Sea Drone Tech Summit: droni marini, futuro della Blue Economy

Sea Drone Tech Summit: droni marini, futuro della Blue Economy

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Il Sea Drone Tech Summit 2018 si è appena concluso ma ha permesso di avere un quadro più preciso della situazione legata a droni marini e robot per gli ambienti acquatici. La Blue Economy trova un alleato nella tecnologia.”

Il Sea Drone Tech Summit 2018 si è concluso solo qualche giorno fa a Gallipoli, ma ha permesso a chi vi ha partecipato di guardare al futuro e in particolare alla Blue Economy. La tecnologia al servizio del mare e della collettività con diverse modalità di utilizzo di droni marini e altre apparecchiature.

 

I robot e droni marini sono in crescita come le versioni volanti (più tradizionali) e hanno portato una rivoluzione nel settore e nelle attività legate al mare. Gli utilizzi sono i più variegati come le riprese sottomarine, l’esplorazione dei fondali, il monitoraggio dell’ambiente marino per cercare siti archeologici o di navi affondate ma anche il controllo di piattaforme offshore e di allevamenti ittici.

Non mancano ovviamente l'utilizzo di droni marini e robot per il soccorso di naufraghi e bagnanti in difficoltà. Durante il Sea Drone Tech Summit 2018, alla sua prima edizione, ha visto la partecipazione di oltre 150 esperti, tecnici e ricercatori da tutta Italia per una due giorni ricca di appuntamenti e informazioni utili sul settore.

Droni marini

Durante il congresso ci sono state anche 20 relazioni tecniche con la Marina Militare Italiana che vi ha partecipato per mostrare l'impiego di droni marini e il progetto "Maritime Underwater System". Anche il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha presenziato all'evento dove sono stati mostrati i sistemi di ricerca strumentale subacquea integrata utilizzati dal Servizio Sommozzatori.

Tra gli altri nomi di spicco, l'ENEA ha parlato dei nuovi progetti per la realizzazione di sciami di droni mentre l’Istituto di Ingegneria del Mare del CNR ha invece puntato sui droni marini e aerei per le spedizioni al Circolo Polare Artico norvegese.

Non potevano poi mancare le università come quella del Salento e di Firenze, collegate al polo interuniversitario ISME che hanno presentato le attività correlate all'utilizzo di sistemi autonomi subacquei e di superficie come i robot chiamati “FeelHippo” e “WiMust”.

Anche l’Università di Verona era presente con il progetto “H2020 Intcatch” che punta sui droni intelligenti per il monitoraggio della qualità delle acque interne con La Sapienza di Roma che si è concetrta sui droni a guida autonoma per il monitoraggio costiero Infine non è mancata la Scuola di Robotica di Genova e i progetti di formazione in ambito scolastico dedicati sia ai professori che agli studenti.

Droni marini summit

Le aziende specializzate hanno compreso RINA, ENEL, Seastema (Gruppo Fincantieri), MDM Team, Consorzio Proambiente di Bologna, Orion-Watec, Green Tech Solution, Zad Marine, Novacavi, TopView e SwellPro mostrando diverse soluzioni a 360° per diversi ambiti e ambienti.

Ora si guarda alla seconda edizione del prossimo anno dove le novità non mancheranno. L'edizione 2018 ha invece visto il patrocinio dei ministeri della Difesa e dello Sviluppo Economico, di Regione Puglia, Comune di Gallipoli, CNR, ENEA, Università del Salento, Università Roma Tre, Link Campus University, ISME, OGS e RINA.


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