Canon Eos 500D: la reflex digitale cerca il giusto mezzo

Canon Eos 500D: la reflex digitale cerca il giusto mezzo

di Matteo Cervo , pubblicato il

“L'erede della Eos 450D presenta una forte integrazione del comparto video e una buona dotazione di algoritmi di gestione avanzata dell'immagine.”

Corpo e comandi

Canon Eos 500D si presenta in livrea nera costituita da plastica antiurto, attorno all'impugnatura inserti gommati rendono più agevole e sicura la presa. Le dimensioni sono contenute e si attestano a 129x98x62mm con un peso di appena 480g solo corpo senza batteria. Poco è cambiato a livello estetico rispetto alla Eos 450D anche se alcuni miglioramenti di ergonomia si fanno sentire.

L'impugnatura rimane contenuta e scomoda per chi ha le mani grandi anche se dopo un po' di tempo ci si fa l'abitudine. La parte frontale della fotocamera viene dominata dall'innesto baionetta EF, il pulsante di sgancio della stessa e la luce di assistenza all'autofocus in alto all'interno del profilo dell'impugnatura. Dal lato opposto si notano alcuni forellini che permettono al microfono integrato di catturare il suono da registrare durante i filmati.

Il dorso della fotocamera è occupato nella parte sinistra dall'ampio display LCD da 3" e 920.000 punti, mentre la copertura multistrato del monitor assicura una buona visibilità anche in condizioni di pieno sole. La parte destra del dorso raccoglie la quasi totalità dei comandi che si sviluppano attorno al dial che prende il posto della ghiera che caratterizza i modelli di fascia superiore. Sopra quest'ultimo è stato introdotto un nuovo pulsante contraddistinto da un icona rossa che abilita il live view e la registrazione video.

Il pulsante dedicato alla compensazione dell'esposizione cambia forma con una leggera spigolatura che lo rende maggiormente riconoscibile al tatto e consente di effettuare le regolazioni di esposizione senza staccare gli occhi dal mirino per individuare l'esatta posizione del tasto stesso. Sull'estremo destro in alto troviamo i pulsanti di blocco della messa a fuoco e di selezione dei punti della matrice AF, appena sotto questi l'altoparlante utile all'ascolto dei filmati registrati.

Il mirino ci lascia piacevolmente soddisfatti rimanendo più luminoso di quello che caratterizzava la 450D. La Eos 500D utilizza un sistema a pentaspecchio che sostituisce il pentaprisma così da contenere i pesi; la copertura dell'area inquadrata è del 95% e il rapporto di ingrandimento è di 0,87X. Appena sotto l'oculare possiamo notare due sensori che rilevano quando viene avvicinato il volto al mirino e disattivano automaticamente il display riportante i parametri di ripresa. Questa accortezza è molto utile e risolve il fastidioso problema che affligge il fotografo, distratto dalla luminosità del display durante il traguardo nell'oculare.

Si può anche decidere di mantenere sempre spento il display, selezionando la relativa voce da menu oppure premendo il tasto DISP che si trova alla sinistra del mirino, a fianco del pulsante di accesso ai menu. La correzione diottrica del mirino è visibile sul lato destro dell'oculare.

Lo standard di memorie SD sta facendo da padrone tre le ultime novità fotografiche ed anche Canon adottata tale tipologia di memoria per la propria 500D. Uno slot dedicato alle schede SD/SDHC trova posto sul lato destro della fotocamera.

Il lato sinistro è occupato dalle prese jack dello scatto remoto, USB e HDMI. Le coperture gommate degli inserti proteggono dallo sporco ma non sono garantite contro spruzzi d'acqua ed infiltrazioni dovute alla pioggia. Anche il vano batteria e scheda di memoria non offrono protezione in questo senso. Sempre sul lato sinistro a livello della baionetta troviamo in alto il pulsante che permette di sollevare il piccolo flash integrato e in basso il tasto che attiva la pre-visualizzazione della profondità di campo.

La spalla della fotocamera riporta sulla destra la ghiera di selezione dei programmi di scatto, il selettore di accensione e spegnimento, il tasto di modifica della sensibilità ISO ed il pulsante di scatto, oltre che la ghiera principale di regolazione dei parametri quali tempi e diaframmi. Al centro trova posto il flash a scomparsa integrato nella calotta che assicura un numero guida pari a 13. Questo ultimo è sovrastato dalla slitta a contatto caldo che permette di collegare alla fotocamera un lampeggiatore esterno.