Olympus OM-D E-M1 Mark III, sensore stabilizzato fino a 7 stop

Olympus OM-D E-M1 Mark III, sensore stabilizzato fino a 7 stop

di Roberto Colombo, pubblicata il

“La nuova Olympus OM-D E-M1 Mark III si presenta al pubblico portando nel form factor di dimensioni compatte di E-M1 le interessanti novità introdotte con E-M1X, la top di gamma con impugnatura verticale integrata. Troviamo quindi un sensore Micro Quattro Terzi da 20,4 megapixel con efficace sistema di stabilizzazione meccanica a 5 assi, in grado di arrivare fino a 7 stop e 7,5 stop con alcune ottiche stabilizzat”

Nella giornata in cui Nikon mette sul piatto la sua nuova ammiraglia, Nikon D6, anche Olympus rinnova una delle sue fotocamere di punta. La nuova Olympus OM-D E-M1 Mark III, infatti, si presenta al pubblico portando nel form factor di dimensioni compatte di E-M1 le interessanti novità introdotte con E-M1 X, la top di gamma con impugnatura verticale integrata.

Troviamo quindi un sensore Micro Quattro Terzi da 20,4 megapixel con efficace sistema di stabilizzazione meccanica a 5 assi, in grado di arrivare fino a 7 stop e 7,5 stop con alcune ottiche stabilizzate. Il processore TruePic IX permette alla macchina di scattare a 18 fps con autofocus e di acquisire filmati 4K DCI a 24p.

Il sistema di stabilizzazione viene utilizzato anche per abilitare funzionalità di 'fotografia computazionale', che finalmente avvicinano le modalità di scatto di una fotocamera top di gamma ad alcune delle funzioni oggi molto utilizzate sugli smartphone. La nuova Olympus OM-D E-M1 Mark III può ad esempio attivare la modalità Live ND che sovrappone diverse immagini per creare l'effetto di una lunga esposizione grazie alla stabilizzazione questa funzione può essere utilizzata anche a mano libera. La funzionalità è simile alle modalità di scatto Live, come LiveComposite e LiveBulb, che facilitano la ripresa di fotografie altirmenti molto complicate, con il vantaggio di non richiedere ora il treppiede.

La combinazione di nuovo processore e sistema di stabilizzazione attiva anche la nuova modalità di scatto a mano libera High-Res con file finale RAW e JPG da 50 megapixel. A livello autofocus Olympus si affida al sistema a rilevazione di fase on-chip con 121 punti a croce e il produttore giapponese ha implementato la funzione Eye AF. Tra le funzioni troviamo poi il pre-buffer, che cattura fino a 35 immagini alla pressione a mezza corsa del pulsante di scatto, in modo da permettere di catturare il momento giusto anche se il fotografo ha avuto un tempo di reazione più lento del necessario.

Olympus, ha scelto di non modificare in modo profondo il corpo macchina, che è compatibile non solo con la batteria del modello precedente (BLH-1 caricabile anche via USB-C con caricatore PD Power Delivery), ma anche con il battery grip. Ora troviamo però un comodo joystick cliccabile a 8 vie per il posizionamento del punto di messa a fuoco. Come nel modello precedente troviamo un display orientabile di tipo vari-angle e anche il mirino elettronico rimane lo stesso. A livello di connessioni si segnala la presenza anche del Wi-Fi a 5 GHz.

La fotocamera sarà disponibile da 24 febbraio prossimo con un listino americano che parte da $1,799.99 USD.


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