Selfie del macaco Naruto: in vista una svolta sulla spassosa vicenda del copyright

Selfie del macaco Naruto: in vista una svolta sulla spassosa vicenda del copyright

di Alessandro Bordin, pubblicata il

“Dopo anni passati in tribunale presto ci sarà un accordo fra le parti: il copyright per il selfie scattatosi dal macaco Naruto sarà finalmente di qualcuno? Lo spera il fotografo naturalista, David Slater, proprietario dell'apparecchiatura con cui è stata scattata ”


Commenti (23)

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Commento # 11 di: jepessen pubblicato il 10 Agosto 2017, 09:03
Originariamente inviato da: bubba99
Secondo te il riconoscimento della volontà e consapevolezza di quel gesto da parte di un animale e la corrispondente assegnazione dei diritti d'autore sono cose ordinarie? non sappiamo quanto abbia guadagnato il fotografo, ma dubito fortemente che la PETA si sia mossa per pochi soldi.


E io dubito fortemente che PETA si sia mossa esclusivamente per amore dell'animale, a maggior ragione se non si e' mossa per pochi soldi, che comunque se fosse una questione di principio potrebbero farlo anche solo fosse per un euro...
Commento # 12 di: s-y pubblicato il 10 Agosto 2017, 09:17
più che altro si spera, in senso platonico diciamo di 'luminesimo', che il fine sia economico...
altrimenti la cosa sarebbe alquanto preoccupante, e in giro per la rete (di tanto in tanto mi capita di girovagare) si leggono e ascoltano posizioni talmente estremistiche da far spavento, per quanto voglia sperare siano da 'taggare' come odio da 'automoltiplicazione' social...
Commento # 13 di: bubba99 pubblicato il 10 Agosto 2017, 09:18
Originariamente inviato da: jepessen
E io dubito fortemente che PETA si sia mossa esclusivamente per amore dell'animale, a maggior ragione se non si e' mossa per pochi soldi, che comunque se fosse una questione di principio potrebbero farlo anche solo fosse per un euro...


La PETA ha le sue idee, che queste siano sempre l'interesse dell'animale è un altro discorso, non sarà costato poco intentare causa, in un'altro articolo il fotografo ha detto che non poteva pagare gli avvocati e l'ultima udienza l'ha seguita in streaming, poi se ora come ora pubblicare la foto è possibile, in caso dovesse vincere la PETA, cosa fà chiede il risarcimento al fotografo(che di sicuro non può pagare, ha detto che a causa della controversia ha speso molto ed è in cattive condizioni finanziarie)? Ecco perché IMHO non sono nè il macao in se, nè i soldi il movente della PETA.

PS. Per esempio avrebbero potuto raggiungere un'accordo subito con il fotografo, il quale avrebbe potuto devolvere una percentuale per ogni pubblicazione alla PETA o ad un'organizzazione per la salvaguardia di Macahi, entrambi ne avrebbero guadagnato in pubblicità.
Commento # 14 di: jepessen pubblicato il 10 Agosto 2017, 10:30
E se PETA avesse ragione, che diritto avrebbe di dire cosa farne dei soldi del macaco, se sono del macaco? Non dovrebbe decidere lui? Chi ha detto che vuole usarli per un ente di salvaguardia dei macachi? non potrebbe spenderli tutti i banane (o quello che mangia)? In questo modo i soldi non andrebbero al macaco, ma a PETA che decide cosa farne, e non mi pare proprio che questo vada a braccetto con i diritti del macaco, cosi' come dare i soldi ad un ente. Chi lo decide? PETA? E che diritto ha lei di decidere cosa farne dei soldi del macaco? Secondo me non avrebbe manco diritto alla restituzione dei soldi delle spese legali. Se i soldi sono del macaco, dove sta la logica di PETA e fotografo che decidono dove devono andare i suoi soldi, fregandosene di quello che pensa il macaco?

E' un analogo di una situazione tipo: "Ciao, tu non lo capisci ma io ho fatto una battaglia per te, te l'ho vinta e hai vinto dei soldi, ma siccome non sai gestirli ci penso io per te e ci faccio quello che voglio".

Per assurdo, supponiamo che la PETA vinca, e che si decida che I soldi debbano andare al macaco. Materialmente, questi soldi dove vanno? Chi li gestisce? Come si spendono?
Commento # 15 di: biometallo pubblicato il 10 Agosto 2017, 10:58
Originariamente inviato da: jepessen
In questo modo i soldi non andrebbero al macaco, ma a PETA che decide cosa farne


Questo sarebbe uno scenario interessante, visto che a quel punto sarebbero loro a sfruttare un animale venendo meno a tutti i loro principi, insomma si spu77anerebbero alla grande, ma è comunque uno scenario inverosimile, per quanto già adesso questa vicenda ha assunto connotati assurdi, intanto come si accenna nell'articolo:

In questi giorni l'ultima corte consultata in ordine cronologico, quella della California, ha di fatto costretto la PETA a rivedere le proprie pretese. A che titolo la PETA entra in causa? Lo studio legale è stato assunto da Naruto?


PETA non aveva alcun diritto nemmeno di intentare la causa dato che non hanno ricevuto alcun mandato dal *presunto* detentore dei diritti.
Commento # 16 di: maxnaldo pubblicato il 10 Agosto 2017, 12:09
la soluzione alla vicenda è ovvia, Naruto è iscritto a Facebook o no ?

se è iscritto allora il Selfie è suo e se lo può postare nella sua pagina, insieme al video in cui balla in duetto con la sua compagna.
Commento # 17 di: bubba99 pubblicato il 10 Agosto 2017, 12:44
Originariamente inviato da: maxnaldo
la soluzione alla vicenda è ovvia, Naruto è iscritto a Facebook o no ?

se è iscritto allora il Selfie è suo e se lo può postare nella sua pagina, insieme al video in cui balla in duetto con la sua compagna.


Hai vinto...
Commento # 18 di: bubba99 pubblicato il 10 Agosto 2017, 12:57
Originariamente inviato da: jepessen
E se PETA avesse ragione, che diritto avrebbe di dire cosa farne dei soldi del macaco, se sono del macaco? Non dovrebbe decidere lui? Chi ha detto che vuole usarli per un ente di salvaguardia dei macachi? non potrebbe spenderli tutti i banane (o quello che mangia)? In questo modo i soldi non andrebbero al macaco, ma a PETA che decide cosa farne, e non mi pare proprio che questo vada a braccetto con i diritti del macaco, cosi' come dare i soldi ad un ente. Chi lo decide? PETA? E che diritto ha lei di decidere cosa farne dei soldi del macaco? Secondo me non avrebbe manco diritto alla restituzione dei soldi delle spese legali. Se i soldi sono del macaco, dove sta la logica di PETA e fotografo che decidono dove devono andare i suoi soldi, fregandosene di quello che pensa il macaco?

Innanzitutto non è la PETA a decidere, ma un tribunale immagino e proprio perché non ha precendti, la faccenda ha raggiunto connotazioni grottesche. Discorso analogo si potrebbe fare per l'eredità lasciata al gatto(cui accennavi sopra), chi gestisce il patrimonio il gatto a colpi di miagolii...?

Originariamente inviato da: jepessen
E' un analogo di una situazione tipo: "Ciao, tu non lo capisci ma io ho fatto una battaglia per te, te l'ho vinta e hai vinto dei soldi, ma siccome non sai gestirli ci penso io per te e ci faccio quello che voglio".

Se un'associazione intenta una causa che sò contro un'azienda che fa sperimentazione di farmaci sugli animali, allora potremmo obbiettare dicendo che dovrebbero essere questi a promuovere la causa, magari nessuno glielo ha chiesto e gli piace vivere così.... capisci che questi discorsi sono assurdi vero?

Originariamente inviato da: jepessen
Per assurdo, supponiamo che la PETA vinca, e che si decida che I soldi debbano andare al macaco. Materialmente, questi soldi dove vanno? Chi li gestisce? Come si spendono?
Se agli animali è consentito ereditare e di gestire il patrimonio per mezzo di un tutore umano(per me questa cosa va in contro al rispetto delle volontà del defunto più che al rispetto dei bisogni dell'animale), perché non potrebbe essere così anche in questo caso. Per chiarire io trovo assurda la faccenda, ma secondo me, lo ripeto, non sono i soldi il vero obiettivo della PETA.
Commento # 19 di: jepessen pubblicato il 10 Agosto 2017, 19:22
In caso di eredita' verso gli animali il patrimonio viene gestito o da una persona indicata dal testamento, oppure dall'avvocato che gestisce il testamento stesso, previa autorizzazione del testamentario. Questa e' la prassi. Non viene lasciato direttamente all'animale. Qualche anno fa (chiedo perdono ma non riesco a trovare la fonte), una persona e' stata denunciata proprio perche' doveva gestire il patrimonio lasciato in eredita' ad un cane lupo ma invece lo spendeva per scopi personali, quindi da quel punto di vista la legislazione dovrebbe essere chiara (uso il condizionale perche' non sono un legale). Ma e' una cosa non lasciata al caso, definita a livello di testamento. Di certo non lasciano la valigetta con I soldi dentro la cuccia del cane, anche perche' chi lascia i soldi in eredita' all'animale ha tutto l'interesse che ne abbia giovamento.

Il punto e' che ci vuole qualcuno che gestisce i soldi per l'animale, ed in questo caso e' questo il punto. Un conto e' se viene detto esplicitamente da chi da I soldi, un conto e' dire "questo animale deve avere i soldi, poi per gestirli ci penso io".

La questione della tortura sugli animali e' un punto diverso. Li' gli animali soffrono ed hanno un danno, mentre in questo caso l'animale non ha nessuno svantaggio o danno. Fra l'altro bisogna vedere se riescono a beccare l'animale specifico, mica possono prenderne uno a caso della stessa specie e dare I soldi a lui...
Commento # 20 di: bubba99 pubblicato il 10 Agosto 2017, 20:48
Quello che hai appena detto(sul gatto), non è diverso da quello che dicevo io(in questo caso si salvaguardano le volotà del defunto). Però, secondo me, continui a guardare il dito e non la Luna. Se si dovesse arrivare al punto di doversi porre il problema di come "assegnare" i proventi al macaco, vorrebbe dire che prima gli si è attribuita l'intenzionalità del gesto( consapevolezza nel farsi un autoscatto?) ed il possesso dei diritti sulla proprietà intellettuale(la foto) che ne consegue, poiché solo inquesto caso si potrebbe scavalcare il fotografo suppongo. Non sono un avvocato nè un un giurista, ma questo mi sembra assolutamete rilevante in una prospettiva a lungo termine per gli obiettivii che la PETA (credo) si prefigge.
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