DJI sospende la vendita di droni in Russia e Ucraina contro l'uso militare

DJI sospende la vendita di droni in Russia e Ucraina contro l'uso militare

di Roberto Colombo, pubblicata il

“La scelta di sospendere del tutto le operazioni commerciali in Russia e Ucraina è in qualche modo una misura estrema, presa probabilmente nell'impossibilità di controllare completamente tutta la filiera ed escludere del tutto l'utilizzo dei propri prodotti in ambito bellico. ”

Alla fine DJI ha deciso di prendere una posizione molto netta nei confronti dei possibili utilizzi militari dei propri droni nella guerra in Ucraina. Con una nota l'azienda cinese, ha fatto sapere di aver sospeso temporaneamente tutte le attività commerciali in Russia e Ucraina.

DJI Mavic 3 Fotocamera Doppia Hasselbald

Ufficialmente la decisione è stata presa all'interno di un processo globale di revisione dei requisiti di conformità in varie giurisdizioni, ma chiaramente è una risposta alle accuse piovute contro il colosso cinese dei droni, che era stato accusato di fornire soluzioni ad uso militare all'esercito russo. MediaMarkt era arrivata a sospendere la vendita dei prodotti DJI in diversi mercati europei in attesa di chiarimenti sulla posizione dell'azienda cinese.

DJI aveva smentito ogni implicazione e ieri ha preso una posizione netta, fuori dal coro per quanto riguarda le aziende cinesi, visto che la Cina non ha smesso di far mancare alla Russia il suo supporto in questo conflitto.

DJI contro l'uso militare dei propri droni

Qualche giorno fa in un'altra nota, DJI aveva chiarito quattro punti:

  • DJI non commercializza prodotti a uso militare
  • DJI non fornisce supporto post vendita a prodotti che sono stati identificati come utilizzati per scopi militari
  • DJI si è opposta in modo inequivocabile ai tentativi di armare i propri prodotti
  • DJI ha rifiutato di personalizzare o abilitare modifiche che potessero rendere i propri prodotti adatti all'utilizzo militare

La scelta di sospendere del tutto le operazioni commerciali in Russia e Ucraina è in qualche modo una misura estrema, presa probabilmente nell'impossibilità di controllare completamente tutta la filiera ed escludere del tutto l'utilizzo dei propri prodotti in ambito bellico. Una brutta notizia per l'esercito russo, ma probabilmente anche per le forze armate ucraine, che hanno sfruttato in questi mesi i droni per compiti di sorveglianza e pattugliamento (e probabilmente anche di pianificazione e osservazione di attacchi militari).

Reuters ha raggiunto un portavoce DJI, che ha dichiarato:

"DJI rifiuta qualunque uso dei nostri droni che possa causare danno e abbiamo temporaneamente sospeso le vendite in questi Paesi [Russia e Ucraina] per essere sicuri che nessuno usi i nostri droni in combattimento".


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