Ricoh presenta un nuovo modulo intercambiabile 28-300mm per la sua GXR

Ricoh presenta un nuovo modulo intercambiabile 28-300mm per la sua GXR

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Nello sviluppo del suo progetto GXR, macchina fotografica con moduli sensore+ottica intercambiabili, Ricoh presenta un blocco con sensore da 10 megapixel e ottica stabilizzata 28-300mm equivalenti”

Ricoh continua nel suo progetto GXR, la macchina fotografica con moduli ottica+sensore intercambiabili. Dopo i primi moduli presentati al lancio l'azienda nipponica ha svelato ufficialmente il terzo modulo della serie, di cui erano già trapelate informazioni nei mesi scorsi. Si chiama P10 e si tratta di un blocco che integra un sensore CMOS back-illuminated da 10 megapixel in formato 1/2,3" e un'ottica stabilizzata 28-300mm equivalenti  F3.5-5.6.

Il modulo è in grado di registrare file RAW e offre supporto video HD a 1280x720 pixel, raffica a 5 frame al secondo a risoluzione piena RAW e filmati VGA ad alta velocità a 120 fps. Assieme a questo modulo si era parlato anche del quarto della serie, quello basato su sensore APS-C e ottica 28mm F2.5, ma quest'ultima è ancora in via di sviluppo e per l'annuncio ufficiale bisognerà attendere ancora.


La Ricoh GXR con un dei primi due moduli presentati

Tra le caratteristiche del modulo 28-300mm  da 10 megapixel troviamo un nuovo algoritmo di contenimento del rumore con gamma ISO fino a 3200, l'espansione della gamma dinamica in situazioni di alto contrasto e il bilanciamento del bianco multizona. Tra le funzionalità da amatori troviamo la possibilità di applicare dal menu delle opzioni un filtro ND, per ottener particolari effetti. Il modulo adotta un particolare tappo copriobiettivo in grado di lasciare libera l'ottica anche senza essere rimosso. La slitta per il flash esterno, i comandi, il display e la gestione dello storage sono invece integrate nel modulo base.

 Come riporta DPReview, Ricoh ha anche messo in mostra la serie completa dei moduli che in futuro equipaggeranno la bse della GXR: tra i più interessanti citiamo l'unità GPS, il modulo con ottica estendibile a filo, quello wireless per le riprese subacquee, una unità di storage su cui scaricare le foto e liberare spazio dalla scheda di memoria, una piccola stampante per sviluppo immediato delle immagini, come avveniva sulle vecchie Polaroid.


Commenti (8)

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Commento # 1 di: demon77 pubblicato il 07 Maggio 2010, 09:55
mah.. 28-300 mi pare esagerato.. ci saranno distorsioni parecchio sensibili!
poi non mi è chiaro quale possa essere il vantaggio di cambiare ottica e sensore al posto dell'ottica e basta come su una reflex..
Commento # 2 di: Bisont pubblicato il 07 Maggio 2010, 10:07
si infatti se facessero un blocco ottica micro 4/3 sarebbe stupendo, così hai tanti sensori e tante ottiche....
Commento # 3 di: Kappa76 pubblicato il 07 Maggio 2010, 10:44
Incredibile il numero di accessori che stanno tirando fuori per questa macchina...
Non capisco pero' che mercato possa avere.. i singoli moduli costano molto.. questo poi col sensore 1/2,3" avrà una qualità infima.. spendo meno a comprarmi una TZ7
Commento # 4 di: iome2k5 pubblicato il 07 Maggio 2010, 10:58
Il vantaggio sono le dimensioni molto compatte del tutto. Ovviamente la qualità ne risente, ma devo dire che con la mia GR Digital mi son sempre trovato bene. Certo il primo modello paga alcune pecche non da poco, ad esempo oltre i 400 iso è davvero uno scempio, la velocità con i Raw è quella di una lumaca. Ma la qualità ottica (rispetto la quasi totalità delle compatte) è davvero alta.

La GXR è un progetto a lungo respiro, un po' costosetta qui in italia, perchè ogni modulo supera i 300€. Però alla fine quando arriverà il 28mm APS-C credo che farà il botto
Commento # 5 di: SingWolf pubblicato il 07 Maggio 2010, 13:04
che minchiata....
Commento # 6 di: marchigiano pubblicato il 07 Maggio 2010, 14:15
i moduli costano quanto una compatta di alta qualità...
Commento # 7 di: RouSou pubblicato il 07 Maggio 2010, 18:52
eeh

no io dico che i moduli costano come gli obiettivi da reflex della tamron...che ha fatto addirittura un 18-270...MOLTO più grandangolo del 28 e con una distorsione e aberrazione e nitidezza e vignettatura quello che volete infinitamente migliore....tutti da abbinare a un aps-c che ora fino a 1250iso arriva a una sufficiente qualità pure sulle reflex da 400€, almeno per canon
Commento # 8 di: letmealone pubblicato il 07 Maggio 2010, 22:27
Veramente il Tamron è più tele, a livello grandangolare sono molto simili. I 18-270 mm Tamron su aps-c sono equivalenti a 27-405 su 35 mm.