Quattro chiacchiere con Nick Woodman, CEO di GoPro

Quattro chiacchiere con Nick Woodman, CEO di GoPro

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Quando ti invitano allo stand GoPro per 'una birretta con il CEO', ti aspetti la solita conferenza in stile CES, quattro parole formali, qualche slide e tanti saluti. "La mia press conference è differente" potrebbe essere il motto di Nick Woodman. Ecco cosa ha detto”

Il CES di Las Vegas è un momento interessante, non solo per la possibilità di vedere dal vivo i prodotti che caratterizzeranno tutto l'anno, ma anche per gli incontri che possono avvenire tra i padiglioni della fiera, a volte inaspettati. Quando ad esempio ti invitano allo stand GoPro per 'una birretta con il CEO', ti aspetti la solita conferenza in stile CES, quattro parole formali, qualche slide e tanti saluti. "La mia press conference è differente" potrebbe essere il motto di Nick Woodman. Ecco un contributo fotografico:

In sintesi, la birretta c'era veramente, assieme a snack e patatine, e al posto di un'ingessata conferenza stampa c'è stata una chiacchierata a ruota libera sul momento attuale di GoPro. "Per anni ci siamo concentrati sull'hardware, ma negli ultimi anni il nostro focus si è spostato molto sul software e sulle possibilità che esso apre" - ha detto Woodman - "Dall'introduzione del chip GP1 per noi le cose sono cambiate profondamente e la capacità di calcolo che esso mette a disposizione ha modificato il nostro approccio. Hypersmooth [La tecnologia di stabilizzazione digitale NdR] è un esempio di come facendo leva sulle capacità del SoC abbiamo introdotto cambiamenti molto evidenti tra GoPro HERO 7 e le generazioni precedenti. Con GoPro HERO 8 abbiamo lavorato, sfruttando le potenzialità dello stesso chip, per portare ai nostri utenti HyperSmooth 2.0, che funziona con tutte le risoluzioni e tutte le frequenze di fotogrammi, eliminando la necessità di dover scegliere un particolare formato per beneficiarne".

"Cerchiamo di ascoltare molto i nostri utenti e di venire incontro alle loro esigenze. In molti, ad esempio, amano il nostro software di montaggio mobile e vorrebbero poterlo utilizzare anche integrando spezzoni video e materiale proveniente da dispositivi di terze parti, come lo smartphone o fotocamere. Potrebbero esserci novità interessanti in futuro". "Tutto questo lavoro sul software ha naturalmente un costo, abbiamo espanso in modo deciso il nostro team di sviluppatori, ma le funzioni che stiamo proponendo ai nostri utenti, come anche TimeWarp 2.0 sono la risposta sul campo alla domanda 'Perché i vostri prodotti costano così tanto rispetto a quelli dei cinesi?'. I dati di market share dicono che nonostante ci siano molti concorrenti con prezzi stracciati i nostri clienti continuano a gradire e comprare i nostri prodotti. La qualità è tale che vengono utilizzate anche in molte produzioni professionali e cinematografiche".

Vedendo il CEO lanciato a ruota libera qualcuno ha tirato fuori anche la domanda scomoda: "Nick, cosa ci puoi dire del mercato dei droni?"

Senza scomporsi, Nick è stato chiaro e diretto: "Al momento non ci sono piani per rientrare in quel mercato. Si tratta di un mercato difficile dove ormai gli utenti si aspettano tanto dal punto di vista delle caratteristiche, senza però essere disposti a pagarne il reale prezzo".


Commenti (4)

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Commento # 1 di: filippo1980 pubblicato il 22 Gennaio 2020, 12:52
Interessante ... soprattutto la parte della birra! ;-)
A parte gli scherzi, sbaglio ma, considerando anche quanto detto prima, non entrano nel mercato dei droni perché sanno che un prodotto di fascia e prezzo entrambi alti non venderebbe perché saturo di prodotti di bassa qualità e prezzo altrettanto basso?
Interessante come analisi ...
Commento # 2 di: Cappej pubblicato il 22 Gennaio 2020, 13:24
Originariamente inviato da: filippo1980
Interessante ... soprattutto la parte della birra! ;-)
A parte gli scherzi, sbaglio ma, considerando anche quanto detto prima, non entrano nel mercato dei droni perché sanno che un prodotto di fascia e prezzo entrambi alti non venderebbe perché saturo di prodotti di bassa qualità e prezzo altrettanto basso?
Interessante come analisi ...



è un'analisi molto logica a mio avviso.
Anzitutto go pro non nasce con i droni, immergersi in un mercato (oramai saturo) con un prodotto che probabilmente non spicca... bhà... almeno non abbiano un asso nella manica la vedrei dura riuscire a ritagliarsi una nicchia di mercato.
Soltanto pensare di competere con mostri come DJI che per esperienza, dimensioni e posizione di mercato credo faccia paura a chiunque...

Vende droni dai 3.000 ai 100 euro... oramai saranno alla 10 versione con anni di Know-how investiti, (per ammazzare il tempo hanno acquistato Hassembled...), sono cinesi quindi si producono la loro roba in china... da non sottovalutare...

per me fanno bene a non entrare.

Ripeto, sempre non abbiano un asso nella manica, tipo quello che fu il mai nato Drone Lily.. ecco una cosa del genere avrebbe un senso anche per loro, un drone Action cam che ti segue ecc...

anche se non credo sia più una novità, ormai era del 2015...
Commento # 3 di: AceGranger pubblicato il 23 Gennaio 2020, 00:02
Originariamente inviato da: Cappej
è un'analisi molto logica a mio avviso.
Anzitutto go pro non nasce con i droni, immergersi in un mercato (oramai saturo) con un prodotto che probabilmente non spicca... bhà... almeno non abbiano un asso nella manica la vedrei dura riuscire a ritagliarsi una nicchia di mercato.
Soltanto pensare di competere con mostri come DJI che per esperienza, dimensioni e posizione di mercato credo faccia paura a chiunque...

Vende droni dai 3.000 ai 100 euro... oramai saranno alla 10 versione con anni di Know-how investiti, (per ammazzare il tempo hanno acquistato Hassembled...), sono cinesi quindi si producono la loro roba in china... da non sottovalutare...

per me fanno bene a non entrare.

Ripeto, sempre non abbiano un asso nella manica, tipo quello che fu il mai nato Drone Lily.. ecco una cosa del genere avrebbe un senso anche per loro, un drone Action cam che ti segue ecc...

anche se non credo sia più una novità, ormai era del 2015...


credo sia proprio solo per quello.

GoPro avrebbe solo il nome, non credo proprio riuscirebbe ad offrire prodotti migliori di quelli DJI a prezzi inferiori... senza contare l'infinita di accessori dei prodotti DJI; anche perchè non si tratterebbe solo della parte aeromobile, ma ci sarebbe anche di investire molto nella parte di stabilizzazione Gimbal.
Commento # 4 di: Verongi pubblicato il 24 Gennaio 2020, 21:43
Male, molto male.

Senza scomporsi, Nick è stato chiaro e diretto: "Al momento non ci sono piani per rientrare in quel mercato. Si tratta di un mercato difficile dove ormai gli utenti si aspettano tanto dal punto di vista delle caratteristiche, senza però essere disposti a pagarne il reale prezzo".


Secondo me ha detto una mezza baggianata.
Come fa a saperlo? Lo ha chiesto a tutti gli utilizzatori di droni e gopro? Ha fatto un'indagine di mercato?
Oggi ad esempio non c'è nessuno drone waterproof consumer e che sia anche rugged.
Qualche tempo fa avevano avviato un progetto di drone che lanciavi in aria, si accendeva da solo e poi ti seguiva (c'era un braccialetto da indossare) evitando gli ostacoli con sensoristica avanzata.
Poteva decollare anche direttamente dall'acqua!
Io ci stavo per investire dei soldi per averne una unità da provare, peccato che poi tra ritardi e rinvii non se ne fece più nulla e il progetto è fallito miseramente con strascichi giudiziari.
GoPro avrebbe dalla sua il know how per riprendere in mano l'dea, e proporre ai clienti un prodotto resistente agli urti e impermeabile.
Due aspetti che hanno decretato il successo di GoPRo in questi anni.
Non c'è nulla attualmente sul mercato, e se fossi il ceo di GoPro ci penserei bene prima di dire che è un mercato difficile.
Non lo è se ti inventi qualcosa che ancora non esiste.