Tra gli scenari più vicini nell'utilizzo dei droni nella vita quotidiana c'è sicuramente quello delle consegne aeree. Un drone permette di non doversi preoccupare del traffico o delle condizioni della strada e non ha le complicanze dell'utilizzo di mezzi di grosse dimensioni, come gli elicotteri. Inoltre un drone può effettuare una consegna anche laddove le strade non ci sono.
Consegne aeree sul tetto del mondo con DJI FlyCart30
Da questo punto di vista DJI ha voluto mettere alla prova i suoi mezzi e ottenuto un record, con quella che potrebbe essere la consegna aerea senza pilota più alta del mondo. Infatti DJI ha collaborato con la società nepalese di servizi di droni Airlift, la società di produzione video 8KRAW e la guida alpina certificata nepalese Mingma Gyalje Sherpa, per effettuare le prime prove al mondo con droni per consegne sul Monte Everest (Monte Qomolangma).
Completata ad aprile, questa pietra miliare storica nel settore dell’aviazione mette in luce le capacità del quadricottero DJI FlyCart 30: il drone si è dimostrato in grado di trasportare carichi utili di 15 kg anche nelle condizioni ambientali e di altitudine estreme del Monte Everest.
Durante i test, tre bombole di ossigeno e 1,5 kg di altre forniture sono state trasportate in aereo dal campo base dell'Everest al Campo 1 (5.300-6.000 m slm). I test hanno dimostrato anche la possibilità di sfruttare il tragitto in entrambi i sensi: infatti durante il viaggio di ritorno quadricottero DJI FlyCart 30 si è fatto carico (letteralmente) della spazzatura accumulata al Campo 1, fornendo così anche un'alternativa interessante per liberarlo dai rifiuti.
I due campi sono separati da uno dei tragitti più pericolosi dell'ascesa, la cascata di ghiaccio Khumbu: evitare il trasporto umano in quel tratto è anche una questione di sicurezza. Sempre la sicurezza (visto che sono coinvolti piloti 'umani') - oltre ai costi - sono alla base dello scarso utilizzo dell'elicottero per lo stesso tipo di trasporto.
Prima di effettuare i test sono stati attentamente valutati tutti i parametri della missione, in primis l'elevata altitudine (fino a 6.000 metri sul livello del mare). Tra le altre condizioni atmosferiche critiche le temperature (a -15°C a 5°C) e i venti fino a 15 m/s. I test preliminari hanno visto voli senza carico e poi a carichi crescenti.
Al momento il lavoro di trasporto verso il Campo 1 dell'attrezzatura (bombole, tende, corde e cibo) e della spazzatura in direzione inversa pesa completamente sulle spalle degli sherpa, che ogni giorno spendono dalle 6 alle 8 ore per il tragitto. Solo l'anno scorso tre sherpa hanno perso la vita in quel tratto.
Il drone, senza aver subito modifiche rispetto al modello commerciale, ha compiuto il tragitto di andata e ritorno tra i due campi in soli 12 minuti con un carico utile di 15 chilogrammi.
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