Sony DSC-H50: la compatta superzoom 15x

Sony DSC-H50: la compatta superzoom 15x

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Per gli amanti delle lunghe focali che non sono disposti a sopportare il costo e il peso di un corredo reflex il mercato offre economiche alternative nelle compatte bridge superzoom. Con una focale equivalente di 465mm la Sony DSC-H50 sa fare invidia ai più costosi corredi reflex, ma sconta la pesante eredità di un sensore piccolo con 9,1 megapixel di risoluzione.”

Impressioni d'uso

Nell'uso normale si familiarizza abbastanza in fretta con la Sony DSC-H50, grazie anche alla flessibilità offerta dalle classiche scorciatoie e dall'uso della ghiera posta intorno al joypad per la regolazione di tutti i principali parametri di scatto. Ruotandola ci si sposta sul parametro da regolare, premendo ok ci si accede, utilizzando sempre la ghiera per la regolazione, e cliccando ancora sul tasto centrale del joypad si torna a navigare tra gli altri parametri. Sulle prime l'operazione è un po' macchinosa, ma dopo un breve periodo di apprendistato si riesce ad agire sui comandi con il pollice con sufficiente velocità. La modifica delle funzionalità e dei parametri avanzati si effettua via menu, facilmente accessibile con l'apposito tasto e navigabile utilizzando la rotella.

Le operazioni di puntamento possono contare sul display oppure sul mirino elettronico. Il primo è inclinabile sia vero l'alto, sia verso il basso, e consente riprese con la fotocamera alzata sopra la testa, oppure abbassata a livello terra. Purtroppo non è snodato per inquadrature laterali. Il secondo è sufficientemente luminoso e grande, e offre un valido aiuto nelle situazioni di elevata illuminazione, quando il display mostra i suoi limiti. In entrambi i casi l'impugnatura è buona e sufficientemente ergonomica; le dimensioni della fotocamera permettono una salda e comoda impugnatura.

Oltre ai classici programmi M, A, S e P, il fotografo meno esperto può contare, accessibili direttamente ruotando la ghiera dei modi, su diverse scene programmate, ognuna delle quali beneficia di impostazioni ad hoc di parametri di scatto, bilanciamento del bianco, nitidezza e contrasto, ottimizzati per rendere al meglio le diverse situazioni d'uso. Tra queste troviamo la funzione Smile Shutter, che una volta attivata con la pressione sul pulsante di scatto monitora l'inquadratura e scatta automaticamente quando uno dei volti al''interno del fotogramma si apre in un sorriso.

La scena Hi-Iso utilizza una sensibilità pari a 1600 ISO, molto probabilmente anche Sony considera la sensibilità massima di 3200 ISO una soluzione estrema, da utilizzare solo se consci degli evidenti problemi di rumore che affliggono gli scatti che ne beneficiano. Il programma auto, contrassegnato da simbolo verde della macchina fotografica , lascia agli automatismi della macchina la scelta dei parametri di scatto, mentre il programma Easy si spinge anche più in là, selezionando automaticamente la scena più adatta all'inquadratura.