Guida alla fotografia - parte 6: il flash

Guida alla fotografia - parte 6: il flash

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Il flash è uno di quegli strumenti che suscitano nel fotografo un rapporto di amore e odio: amore per le possibilità che offre, odio per la difficoltà d’utilizzo. In questo articolo, che apre il secondo ciclo delle nostre guide fotografiche, ne analizzeremo il funzionamento e la storia. Nella prossima puntata approfondiremo le tecniche di utilizzo”

Otturatore e synchro flash

Per spiegare come funziona l’attivazione del flash bisogna prima affrontare il funzionamento dell’otturatore. Questo è la barriera fisica che protegge il sensore dalla luce ed è costituito da tendine in metallo oppure in particolari tessuti sintetici. Le tendine dell’otturatore sono due e scoprono il sensore scorrendo lungo il piano verticale od orizzontale parallelo a questo ultimo. Nel momento in cui si preme il pulsante di scatto, la prima tendina si apre progressivamente facendo sì che il sensore possa essere impressionato.

Si immagini di aver scelto un tempo di esposizione pari ad 1/60 di secondo; ciò significa che ogni sezione del sensore dovrà essere impressionata per questo intervallo di tempo. Questo è fattibile grazie alla seconda tendina che si chiude progressivamente a partire da un istante stabilito, in ritardo rispetto alla prima tendina, in maniera che le sezioni di sensore scoperte per prime siano anche le prime ad essere coperte nuovamente in modo da garantire l’intervallo di esposizione corretto.

Più la velocità di otturazione sale, più l’intervallo di partenza tra le due tendine si riduce, tanto che, per tempi di scatto molto rapidi il sensore non viene impressionato tutto assieme ma a pezzi, corrispondenti alla finestrella formata dalle due tendine che si rincorrono scorrendo. Questo pone un limite fisico alla velocità di scatto che è possibile utilizzare con il flash poiché l’unico momento in cui si potrà illuminare interamente il fotogramma sarà quando la prima tendina è arrivata a fine corsa ma la seconda non è ancora partita.

La velocità utile a scattare con il flash è detta synchro-flash ed oramai si aggira anche su tempi dell’ordine di 1/500 di secondo, ciò dipende da quanto è evoluta l'elettromeccanica che gestisce lo scorrimento dell'otturatore: alcune fotocamere hanno un tempo di synchro di 1/60, altre di 1/125, altre ancora di 1/250. In sintesi tutti i tempi di scatto di durata uguale o superiore al synchro-flash sono utilizzabili senza il rischio di perdere parte del fotogramma, come nell'esempio che segue:

Il synchro-flash della fotocamera utilizzata per questo scatto è 1/250 di secondo ma la foto è stata eseguita ad una velocità di otturazione più breve, 1/500 . La banda nera in basso non è altro che la seconda tendina in procinto di chiudersi.