Lamborghini Miura: "esplosa" per una foto spettacolare

Lamborghini Miura: "esplosa" per una foto spettacolare

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Prendere una Lamborghini Miura e ridurla in pezzi, il tutto per una fotografia. Il progetto di Fabian Oefner (durato due anni) lascerà senza fiato sia gli appassionati di fotografia che quelli di automobili!”


Commenti (56)

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Commento # 41 di: Phantom II pubblicato il 23 Febbraio 2019, 15:33
Originariamente inviato da: Flortex
Miura semplicemente fantastica.
Figlia di un altro tempo, in cui l'uomo non era soffocato dal conformismo e dal politicamente corretto.

Conformismo e politicamente corretto non c'entrano assolutamente nulla. Semplicemente negli anni '60 il mercato automobilistico non era affatto saturo come oggi e per giunta costituiva l'apice dello sviluppo economico capitalistico di massa di quegli anni.

Ricordarsi sempre il ruolo degli ecologisti e di una certa "visione" politica nel cercare di distruggere tutto questo. In parte riuscendoci.
Tutta l'industria italiana dell'auto, dagli anni 70, prende una brutta piega, in cui pochi si salvano (Ferrari, ma anche Lamborghini, continuano a fare belle auto), mentre le auto da grandi numeri peggiorano, sotto la caccia alle streghe riservata alla cilindrata ed alle prestazioni.

La "brutta piega" è causata dalla crisi petrolifera, da cui non è uscito indenne alcun ambito produttivo di quegli anni. Gli ecologisti e la visione politica che citi senza esplicitarla, non hanno attinenza con il fatto in questione.
Commento # 42 di: Flortex pubblicato il 23 Febbraio 2019, 15:51
Originariamente inviato da: Phantom II
Conformismo e politicamente corretto non c'entrano assolutamente nulla. Semplicemente negli anni '60 il mercato automobilistico non era affatto saturo come oggi e per giunta costituiva l'apice dello sviluppo economico capitalistico di massa di quegli anni.


Semplicemente nel '67 non era ancora arrivato il '68, appunto ad iniziare la discesa rendendo quel che c'era prima un "apice".

Non è questione di saturazione. E' questione di visione.

Originariamente inviato da: Phantom II
La "brutta piega" è causata dalla crisi petrolifera, da cui non è uscito indenne alcun ambito produttivo di quegli anni. Gli ecologisti e la visione politica che citi senza esplicitarla, non hanno attinenza con il fatto in questione.


La crisi petrolifera è un mezzo luogo comune.
Il prezzo del petrolio è salito non per disgrazia, ma per le politiche inflazionistiche degli anni '70 (parte fondamentale della "brutta piega".
Sono principalmente queste la causa della dinamica del prezzo del petrolio.
Stroncate queste, la "crisi petrolifera" è miracolosamente scomparsa, insieme all'inflazione in doppia cifra.

D'altro canto, la "crisi petrolifera" è stata usata come scusa per ammazzare di tasse e divieti completamente inutili.
In Germania questo non è avvenuto, ed i fatti hanno preso una piega del tutto diversa.

Anzi, è proprio in quegli anni che cominciano a farsi largo Volkswagen (che prima faceva solo il maggiolino in pratica), Audi (che sostanzialmente non esisteva), e BMW (facendo nascere le varie 3-5-7).

Mentre in Italia castriamo le prestazioni e l'industria dell'auto, in Germania vanno avanti, partendo da capacità e produzione minori delle nostre.

La crisi petrolifera apparentemente non c'è stata in Germania.
Evidentemente i motivi sono altri.
Commento # 43 di: Bestio pubblicato il 23 Febbraio 2019, 16:03
Ma quello che mi son sempre chiesto, non è che il riscaldamento globale è dovuto principalmente al... riscaldamento??

Bruciamo combustibili per scaldarci, ma il calore delle nostre case per forza di cose si disperde nell'ambiente esterno, (oltre ai fumi della combustione che disperdiamo), riscaldando alla lunga l'intero pianeta! (come dice il Primo principio della termodinamica)

E quindi se volessimo davvero evitare il riscaldamento globale causato dall'uomo, credo che dovremmo starcene tutti al freddo.
Commento # 44 di: Piedone1113 pubblicato il 23 Febbraio 2019, 16:04
Originariamente inviato da: Flortex
Negativo.

Chi negli anni '70 voleva distruggere tutto, è proprio chi paventava la fine del petrolio prossimo venturo, la glaciazione imminente, e tutta la sequela di scemenze che gli ecologisti hanno sempre partorito, venendo sempre smentiti dai fatti.

Tutti "scienziati", ovviamente. Con tanto di presidente Usa a lanciare drammatici messaggi alla nazione (il petrolio sarebbe già finito, a quanto diceva), e domeniche a piedi.

Le cause umane del riscaldamento (in pausa da 20 anni) rimangono spazzatura da un punto di vista scientifico, così come gran parte degli allarmismi insensati ad esso legati.

Dato che si parla semplicemente di distruggere la civiltà occidentale in nome del nulla, è sacrosanto denunciare cosa sta accadendo, cioè l'ennesima follia collettivista.
Ne abbiamo già viste tante, ed abbiamo visto come sono finite. Ogni singola volta.

La scienza abita da un'altra parte, e nonostante il ridicolo tentativo di spostare il confronto con la realtà in un futuro lontano, anche i decenni stanno passando, ed i dati sono chiari: il clima NON sta facendo quanto previsto dai presunti "scienziati".
Il riscaldamento registrato negli ultimi 20/30 anni è semplicemente incompatibile con gli scenari di emissioni elevate che si sono verificati.


oltre al fatto di essere ot come un balcone stai citando concetti a caso senza nemmeno sapere bene di cosa si parla.
Appurato scientificamente che il calore emanato dalla terra non è adeguatamente smaltito aldifuori dell'atmosfera. Ma fatto molto più preoccupante ( e non sufficientemente pubblicizzato) che l'elevato contenuto di pulviscolo prodotto dall'uomo e disperso in atmosfera fa da schermo ai raggi solare e che l'incidenza sulla superfice si è abbassata del 30% negli ultimi 30 anni.
Questo porta a due risultati apparentemente in controsto con ciò che vediamo:
Minore temperatura sulla superfice da irragiamento solare ( nonostante il riscaldamento medio in crescita) e maggior temperatura negli strati alti dell'atmosfera.
In definitiva ci stiamo dirigendo spediti verso un clima affetto da manifestazioni violenti ( e con modifiche climatiche su scala mondiale) e l'ingresso in un tunnel dove all'uscita ci aspetta una bella glaciazione ( e non dimentichiamoci che ere glaciale ed aride si alternano ciclicamente in cerca di un equilibrio preciso).
Il problema non è ne il freddo ne il caldo, ma la velocità con la quale rischia di avvenire impedendo di fatto alla vita di adattarsi in tempo per sopravvivere.
E non dimentichiamoci che la terra non ci è stata donata dai nostri padri, ma ne siamo i custodi per i nostri figli.
In definitiva molte teorie sono ( per il mio credere) avventate, allarmiste e catastrofiche, ma ne sappiamo ben poco per poter esprimere previsioni per il futuro, quello che è certo è che ci sono sostante di scarto che sono veleno appurato per l'uomo e bisogna limitarne la produzione se proprio è impossibile ( ad oggi) azzerarle.
Commento # 45 di: Piedone1113 pubblicato il 23 Febbraio 2019, 16:09
Originariamente inviato da: Bestio
Ma quello che mi son sempre chiesto, non è che il riscaldamento globale è dovuto principalmente al... riscaldamento??

Bruciamo combustibili per scaldarci, ma il calore delle nostre case per forza di cose si disperde nell'ambiente esterno, (oltre ai fumi della combustione che disperdiamo), riscaldando alla lunga l'intero pianeta!

E quindi se volessimo davvero evitare il riscaldamento globale causato dall'uomo, credo che dovremmo starcene tutti al freddo.


il riscaldamento?
controlla il consumo energetico e trasformalo in calore ( luce, motori elettrici, computer ascensori ecc).
Produciamo troppo calore da tutto cio che facciamo, ma l'inquinamento non è da correlazionare al clima, ma a tutte le patologie che provocano sull'uomo e gli animali.
Commento # 46 di: Flortex pubblicato il 23 Febbraio 2019, 16:23
Originariamente inviato da: Piedone1113
In definitiva molte teorie sono ( per il mio credere) avventate, allarmiste e catastrofiche, ma ne sappiamo ben poco per poter esprimere previsioni per il futuro, quello che è certo è che ci sono sostante di scarto che sono veleno appurato per l'uomo e bisogna limitarne la produzione se proprio è impossibile ( ad oggi) azzerarle.


Mi accontento di questo, che condivido (per entrambi i concetti principali che esprimi).
Commento # 47 di: Phantom II pubblicato il 23 Febbraio 2019, 16:43
Originariamente inviato da: Flortex
Semplicemente nel '67 non era ancora arrivato il '68, appunto ad iniziare la discesa rendendo quel che c'era prima un "apice".

Non è questione di saturazione. E' questione di visione.

Una visione con cui mistifichi i processi storici.


La crisi petrolifera è un mezzo luogo comune.

Non è un luogo comune ma un fatto storico di natura politica e risvolti economici profondi, che ignori completamente a giudicare da quello che hai scritto in seguito e da cui mi smarco. Discutere su basi dietrologiche pretestuose e nemmeno troppo velatamente reazionarie non riscuote il mio interesse.
Buon proseguimento.
Commento # 48 di: Flortex pubblicato il 23 Febbraio 2019, 17:02
Originariamente inviato da: Phantom II
Una visione con cui mistifichi i processi storici.


Niente affatto.
Basta un banale confronto internazionale.

Il risultato è che la Germania, che non si è lasciata convincere dalla retorica sessantottina, ne è uscita vincente, ed oggi veleggia nel benessere, mentre l'italia è un paese fallito che si racconta favole ed incolpa gli altri.

Originariamente inviato da: Phantom II
Non è un luogo comune ma un fatto storico di natura politica e risvolti economici profondi, che ignori completamente a giudicare da quello che hai scritto in seguito e da cui mi smarco.


I fatti economici di quegli anni sono noti, e le nozioni da scuola elementare che credi di sapere non spiegano quanto successo.

Puoi cominciare tranquillamente da qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Nixon_shock

Ora, tra i fatti pertinenti a questo 3d vale certamente ripetere che in Germania non è successo praticamente nulla di quanto successo in italia.
Mentre noi ci trastullavamo con le domeniche a piedi, loro lanciavano l'industria che conosci oggi.
Probabilmente erano su un pianeta diverso, senza crisi petrolifera.

Nota, tanto per capire dove alberghi l'ignoranza, che sono stati vinti anche dei Nobel denunciando le stupidaggini monetarie di quegli anni.

Ma, come da tradizione, molto meglio dare la colpa a qualcun altro, al limite anche agli alieni a questo punto.
L'ideologia dello "choc esterno" continua a fare più danni della grandine.
Commento # 49 di: R@nda pubblicato il 23 Febbraio 2019, 18:30
Il riscaldamento globale è colpa delle [U]numerosissime[/U] Supercar che circolano mi sembra ovvio

Vietiamo le mucche e i grossi camion da trasporto se vogliamo ottenere un risultato tangibile.
Però poi senza ciccia al barbecue io muoro

(Sto ovviamente scherzando...).
Commento # 50 di: kamon pubblicato il 23 Febbraio 2019, 20:44
Originariamente inviato da: R@nda
Il riscaldamento globale è colpa delle [U]numerosissime[/U] Supercar che circolano mi sembra ovvio

Vietiamo le mucche e i grossi camion da trasporto se vogliamo ottenere un risultato tangibile.
Però poi senza ciccia al barbecue io muoro

(Sto ovviamente scherzando...).


Ovviamente incidono in maniera minima, ma il punto è che le supercar, soprattutto quelle con grossi motori termici (si, come mangiare carne continuamente) sono superflue, quindi se per la sopravvivenza di tutti dobbiamo per forza e quanto prima tagliare i consumi, gli sprechi e gli eccessi, meglio cominciare da quello che non è vitale.
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