Kodak è un marchio che ha fatto la storia della fotografia e che ha messo delle importanti pietre miliari anche nel passaggio dall'analogico al digitale, ma l'azienda statunitense non è in questi ultimi anni riuscita a far fruttare al meglio tutto il suo bagaglio di esperienza, almeno a livello di prodotti sul mercato. Diverso è il discorso in ambito brevetti, dove la compagnia di Rochester continua a vincere battaglie legali, facendosi riconoscere parecchi milioni di euro per concedere in licenza le tecnologie frutto della sua proprietà intellettuale. Trovate alcune cifre nella notizia che abbiamo dedicato all'ultima vittoria in tribunale, ottenuta ai danni di un'azienda sulla cresta dell'onda come Apple.
I fondi in arrivo dalle tecnologie concesse in licenza permettono sicuramente a Kodak di guardare al futuro con una certa tranquillità e di pianificare le prossime mosse per ritornare agli antichi fasti nel mondo della stampa e della fotografia. La stampa è al centro dell'ultimo sforzo dell'azienda di Rochester, anche sul mercato italiano. Kodak era rientrata nel nostro mercato delle stampanti nel 2008 con una proposta dedicata al mondo consumer che faceva leva sulla notorietà del marchio giallo rosso e si proponeva a un costo di ingresso lievemente superiore a quello delle simili proposte della concorrenza.
A circa tre anni di distanza Kodak propone nuovo aggiornamento della gamma inkjet che punta a un riposizionamento dei suoi prodotti a un livello più vicino a quello della concorrenza. Accanto a un prezzo di acquisto delle sue stampanti ridotto, Kodak con la nuova gamma punta sul concetto di total cost of ownership, dichiarando importanti risparmi per gli utenti grazie a consumabili molto economici.
La scelta di Kodak è interessante: un solo tipo di cartuccia (una per il colore e una per il bianco e nero) su tutta la gamma, per evitare complicanze nella ricerca dei consumabili da sostituire e fare massima economia di scala. Le cartucce sono uguali per tutte le quattro stampanti della nuova serie C e sono disponibili a €8,99 per il nero e €14,99 per quella a colori. Le cartucce sono disponibili anche in versione XL per una durata di stampa maggiore. L'idea di Kodak è quella di favorire la reperibilità dei ricambi, senza mettere l'utente nella situazione di dover trovare la cartuccia giusta per la sua stampante, muovendosi tra codici e sigle, non sempre facili da decifrare.
Kodak dichiara un costo per stampa (in base agli standard ISO) molto più conveniente rispetto alla concorrenza e dichiara altresì che la leggera maggiorazione di prezzo all'acquisto dei suoi prodotti è recuperabile in breve tempo con una media di 3/4 pagine stampate al giorno. Oltre all'economicità della stampa Kodak punta molto anche sulla qualità in caso di stampa fotografica: i suoi inchiostri ai nanopigmenti vengono accreditati di una durata pari a cento anni. La gamma parte dal modello KODAK ESP C110 a 69,90€, passa dai modelli KODAK ESP C310 (89,90€) e KODAK ESP C315 (99,90€), dotati di connettività Wi-Fi e arriva fino al modello home-office KODAK ESP Office 2170 (139,90€) con 4 funzioni (stampa, copia, scansione, fax).
Per il lancio in questo mese di agosto Kodak ha stretto una partnership con UniEuro, per dimostrazioni e ampio spazio espositivo sui punti vendita. Interessante anche una piccola considerazione commerciale fatta dai vertici Kodak: essendo i modelli di cartucce principalmente 2 (nero e colore) è stato necessario 'riservare' uno spazio espositivo comunque pari a quello che occupano gli altri marchi con l'alto numero di consumabili dedicato ai propri prodotti. Potrebbe sembrare un dettaglio secondario, ma il successo commerciale di un marchio passa molto anche dalla visibilità che riesce a ritagliarsi a scaffale.
Durante la nostra intervista in Kodak Italia per il lancio dei nuovi prodotti abbiamo toccato altri interessanti retroscena del mercato della stampa in Italia: da un lato abbiamo chiesto l'impatto che il mercato dei ricambi 'non originali' ha sul fatturato di un'azienda come Kodak. Il colosso di Rochester ha scelto una strategia che sembra al momento pagare: i ricambi sono solo serbatoi di inchiostro, mentre la testina di stampa rimane integrata nella stampante e ha una vita media pari a quella dell'intero dispositivo. In questo modo sarebbe anche facile per un'azienda terza proporre un prodotto consumabile 'non originale', ma il costo del ricambio originale è così limitato che non lascia molti margini alle terze parti. Al momento l'impatto dei ricambi non originali per Kodak è nullo.
Ci siamo poi addentrati nei numeri, analizzando il mercato della stampa a livello globale e italiano nel suo complesso, andando quindi oltre la semplice stampa casalinga: quello che si può notare è una tenuta sostanziale del mercato in termini di valore. Resta circa stabile la stampa documentale, mentre è in calo la percentuale di fotografie stampate nel piccolo formato, ad esempio il classico 10x15cm tipico dello sviluppo dei rullini delle vacanze. Alla diminuzione in percentuale delle foto stampate fa da contrappeso il costante aumento di fotocamere, fotografi e scatti. Inoltre il valore del mercato è mantenuto anche grazie alla migrazione degli utenti verso prodotti a più elevato valore aggiunto, come l'oggettistica o prodotti come tele di grande formato e foto album.