per le fotografie e 4K per i filmati. Il sistema di montaggio delle lenti comprende il supporto per ottiche M12 e C-Mount. Il produttore ha deciso di sfruttare ancora il crowdfunding (Indiegogo) per permettere agli utenti di acquistare la nuova TinyMOS Nano1. Secondo le tempistiche rilasciate ufficialmente, il lancio è fissato per l'autunno del 2018 mentre la disponibilità effettiva e le prime spedizioni è data per Aprile 2019.

Ricordiamo che la Tiny1 (il primo modello del marchio) ha un sensore di BSI da 1/3" con pixel da 2 µm in grado di arrivare a una risoluzione di 2,5K. Le immagini possono essere catturate con una risoluzione di 2688 x 1520 pixel e può contare su un SoC Qualcomm Snapdragon quad-core con frequenza di 1,8 GHz accoppiato a 4 GB di RAM. Il corpo è realizzato in alluminio con design unibody e integra uno schermo touch da 4,3" oltre a GPS/GLONASS per la localizzazione.


Commenti (4)

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Commento # 1 di: Cfranco pubblicato il 12 Ottobre 2018, 14:12
Spazzatura per gonzi
Commento # 2 di: Gillormon pubblicato il 12 Ottobre 2018, 22:05
Da astrofotografo mi viene il voltastomaco a vedere una tale proposta... spazzatura è dir poco, potrebbe essere addirittura considerata prodotto fraudolento. Ci sono camere di ripresa planetaria con sensori CMOS che vanno dai 250€ a salire e camere CCD o CMOS per fotografie di oggetti deep sky che vanno dalle 600€ a salire. Per poter ottenere un'immagine decente si parte usando una banale reflex da 300€ ma subito si noteranno artefatti dovuti al riscaldamento del sensore (errori termici dati da sessioni di 10, 20 o 30 scatti da 1min fino anche a 20min di singola posa per scatto). Volete far credere al popolo degli astrofotografi (che solitamente hanno anche buone conoscenze elettroniche/scientifiche) che questa compattina permetterà al novello astrofilo di portarsi a casa una foto degna di nota? Secondo me potrebbe a malapena acquisire l'alone della galassia M31
Commento # 3 di: sbudellaman pubblicato il 13 Ottobre 2018, 11:59
Non ho capito bene l'utilizzo di questa cam... è per riprese in parallelo con inseguimento? Oppure si può usare a fuoco diretto inserendole nel portaoculari come un normale sensore cmos?
E' per il planetario? E' per il deepsky? Non è che venga detto molto...
Commento # 4 di: Opteranium pubblicato il 15 Ottobre 2018, 01:09
Originariamente inviato da: sbudellaman
Non ho capito bene l'utilizzo di questa cam... è per riprese in parallelo con inseguimento? Oppure si può usare a fuoco diretto inserendole nel portaoculari come un normale sensore cmos?
E' per il planetario? E' per il deepsky? Non è che venga detto molto...

È per il cestino