Canon G12, Nikon P7000, Olympus XZ-1: compatte premium a confronto

Canon G12, Nikon P7000, Olympus XZ-1: compatte premium a confronto

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Olympus XZ-1, Canon Powershot G12, Nikon Coolpix P7000 sono le proposte top di gamma in ambito compatte per le tre case giapponesi: le abbiamo messe a stretto confronto”

Impressioni d'uso

La prima impressione che si ha impugnando Canon Powershot G12 o Nikon Coolpix P7000 è quella di trovarsi al cospetto di una compatta di rango, capace di intimorire buona parte del pubblico neofita. Olympus XZ-1 si presenta più semplice, snella e leggera, anche se già al primo sguardo si percepisce la mancanza di molte delle scorciatoie offerte dalle altre due giapponesi. Olympus XZ-1 riesce a trovare spazio molte tasche, mentre i prodotti Canon e Nikon entrano solo nelle tasche più capienti dei giacconi.

Olympus XZ-1 è quella caratterizzata dall'accensione più veloce, anche se richiede preventivamente di togliere il tappo dall'ottica (se non si adotta questa precauzione il tappo viene 'sparato via' dall'obiettivo in fase di estensione e se il tappo non è legato al corpo il rischio di perderlo è elevato), cosa che non succede nei prodotti Canon e Nikon che, come molte compatte, adottano lamelle che chiudono automaticamente la lente frontale nel momento in cui l'ottica collassa in posizione di riposo.

Grazie alla sua semplicità la proposta Olympus è quella più facile da usare out-of-the box, mentre G12 e P7000 fanno propendere per un giro tra le pagine dei manuali. L'impostazione della ghiera dei modi è simile: troviamo la modalità manuale e le semiautomatiche a priorità di tempi o diaframmi, l'esposizione automatica 'Program', la modalità automatica, quella/quelle personalizzabili, una scena dedicata alle riprese in bassa luce, la posizione video (assente su XZ-1), quella che attiva le scene preimpostate e poi su Canon G12 una posizione dedicata al massimo contenimento del mosso e su Olympus la posizione che attiva gli Art Filter. Una volta scelto il modo d'uso è poi possibile modificare i parametri di scatto con le ghiere, i pulsanti posti sul corpo e il quick menu accessibile dal centro del joypad. Per scendere più in profondità c'è poi il tasto 'Menu' che fa accedere alle diverse schede dedicate alle varie impostazioni.

Tutte e tre le macchine offrono il supporto RAW e permettono di associare ad esso diversi tipi di file JPEG in modo semplice, fornendo in confezione i software per l'elaborazione dei formati RAW. Si tratta di una delle marce in più di questo segmento di compatte rispetto al resto della produzione più consumer.

Nell'uso si confermano le sensazioni che le macchine trasmettono fin dai primi minuti: Canon e Nikon sono più difficili inizialmente da 'digerire' ma permettono all'utente di 'cucirsele addosso' grazie alla gran quantità di pulsanti e impostazioni personalizzabili. Olympus XZ-1 ha un impatto più semplice e tale rimane, anche se l'ergonomia della ghiera sull'obiettivo resta un punto a suo favore.

Come dicevamo la proposta Olympus è quella più lesta a mettersi in ordine di marcia, seguita da Canon PowerShot G12 con un tempo leggermente superiore, tanto da avere di default un'animazione a display all'accensione. Nikon Coolpix P7000 è il fanalino di coda di questa classifica, anche se le cose sono parecchio migliorate dopo il primo aggiornamento firmware che aveva risolto alcuni bug evidenti. Prima dell'aggiornamento capitava di accendere la macchina e non poter scattare a causa di un errore di inizializzazione dell'obiettivo, con conseguente impossibilità di mettere a fuoco. L'aggiornamento ha anche velocizzato la fase di registrazione dei file RAW NRW, migliorando le prestazioni, ma non tanto da recuperare completamente il gap con la concorrenza: la fase di registrazione delle immagini resta un punto critico per Nikon Coolpix P7000.

Per quanto riguarda la leggibilità del display la scelta di Olympus è quella che paga maggiormente: lo schermo OLED mantiene una buona visibilità anche in condizioni di forte luce. In questi frangenti Canon G12 compensa il display più piccolo e a risoluzione più bassa con la possibilità di inclinare lo schermo con grande libertà, rendendo facili anche le inquadrature dall'alto, dal basso o non in linea con il soggetto. Il display di Nikon Coolpix P7000 è quello che offre la maggiore risoluzione e il migliore supporto in fase di revisione degli scatti, ma paga qualcosa in fase di puntamento e registrazione.