Le azioni Nikon hanno registrato un rialzo fino al 5,7% alla Borsa di Tokyo dopo che EssilorLuxottica ha comunicato di aver aumentato la propria partecipazione nella società giapponese, portandola al 10,6% dal precedente 9%.
L'operazione conferma il crescente interesse del gruppo italo-francese - noto per i marchi Ray-Ban e Oakley - verso uno dei principali produttori di ottiche di precisione, usate anche in apparecchiature per la produzione di chip.
Secondo indiscrezioni, EssilorLuxottica avrebbe discusso con il governo giapponese la possibilità di portare la partecipazione fino al 20%, rafforzando così il legame strategico con Nikon.
Le due aziende collaborano già dal 2000 attraverso una joint venture nel settore eyewear, ma l'interesse di EssilorLuxottica va oltre l'occhialeria tradizionale. Nikon, infatti, è una realtà chiave non solo per l'ottica fotografica, ma anche per le tecnologie di litografia utilizzate nella produzione di semiconduttori. L'azienda è fornitrice di colossi come Intel e TSMC e rivaleggia con Canon nel segmento dei chip "legacy", restando indietro rispetto ad ASML, unico produttore al mondo di macchine EUV per chip di ultima generazione.
Il rafforzamento della posizione di EssilorLuxottica avviene mentre Nikon affronta una fase complessa: in agosto ha rivisto al ribasso di quasi la metà le previsioni per l'intero anno fiscale, penalizzata dal rallentamento delle divisioni imaging e medicale.
Parallelamente, EssilorLuxottica continua a spingere sull'innovazione con i suoi dispositivi indossabili intelligenti. Le vendite dei Ray-Ban Meta smart glasses sono più che triplicate nella prima metà del 2025, mentre la nuova linea Nuance Audio punta all'integrazione tra occhiali e assistenza uditiva. In arrivo vi sono anche gli Oakley Meta dedicati al mondo dello sport.
Nikon "uno dei principali contributori" nel comparto lenti, in particolare per la gamma di prodotti monofocali, progressivi e per il controllo della miopia di Essilorluxottica, ma il nuovo investimento sembra preludere a una collaborazione ancora più stretta in vista della convergenza tra visione umana e visione artificiale.
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