Molti fotografi e addetti ai lavori sono concordi nel credere che il futuro della fotografia non appartenga alle reflex, ma alle mirrorless. Tutt'oggi, però, per vari motivi, la fotografia professionale è saldamente nelle mani delle reflex, in particolare Canon e Nikon - nessuno dei quali sta ovviamente premendo sull'acceleratore per sviluppare un sistema senza specchio di livello "pro". A ostacolare l'adozione delle mirrorless attuali come corpi professionali rimangono alcuni limiti oggettivi, specifici di ciascun sistema, nonché un pregiudizio di fondo che relega strumenti nella cerchia delle fotocamere amatoriali.
In questo scenario, si inserisce da oggi Leica con un nuovo prodotto, anzi un nuovo sistema: Leica SL. A rigore si tratta di un sistema mirrorless, ma per Leica è il vero erede del sistema R; sistema reflex che, con disappunto degli appassionati, ha concluso il suo ciclo vitale nel 2009 con la produzione dell'ultima R9. La posizione di Leica è quindi piuttosto chiara: la tecnologia reflex esce di scena per lasciare spazio a una nuova generazione di fotocamere 35mm digitali di stampo professionale. La Leica SL - nome che richiama l'omonima Leicaflex del 1968 - si inserisce tra il peculiare sistema M e lo splendido, ma decisamente costoso, sistema medio formato Leica S.
La nuova Leica SL, in versione prototipo, coi loghi ancora coperti
Così facendo, il costruttore tedesco colma una lacuna evidente nella sua gamma attuale, con lo scopo di attirare a sé un pubblico di fotografi che, per ragioni diverse, non si riconoscono né nel telemetro né nel medio formato - lo stesso pubblico, per inciso, che oggi acquista i corpi macchina professionali di Canon e Nikon. I capisaldi secondo cui è stata progettata la nuova fotocamera sono presto detti: funzioni evolute e prestazioni elevate, analoghe a quelle delle ammiraglie reflex, racchiuse in un corpo macchina "essenziale", in perfetto stile Leica. Nessun orpello come filtri creativi, Scene e simili; solo il necessario per scattare buone foto, senza distrazioni.
Un aspetto fondamentale del corpo macchina è ovviamente il mirino elettronico, terreno su cui si gioca buona parte della partita. Leica è fiera di aver prodotto quello che, a suo parere, è il mirino elettronico "definitivo": reattivo e fluido, di risoluzione elevata e molto ampio, ricorda in effetti, sotto certi aspetti, quello ottico del sistema S, il che non è un risultato da poco. Il nuovo gioiellino Leica costerà 6900 Euro (grossomodo come una M, dunque) e sarà accompagnato da 3 ottiche che, da sole, fanno un piccolo corredo: Leica Vario-Elmarit-SL 1: 2.8-4 / 24-90mm ASPH, Leica Apo-Vario-Elmarit-SL 1: 2.8-4 / 90-280mm, Leica Summilux-SL 1: 1.4 / 50mm ASPH. Abbiamo avuto la possibilità di vedere e provare, presso Leica Italia, un esemplare di pre-produzione equipaggiato con lo zoom 24-90mm. Ecco le nostre impressioni nelle prossime pagine.