Nikon D5300 alla prova con tre ottiche (quasi) abbordabili

Nikon D5300 alla prova con tre ottiche (quasi) abbordabili

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Fa nascere e morire la propria reflex con l'ottica standard 18-55mm è un delitto: spesso basta poco per ampliare le proprie possibilità creative con una o due ottiche, anche rimanendo ampiamente sotto i mille euro. Ecco Nikon D5300 con tre ottiche abbordabili all'O'Neill Shoreditch Showdown 2013”

AF-S Nikkor 50mm f/1.8G: il fisso

Se gli zoom costringono a scendere a compromessi in termini di qualità e di esborso, una buona opzione per mettere in borsa ottiche di qualità senza svenarsi è quella di orientarsi sugli obiettivi a focale fissa. Noi abbiamo provato quello che su formato pieno è la classica ottica standard, AF-S Nikkor 50mm f/1.8G, che diventa invece un medio tele luminoso su formato ridotto APS-C DX.

L'apertura massima F1.8 permette di scattare con tempi di sicurezza e sensibilità non troppo elevata anche in notturna e permette, su una focale equivalente di 75mm, di ottenere ritratti con buono stacco dallo sfondo e piacevole bokeh. Il prezzo è uno dei punti di forza: con € 233,83 di listino Nital si riesce ad aggiornare il proprio parco ottico. La differenza con l'ottica kit alla stessa focale (con apertura già vicina a f/5.6 in quel caso) è molto evidente su tutto il fronte: nitidezza, resa, stacco dei piani.

Il ritratto è una delle applicazioni preferite per questa ottica su formato APS-C, ma la focale medio tele permette di utilizzarla con buona riuscita in molti frangenti: vista la poca distanza tra i fotografi e la zona di arrivo, ad esempio, l'ampia apertura ci ha permesso di rubare qualche scatto degli atleti nei momenti appena successivi alla fine della loro prova.

Per chi è agli inizi nel mondo fotografico le ottiche fisse hanno poi un grande vantaggio: costringono a pensare molto di più degli zoom. C'è chi sostiene, non a torto, che gli zoom abbiamo reso i fotografi più pigri: spesso si preferisce ruotare la ghiera su barilotto piuttosto che muovere i piedi e cercare un punto di ripresa migliore. Le ottiche fisse costringono invece a muoversi per cambiare l'inquadratura e ci portano spesso inconsciamente a curare meglio questo aspetto.