Panasonic: il sensore resistente alla luce solare

Panasonic: il sensore resistente alla luce solare

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Da Panasonic un sensore che, grazie a nuovi microlenti e filtri, non teme l'esposizione diretta alla luce solare”

Panasonic ha annunciato di aver sviluppato un sensore del tipo MOS che può sopportare l'esposizione diretta alla luce solare per più di venti anni. I normali sensori sono più delicati, per il fatto che le microlenti sono fatte di materiali polimerici e i filtri RGB utilizzano coloranti; in questo caso l'esposizione diretta alla luce del sole, soprattutto a causa della componente ultravioletta (UV), può degradare i materiali citati, andando a compromettere la funzionalità del sensore.

Le microlenti servono per concentrare una maggior quantità di luce nei diversi pixel del sensore, mentre i filtri RGB a comporre il mosaico utilizzato per rendere immagini a colori. La novità presentata da Panasonic prevede l'uso di microlenti digitali costruite in materiale inorganico, con un design ad anello. Ogni microlente può ricevere il design più corretto alla zona del sensore interessata; ricordiamo infatti che l'angolo di incidenza della luce è diverso tra il centro e la periferia del sensore, risultando, in caso di design uguale per tute le microlenti, in una cattura meno efficace della luce ai lati.

Inorganici sono anche i materiali utilizzati per i filtri, nello specifico sono cristalli prodotti con la tecnologia 'photonic crystal'. Questi ultimi sono nano strutture il cui reticolo periodico interagisce con le radiazione elettromagnetica luminosa lasciando propagare solo alcune lunghezze d'onda selezionate. Il nuovo sensore Panasonic dovrebbe avere un mercato in tutte quelle applicazioni esterne, dove la foto/videocamera rimane esposta al sole per lungo tempo: potrebbe essere quella montata su un'automobile (ad esempio in sostituzione degli specchietti) o un dispositivo di sorveglianza.


Commenti (5)

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Commento # 1 di: gropiuz73 pubblicato il 15 Maggio 2007, 11:24
mi sembra che il codice della strada proibisca la sostituzione degli specchietti con telecamere...
Commento # 2 di: Dreadnought pubblicato il 15 Maggio 2007, 11:38
ma gli autobus usano da anni le telecamere al posto dello specchietto retrovisore
Commento # 3 di: dsajbASSAEdsjfnsdlffd pubblicato il 15 Maggio 2007, 13:08
ottima applicazione per i cristalli fotonici!
Commento # 4 di: Special pubblicato il 15 Maggio 2007, 13:09
credo si possa fare solo x quello posteriore, quelli laterali non penso..
Commento # 5 di: (IH)Patriota pubblicato il 15 Maggio 2007, 17:19
Forse la cosa piu' interessante è che si potrebbe fare tranquillamente a meno dell' otturatore (che è meccanico e non eterno) nelle macchine fotografiche.Inoltre con una gestione elettronica dei tempi di otturazione il sincroflash potrebbe essere piu' veloce.

Ciauz
PAt