Obiettivo Kodak: riportare la gente a stampare, anche grazie a Facebook

Obiettivo Kodak: riportare la gente a stampare, anche grazie a Facebook

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Nel mondo vengono scattare più di 500 miliardi di fotografie in un anno, molte nascono dal cellulare e finiscono sui social network: nonostante le foto digitali nascano e e vivano online c'è ancora tanta voglia di stampa negli utenti e Kodak mette a punto la strategia per intercettarla”

Portare il rullino al fotonegoziante di fiducia: un'esperienza in qualche modo ancora attuale

Per tutta una fascia di clienti la tradizione di portare le stampe al fotonegoziante è ancora ben viva. Con la stessa esperienza cliente con cui una volta si portava il rullino a sviluppare, si facevano quattro chiacchiere e si sceglieva assime al negoziante il supporto e il formato più adatti alla stampa, ora ci si reca dal fotografo di fiducia armati di scheda di memoria o chiavetta USB, zeppe di foto di nipotini, della gita della parrocchia o delle vacanze al mare.

Esiste ancora in famiglia la figura che Kodak un po' scherzosamente definisce CMO, Chief Memory Officer: è la persona che si occupa di fare in modo che i ricordi della famiglia siano messi al sicuro. In passato come ora spesso è la mamma, che si preoccuppa di raccogliere le foto, stamparle, organizzarle in album o conservarle in scatole o raccoglitori.

I servizi online possono sicuramente giocare sulla leva del prezzo, ma per Kodak la chiave di volta della nuova strategia è quella di rendere la stampa delle foto una 'shopping experience' aggiungendo valore all'esperienza che i consumatori possono avere all'interno del negozio. In particolare, secondo Kodak, può risultare vincente la possibilità offerta dai punti vendita di toccare con mano i possibili formati e prodotti prima di procedere alla stampa immediata delle foto. Prodotti come i fotolibri, possono avere appeal molto maggiore se maneggiati, rispetto alla semplice visione che si può avere online. Grazie alle nuove tecnologie, inoltre, un fotolibro può essere stampato nel giro di pochi minuti, senza le attese che prima spezzavano l'esperienza di acquisto.

Kodak punta a chiudere accordi anche con le catene di negozi non necessariamente legate al solo mondo della fotografia, ma anche supermercati, per l'installazione di vere e proprie isole di stampa, dove giocare con le proprie foto per comporre il proprio fotolibro in pochi minuti. Kodak punta molto anche sull'acquisto non premeditato, ma dettato dall'appeal che può avere maneggiare di persona un fotolibro, provando ad immaginarlo popolato dalle proprie foto.