Kodak torna tra le bridge con Easyshare Max

Kodak torna tra le bridge con Easyshare Max

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Dopo un anno di assenza Kodak ha deciso di tornare a puntare su una bridge per dare lustro al suo marchio: Kodak Easyshare Max, con CMOS BSI da 12 megapixel e ottica 30x”

Dopo un anno di assenza Kodak ha deciso di rientrare nel mercato delle fotocamere compatte bridge, segmento dove ha mosso passi interessanti e negli scorsi anni ha saputo ritagliarsi una buona nicchia. Il colosso statunitense aveva deciso di dedicarsi a prodotti più economici, come le compatte da scaffale della grande distribuzione e le MultiMedia Camera, trovando in queste ultime uno sbocco di mercato interessante, ma ha altresì compreso l'importanza, a livello di marchio, di avere in gamma prodotti di maggiore lustro per mantenere alto il valore dello storico brand.

La nuova Kodak Easyshare Max si prefigge proprio questo scopo: presente nella line-up presentata al CES 2011, è stata indicata da Kodak come il modello di punta di questa primavera-estate. La scheda tecnica riporta la presenza di un sensore CMOS retroilluminato da 12 megapixel, nel classico formato 1/2,33 utilizzato dalle bridge superzoom. L'ottica è marchiata Schneider-Kreuznach Variogon e offre 30x di zoom ottico con una focale equivalente 28-840mm e apertura f/2.8-5.6. Buona dal punto di vista della luminosità indugia maggiormente sulle lunghe focali trascurando un po' quelle grandangolari, forse sarebbe stato meglio sacrificare qualche mm di tele per offrire un grandangolo pari a 26 o 24mm.

Il display posteriore da 3" ha risoluzione di 460.000 pixel, mentre la memorizzazione delle immagini può avvenire su schede SD/SDHC: la macchina offre la possibilità di memorizzare i file RAW e alcuni strumenti di sviluppo in macchina degli stessi. I tempi di otturazione possono essere compresi tra 16 e 1/2000 secondi mentre la sensibilità ha come tetto massimo il valore di 6400 ISO. Tra le altre caratteristiche troviamo la possibilità di riprendere automaticamente immagini HDR e quella di riportare in vita le vecchie pellicole KODAKCOLOR, KODACHROME, EKTACHROME, T-MAX, TRI-X, con appositi filtri creativi.

Il supporto video permette la registrazione di filmati H.264 (MP4) 1080p (1920 × 1080 a 30 fps). Il prezzo di listino con cui è stata presentata sul mercato è pari a 329,99 €, ma nell'open day di presentazione di tutta la line-up di settimana scorsa Kodak ha indicato come nuovo prezzo consigliato al pubblico 309,00 €.


Commenti (16)

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Commento # 1 di: Stefano Villa pubblicato il 09 Maggio 2011, 12:28
La fotocamera più brutta di tutti i tempi... Ragazzi è davvero orrenda, chi pensano che se la compra sta roba ???
Commento # 2 di: Tedturb0 pubblicato il 09 Maggio 2011, 14:05
quoto

sembra un design di 4-5-6 anni fa (in realta' anche allora le facevano meglio)

Il mirino poi sembra quello delle fotocamere del Dash.

infine mi sembra il colmo mostrare una fotocamera che deve ancora uscire impolverata in foto..
Commento # 3 di: roccia1234 pubblicato il 09 Maggio 2011, 14:07
Concordo... esteticamente è davvero orrenda
Commento # 4 di: demon77 pubblicato il 09 Maggio 2011, 14:09

mamma mia.. fa schifo dentro e fuori!
Commento # 5 di: ciucinet pubblicato il 09 Maggio 2011, 15:11
era meglio far pellicole!

la Kodak, marchio illustre, sia nell'era digitale con le sue corpi digitali PRO, e come produttrice storica di pellicole sembra si stia veramente perdendo.

mi dispiace
Commento # 6 di: +Benito+ pubblicato il 09 Maggio 2011, 19:20
Mettere un sensore non dico enorme, ma già 1/1.6", ed un'ottica 24-200, o anche meno spinta in tele, perchè nessuno lo fa sulle bridge? Porca vacca tutti a copiarsi!
Commento # 7 di: blade9722 pubblicato il 09 Maggio 2011, 19:23
Originariamente inviato da: +Benito+
Mettere un sensore non dico enorme, ma già 1/1.6", ed un'ottica 24-200, o anche meno spinta in tele, perchè nessuno lo fa sulle bridge? Porca vacca tutti a copiarsi!


C'è: Fujj S200EXR

quella precedente, la S100f aveva il sensore ancora più grande: 2/3"
Commento # 8 di: +Benito+ pubblicato il 09 Maggio 2011, 22:44
è vecchiotta, ed è una superzoom. Come sostituta della mia mi piacerebbe una bridge con caratteristiche simili alla mia (ho una S5600) tra cui l'utilissima ottica chiusa (che limita il tele, ma chissenefrega, quando hai un 150-200 ci fai il 95% degli scatti che faresti con uno zoom più esteso), ma con lo zoom manuale a ghiera, un sensore tipo l'EXR (anche se mi ha un po' deluso) e un paio di comandi a ghiera.
Le bridge erano nate come macchine con ottica migliore delle compatte, una migliore impugnatura e qualche caratteristica di pregio, ora sono tutte superzoom care come il sangue. La mia macchina ideale è una bridge nel vero senso della parola, corpo comodo da impugnare, zoom manuale, sensore intermedio tra compatta e premium. Una cosa che non ho mai trovato utile, per esempio, è il raw. Conosco pochissimi che hanno il tempo e la voglia di mettersi a lavorare sui raw, che poi alla fine su queste macchine spesso se non sei più che bravo in postprocessing è più facile ottenere belle foto in jpg imparando a conoscere come si comporta la macchina che non scattare in raw la metà delle foto (sono leeeente in questa categoria) e poi "aggiustarle".
Ecco, la S200 con un'ottica meno spinta e un pelo più luminosa (2.8-5.3 la sfrutto solo nella parte corta della focale tanto - la mia è 3.2-3.5 e non sono soddisfatto) sarebbe proprio interessante, peccato che non esista e se ci fosse costerebbe 500+ euro e capisci che diventa un po' complicato sceglierla.
E poi la fuji ha sempre le ottiche sbilanciate in lungo, voglio vedere un 24 piuttosto che un 200.
Commento # 9 di: Raven pubblicato il 10 Maggio 2011, 12:42
Purtroppo le "bridge" nel vero senso della parola non ci sono più!... le ultime sono state appunto la s100fs e la s200exr (le ho entrambe! )... ora non si parla più di bridge, ma di "superzoom" (ad es. la neonata fuji hs20 è formalmente una 24-720... anche se da misurazioni sul campo è una 22-660) con gli stessi sensorini delle "sorelle" compatte (con la conseguente (minore) qualità di immagine)...

Evidentemente non è più "economicamente conveniente" produrre bridge di qualità, essendoci kit reflex base (d3100 o 1100d) che probabilmente costano meno (la s100fs costava un pozzo di soldi, all'uscita!)

Se si vuole una buona qualità su fotocamere NON reflex o si va sulle "evil" (mirrorless 4/3) o si opta per le compatte "premium" (Canon G12, Lumix LX5, Olympus XZ-1,...)... le superzoom hanno intrapreso ormai da anni la pericolosa strada che vede:
- più mpx ogni anno
- sensori da 1/2.33
- zoom da 30x
Commento # 10 di: +Benito+ pubblicato il 10 Maggio 2011, 13:55
ma dai come fai a tenere in mano uno di quei parallelepipedi? Una macchina ergonomica senza ottica intercambiabile, sembra di chiedere la luna..
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