Indemnis Nexus: il paracadute per droni DJI ora è certificato

Indemnis Nexus: il paracadute per droni DJI ora è certificato

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Indemnis Nexus è il nuovo paracadute dedicato ad alcuni droni DJI che è ora certificato dalle autorità statunitensi aprendo interessanti scenari futuri. Ecco il video dei test e alcune informazioni aggiuntive.”

Indemnis Nexus è il primo dispositivo a ricevere una certificazione ASTM F3322-18 permettendo così l'utilizzo in diversi scenari. Il sistema permette di essere agganciati ad alcuni droni DJI (DJI Inspire 2 e Matrice 200 e 600 entro la fine del 2019) e funziona come un vero e proprio paracadute in grado di rallentare la caduta del drone.

Questo sistema è stato pensato inizialmente per i mercati di Stati Uniti e Regno Unito dove la regolamentazione prevede di dover ottenere il permesso (di FAA e CAA) prima di utilizzare un drone sopra un gruppo di persone sopra una folla. La regolamentazione prevede inoltre che chi intende operare sopra le persone possa dimostrare come evitare danni nel caso di guasti in volo.

Indemnis Nexus

Con l'Indemnis Nexus sembrerebbe che tutto questo sarà più semplice dopo i test eseguiti in Dicembre. Sono stati eseguiti ben 45 test di funzionalità suddivisi in cinque categorie che riprendono gli scenari più probabili.

La certificazione è arrivata dopo che all'aeroporto di Griffiss (New York) sono stati condotti dei test monitorati dalle autorità competenti (NUAIR). Il sistema ha funzionato correttamente e l'Indemnis Nexus ha permesso di evitare rovinose cadute al suolo.

Indemnis Nexus DJI test

L'Indemnis Nexus funziona con droni che hanno i sensori che permettono di monitorare le interruzioni del volo che invia un comando a un attuatore che espelle un paracadute a 144 km/h (il paracadute è protetto dalle eliche). Che questa possa essere un'ulteriore possibilità di mercato è certo, inoltre potrà anche ampliare l'utilizzo dei droni in aree e zone attualmente vietate.


Commenti (7)

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Commento # 1 di: tallines pubblicato il 16 Gennaio 2019, 19:43
Basta che funzioni .

Ma adesso i droni, hanno bisogno di un paracadute ?..........
Commento # 2 di: bonzoxxx pubblicato il 16 Gennaio 2019, 23:26
In Italia ancora no ma la normativa si sta stringendo sempre di più, in pratica ora non si può volare quasi da nessuna parte se non si è piloti SAPR (no sopra persone, no nelle vicinanze di aeroporti, no se ci sono aerovie o cmq sotto i 30-50mt) anche perché la possibilità di fare danni è concreta.

Se si pensa che ci sono droni da 4, 6, 8 e più kg, un paracadute ce lo metterei pure io
Commento # 3 di: +Benito+ pubblicato il 17 Gennaio 2019, 08:32
Mi sembra una fesseria. Un paracadute funziona solo se ha tempo di aprirsi, personalmente quando vedo volare droni sono sempre a bassa quota, qualche decina di metri, che ad orecchio sono moooolto pochi per fare aprire un paracadute.
Forse studiare un "airbag" a CO2 sarebbe meglio, tipo due semisfere che si aprono sopra e sotto e smorzano l'impatto.
Commento # 4 di: bonzoxxx pubblicato il 17 Gennaio 2019, 08:55
Dipende dal tipo di drone, il mio arriva a 500mt di altezza (mi 4K) ed è poco più di un giocattolo, lo spire piuttosto che altri droni più pesanti come gli octacotteri che arrivano a oltre 10KG lavorando alti potrebbero aver bisogno di un paracadute: il punto è salvaguardare le eventuali persone sotto poi che il drone si fracassi, e si fracassa sicuro, è relativo.

La legge in Italia è molto stringente in questo senso infatti solo i droni sotto i 300gr possono essere usati senza troppi problemi su gruppi di persone.
Commento # 5 di: +Benito+ pubblicato il 17 Gennaio 2019, 09:10
ok che "possono volare" a 500 metri, ma onestamente, di droni usati in occasione di eventi (quando serve sta roba, se voli sul mare o su un bosco non serve) oltre qualche decina di metri di altezza, metti bene 100 metri, mai visti. Rimango scettico. Metti che serva. Se lo "spara" in alto, spara ugualmente in basso il drone che già sta cadendo di suo. Sarei curioso di sapere l'altezza minima efficace in funzione della massa del drone
Commento # 6 di: bonzoxxx pubblicato il 17 Gennaio 2019, 09:21
Originariamente inviato da: Eliomon
C'è un attuatore che lo espelle alla velocità di 144km/h.
Non è un paracadute che si apre dopo che incontra resistenza aerodinamica, oppure perché agganciato ad una fune di vincolo.
Nei paracaduti ausiliari, ad esempio, esistono meccanismi che ne facilitano l'apertura a basse velocità.
Questo viene proprio sparato fuori. Direi che riesce ad aprirsi velocemente anche a quote molto basse. Poi sopra le persone comunque non ci voli ad altezza occhi.



Nì..Dipende.
Se sono persone assembrate, non puoi. Come non puoi volare sopra le persone in occasione di concerti, manifestazioni, sagre di paese.


Un pilota SAPR abilitato operazioni critiche può farlo, se non sbaglio. Vado a vedere su ENAC e ti dico
Commento # 7 di: bonzoxxx pubblicato il 17 Gennaio 2019, 10:58

Credo che questo paracadute sia pensato per droni di un certo tipo e peso, una soluzione tipo airbag piuttosto che qualcosa che si gonfi la vedo poco agevole e cmq, da una certa altezza, piomberebbe a terra abbastanza spedito.

Da quel poco che ho avuto modo di vedere e provare, gli attuali droni sono parecchio sicuri, possono cadere solo se si rompe l'elettronica, un'elica o se proprio il pilota è u pirla.

Col mio riesco a decollare da uno spazio minore di 2*2mt tra 2 case con cavi elettrici sopra (a 6mt da terra) ma non perché sono bravo ma perché i sistemi di posizionamento automatici aiutano tantissimo.

Avrò fatto 30 voli, l'unico problema che ho avuto è stato in atterraggio automatico perché una folata di vento me l'ha cappottato infatti da quel momento atterro manualmente tenendo il corpo del drone da sopra.

Una volta in volo è difficile che cadano, ma non impossibile