DJI FPV: l'ecosistema per i piloti di droni da corsa!

DJI FPV: l'ecosistema per i piloti di droni da corsa!

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Gareggiare con i droni è una realtà che si sta pian piano espandendo a livello globale. In Italia, il produttore cinese, ha annunciato il nuovo ecosistema DJI FPV in grado di racchiudere tutti gli strumenti utili in un unico pacchetto.”

DJI FPV è il nome scelto dal produttore cinese per l'ecosistema dedicato ai droni da corsa. Anche se in Italia è ancora una disciplina poco conosciuta e praticata, a livello mondiale si stanno diffondendo sempre di più tornei e piloti professionisti che competono tra loro.

DJI FPV

Una delle parti di cui si compone DJI FPV è il sistema con visuale in prima persona (non il primo del suo genere) che consente di immergersi nell'azione come se si fosse a bordo del drone da corsa. Non mancano anche un'unità integrata per gestire il drone da competizione, un radiocomando e una fotocamera. Si tratta quindi di un pacchetto completo "pronto per la pista".

DJI FPV: i componenti del kit da competizione

Secondo DJI, con il nuovo ecosistema DJI FPV si avranno immagini ad alta definizione, ma anche bassissima latenza (28 ms) e un controllo migliorato sulla lunga distanza (fino a 700 metri, standard CE e 4 chilometri per l'FCC). Per quando le gare comprenderanno più di un concorrente alla volta, anche il sistema anti-interferenza sarà fondamentale. Per esempio si può arrivare fino a otto piloti contemporaneamente senza problemi.

DJI droni competizione

L'unità aerea da collegare al drone utilizza la trasmissione DJI HDL FPV con comunicazione bilaterale dei dati. Per migliorare le prestazioni in gara, la modalità Focus punta ad acquisire prima il centro dell'immagine dando così al pilota un vantaggio anche quando il segnalo è debole.

Non poteva mancare il visore chiamato DJI FPV Goggles con registratore video integrato in grado di riprodurre immagini a 720p/60fps mentre il video può essere salvato a 720p/120fps (salvabili su microSD).

Per quanto riguarda invece il radiocomando è pensato per essere configurabile e consentendo di modificare le impostazioni sul radiocomando che si aggiorneranno in tempo reale nel sistema.

La fotocamera DJI FPV consente di riprendere in modalità Racing evidenziando gli oggetti presenti sul tracciato (porte, passaggi) oppure in modalità Standard che preserva i dettagli e le tonalità oppure in modalità LED per le zone poco illuminati incrementando saturazione e riducendo il rumore. L’obiettivo è di tipo ultra-grandangolare 150°.

DJI

Il sistema sarà disponibile da metà Agosto 2019 in due diverse versioni: una si chiama DJI FPV Fly More Combo che ha un prezzo di 999 euro con visore DJI FPV Goggles, l'unità aerea, la fotocamera FPV e il radiocomando FPV oltre a tutti i cavi e le antenne. Invece la versione DJI FPV Experience Combo ha un prezzo più accessibile pari a 879 euro ed è composto da DJI FPV Goggles, 2 unità della fotocamera FPV e dall'unità aerea con tutti i cavi e le antenne necessari mentre manca il radiocomando.


Commenti (3)

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Commento # 1 di: dr-omega pubblicato il 01 Agosto 2019, 15:49
Ma invece un sistema del genere applicato ai modelli di auto/aerei/elicotteri/motoscafi radiocomandati non sarebbe molto più interessante?
Per es. penso che pilotare una buggy con motore a scoppio o elettrico tramite il visore potrebbe essere più coinvolgente.
Commento # 2 di: supertigrotto pubblicato il 01 Agosto 2019, 17:45
lo fanno già

Commento # 1 di: dr-omega pubblicato il 01 Agosto 2019, 15:49
Ma invece un sistema del genere applicato ai modelli di auto/aerei/elicotteri/motoscafi radiocomandati non sarebbe molto più interessante?
Per es. penso che pilotare una buggy con motore a scoppio o elettrico tramite il visore potrebbe essere più coinvolgente.

Lo fanno già,l'fpv lo puoi collegare anche a un sottomarino telecomandato se vuoi.
Allora,solitamente si usa l'analogico per le latenze ridotte e il costo basso per i droni racer o anche aerei,non sto qui a spiegare tutto ma a 5,8 Ghz non è semplice trasmettere il segnale digitale,per via delle limitazioni di legge e di banda,mentre per il radiocomando si usa la banda dello spettro dei 2,4 Ghz.
Ci sono altre due marche che hanno l'FPV digitale Animon con il connex e l'FPV BLUE,Animon è stata la prima ma DJI sembra riuscita a rosicare in basso un altro po' le latenze che,sono fondamentali quando si guida veloce,per evitare gli ostacoli,spiegandolo in parole povere,quando vedi l'ostacolo a 3 metri potrebbe essere troppo tardi perchè nella realtà,il drone si trova già a 50 cm dall'ostacolo e quindi il crash è inevitabile.
Le latenze,sia del radiocomando/ricevente sia dell'FPV devono essere basse considerando che un drone racer mediamente va dai 70 km/h in su con batterie 3s,figuriamoci a 4/5/6 s.
Un utente su toms hardware ha chiesto come mai non usino 2 videocamere per una visione stereoscopica,semplice,già la difficoltà di trasmettere a latenze basse in 720 p è difficoltoso,figuriamoci 2 videocamere.
Comunque per l'fpv racing di solito si preferisce le videocamere con sensori da 600 TTL e non oltre per ridurre al massimo la latenza in analogico.
Detto questo,a parte il costo,DJI ha lanciato un gran prodotto,difficilmente superabile dai concorrenti.
Commento # 3 di: dr-omega pubblicato il 01 Agosto 2019, 18:17
Grazie Supertigrotto per le informazioni, non ne ero a conoscenza.