Fujifilm GFX100: con l'aggiornamento scatta a 400 megapixel in modalità Multi-Shot

Fujifilm GFX100: con l'aggiornamento scatta a 400 megapixel in modalità Multi-Shot

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Con il firmware 3.00 Fujifilm GFX 100 guadagna la modalità di scatto Pixel Shift Multi-Shot, in cui il sensore viene spostato dall'IBIS a ogni scatto. Il risultato sono immagini da 400 megapixel in cui ogni punto dell'immagine il sensore ha campionato tutte le componenti colore. ”

Nel mondo delle fotocamere medio formato Fujifilm GFX100 è certamente uno dei prodotti più in vista, con prestazioni di rilievo, in termini - naturalmente - di risoluzione, ma anche di velocità operativa, di messa a fuoco e di flessibilità d'uso.

Ora Fujifilm aggiunge una nuova freccia alla faretra della GFX100, abilitando tramite aggiornamento firmware la funzionalità “Pixel Shift Multi-Shot” per catturare immagini a 400 megapixel, promessa all'inizio dell'anno. Non solo, la modalità si basa su ben 16 scatti e non solo 'moltiplica' i pixel, ma per ognuno ottiene le informazioni colore su ogni componente cromatica.

Come reso evidente dal nome, la modalità sfrutta il meccanismo interno di stabilizzazione IBIS per spostare il sensore in modo preciso e campionare l'immagine con più scatti. Fujifilm ha rilasciato i dettagli sul funzionamento della modalità multiscatto, che sfrutta due tipi di spostamento per il campionamento.

Pixel Shift Multi-Shot: 16 scatti e 400 megapixel senza demosaicing

Nel primo ciclo di 4 scatti il sensore viene spostato di un pixel, in modo che ogni pixel venga esposto ai 4 tasselli della matrice Bayer e in ogni punto vengano memorizzare le informazioni colore di tutte le componenti cromatiche, a differenza degli scatti normali, dove l'algoritmo di demosaicing ricostruisce le componenti mancanti in base ai pixel adiacenti.

Negli altri 3 cicli di 4 scatti il sensore viene spostato inizialmente di mezzo pixel (due volte sull'asse orizzontale e una su quella verticale) prima di effettuare il campionamento con spostamento di un pixel intero, che quindi in questi 3 cicli da 4 scatti si trova a leggere le informazioni delle intersezioni tra i tasselli della matrice Bayer.

In sintesi la modalità Fujifilm riesce a 'salvare capra e cavoli' non chiedendo di scegliere tra l'aumento di risoluzione e il campionamento di tutte le componenti cromatiche su ogni singolo pixel, come invece avviene in alcuni sistemi della concorrenza. Il risultato sono immagini da 400 megapixel in cui ogni punto dell'immagine il sensore ha campionato tutte le componenti colore.

Per accedere alla funzione è necessario aggiornare la fotocamera al firmware 3.00 e scaricare il software Pixel Shift Combiner. La modalità di scatto Multi-Shot è disponibile sia quando si scatta in tethering utilizzando il software sia scattando dalla macchina e importando poi le immagini nel software in un secondo momento. In questo secondo caso il software riconosce automaticamente le 16 immagini da selezionare per la creazione del file finale. Il software restituisce un file RAW da 400 megapixel con estensione .DNG, da sviluppare poi con Capture One (o Photoshop e Lightroom) per creare, ad esempio, la versione TIFF o in altri formati universali. Il software impiega circa un paio di minuti per elaborare i 16 scatti e il risultato finale è un file .DNG da circa 1,5 GB.


Commenti (8)

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Commento # 1 di: Rubberick pubblicato il 25 Novembre 2020, 13:06
Che figata, Adobe camera raw o Lightroom però li gestiscono file da 1-2 gb?
Commento # 2 di: emanuele83 pubblicato il 25 Novembre 2020, 13:25
scandaloso non si parli di tempi di scatto. i limiti di questa tecnologia sono enormi. [U][B][I][COLOR="Red"]nulla[/COLOR][/I][/B][/U] si deve muovere nella scena per tutto il tempo di scatto che ad ora è sconosciuto.
Commento # 3 di: 386DX40 pubblicato il 25 Novembre 2020, 14:26
Si infatti sarebbe interessante immaginare quanto tempo sarà necessario in termini di frazione di secondi (si spera) per avere una immagine completa e memorizzata e con quale qualità e quali condizioni di luminosità, tempi di esposizione, aperture, ipotetici errori di pixel nel "montaggio" dell' immagine etc... boh
Commento # 4 di: emanuele83 pubblicato il 25 Novembre 2020, 15:23
Originariamente inviato da: 386DX40
Si infatti sarebbe interessante immaginare quanto tempo sarà necessario in termini di frazione di secondi (si spera) per avere una immagine completa e memorizzata e con quale qualità e quali condizioni di luminosità, tempi di esposizione, aperture, ipotetici errori di pixel nel "montaggio" dell' immagine etc... boh


dal sito fujifilm si evince che i tempi siano paragonabili al compimento di un opera su tela con colori ad olio.
Commento # 5 di: AceGranger pubblicato il 25 Novembre 2020, 15:32
Originariamente inviato da: emanuele83
scandaloso non si parli di tempi di scatto. i limiti di questa tecnologia sono enormi. [U][B][I][COLOR="Red"]nulla[/COLOR][/I][/B][/U] si deve muovere nella scena per tutto il tempo di scatto che ad ora è sconosciuto.


se parli in particolare di Fujifilm non saprei, ma in generale di questo tipo di tecnologia non è vero, sono almeno 2 anni che con Sony è risolvibile con il loro software

http://www.ultrasony.com/2018/01/18...i-in-movimento/
Commento # 6 di: 386DX40 pubblicato il 25 Novembre 2020, 17:09
Originariamente inviato da: emanuele83
dal sito fujifilm si evince che i tempi siano paragonabili al compimento di un opera su tela con colori ad olio.


Del tipo che se si scatta una foto ad una strada, si vedra' nella stessa immagine l'auto che va a lavorare e di fianco la stessa auto che ritornerà da lavorare?

Scherzi a parte immagino sia utile per alcuni ambiti particolari molto stabili o magari per mega-stampe da cartelloni ma come ho sempre pensato i megapixel sono davvero sempre l'ultima cosa che dovrebbe interessare l'utente comune.
Commento # 7 di: the_joe pubblicato il 25 Novembre 2020, 21:05
Originariamente inviato da: 386DX40
Del tipo che se si scatta una foto ad una strada, si vedra' nella stessa immagine l'auto che va a lavorare e di fianco la stessa auto che ritornerà da lavorare?

Scherzi a parte immagino sia utile per alcuni ambiti particolari molto stabili o magari per mega-stampe da cartelloni ma come ho sempre pensato i megapixel sono davvero sempre l'ultima cosa che dovrebbe interessare l'utente comune.


Scusami, ma chi compra una medio formato lo definirei tutto tranne che un utente comune.
Commento # 8 di: zoomx pubblicato il 26 Novembre 2020, 17:28
Domanda,
non è che questo risultato sarebbe possibile realizzarlo anche con le macchine dove lo stabilizzatore ottico sta nell'obiettivo?
Potrebbe essere alla portata di tutte le macchine con uno stabilizzatore ottico?
In fondo si tratta di spostamenti relativi fra sensore e obiettivo.