Photokina 2012: non solo full frame

Photokina 2012: non solo full frame

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Full Frame 35mm è la parola d'ordine per Photokina 2012, ma non c'è solo il formato pieno: molte le novità in ambito mirrorless, dove le ottiche sono ormai un pezzo fondamentale dell'offerta, mentre le compatte si battono sul fronte della differenziazione per emergere dalla massa”

I grandi fanno il pieno

Full frame, formato pieno, sensore 35mm: sono i sinonimi che sono maggiormente circolati su tutti prima e durante Photokina 2012. Il trend è chiaro: con le mirrorless a fare pressione sul comparto APS-C i produttori di reflex e simili hanno scelto di enfatizzare molto il pieno formato per tornare a scavare un certo fossato tra il mondo delle fotocamere dotate di specchio e quelle che invece ne sono prive. In questi anni i Canon e Nikon hanno premuto più volte sul tasto della qualità per sottolineare la differenza tra i due mondi: ora che, grazie a sensori APS-C e a ottiche di qualità, questo argomento non può più essere utilizzato per tracciare una linea tra EVIL e reflex, il duopolio punta sulla diversa resa fotografica del formato pieno per rinnovare l'immagine del mondo reflex.

Un mondo che entrambi vogliono far percepire agli utenti come accessibile e non come una chimera irraggiungibile, percezione che invece serpeggiava negli utenti fino a qualche tempo fa. L'operazione è molto di di marketing e di immagine in realtà: i prezzi di listino a cui vengono proposte le nuove Nikon D600 e Canon 6D non fanno quel balzo verso il basso che in molti si aspettavano e la full frame non è certo diventata un prodotto a basso costo. Ciò nonostante le due case hanno cercato di far percepire agli utenti il mondo dei sensori 35mm come più vicino e raggiungibile, anche giocando sulle dimensioni del corpo, in entrambi i casi di poco superiori a quelle delle reflex APS-C: stando all'interesse sollevato dai due nuovi prodotti si può dire che l'intento, almeno in questa fase preliminare, sia stato raggiunto.

Canon ha puntato su un sensore da CMOS 20,2 megapixel, con una gamma ISO nativa di 100-25600 espandibile a 50-102400, mentre Nikon ha optato per un elemento, sempre CMOS, da 24,3 megapixel e sensibilità di 100-6400 ISO, in modalità espansione fino a un intervallo di 50-25,600 ISO. Diverso l'approccio anche sotto il profilo dell'autofocus: MultiCAM 4800FX AF è il nome del nuovo modulo autofocus Nikon: è caratterizzato da 39 punti di messa a fuoco, di cui 9 a croce e 7 utilizzabili fino a f/8, quindi anche con teleobiettivi montati su duplicatore di focale. Sono solo 11 i punti di messa a fuoco scelti da Canon, ma la sensibilità massima di lavoro del modulo ha visto un interessante miglioramento, spingendosi fino a -3EV. La raffica è di 4,5 fps per la biancorossa e 5,5 per la giallonera: la prima dispone di un solo slot SD, la seconda di doppio slot. Canon punta su Wi-Fi e GPS integrati, Nikon demanda tali funzioni a moduli esterni.

Completamente differente l'approccio di Sony, che ha puntato per la sua nuova Sony Alpha A99 soprattutto sulle potenzialità del nuovo autofocus accoppiate alla tecnologia Translucent Mirror, che permette al modulo di messa a fuoco di essere sempre 'in presa'. Il sistema autofocus a 19 punti con 11 sensori a croce è accompagnato da un sensore AF multi-point a rilevamento di fase sul piano focale. Con un totale di 102 punti, questo sensore supplementare va ad aggiungersi al sensore di immagini principale. Il doppio sistema autofocus Dual AF promette una messa a fuoco automatica accurata e velocissima, in grado di mantenere la messa a fuoco anche quando il soggetto in movimento esce dall’inquadratura dell’autofocus a 19 punti. Dalle primissime prove preliminari in fiera la tecnologia sembra mantenere tutte le promesse. In questo caso il sensore Exmor CMOS full-frame da 24.3 megapixel.

Parlando di pieno formato si pensa spesso solo alle reflex, ma non bisogna dimenticare che anche per "mirrorless" (volutamente tra virgolette) Leica M utilizzano un sensore 35mm. Leica ha sdoppiato la linea M optando per due declinazioni molto differenti. Leica M-E raccoglie l'eredità tecnologica di Leica M9 e racchiude il sensore full frame CCD da 18 milioni di pixel in un corpo dalle linee essenziali, cercando di avvicinare una base utenti più larga con in prezzo inferiore ai €5.000. La nuova Leica M (scompare il numero) fa invece il salto alla tecnologia CMOS, con un sensore sviluppato e prodotto in collaborazione con un'azienda belga in grado di offrire 24 megapixel, ma anche visualizzazione Live View e supporto ai video Full HD: una piccola rivoluzione in casa Leica.