Dopo Huawei, anche DJI nel mirino di Trump?

Dopo Huawei, anche DJI nel mirino di Trump?

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Dopo che Huawei ha subito una pesante offensiva da parte dell'amministrazione Trump, altre potrebbero essere le società coinvolte. Una di queste potrebbe essere DJI, il noto produttore di droni, che sarebbe nel mirino del DHS.”

Dopo quanto accaduto con Huawei nelle scorse ore, sembra che le possibili ripercussioni dell'amministrazione Trump possano colpire altre società cinesi. Una di queste potrebbe essere DJI secondo un rapporto del Dipartimento della Sicurezza Nazionale che è stato divulgato dalla CNN.

DJI drone Trump

Il DHS avrebbe preso di mira in generale i produttori di droni cinesi destinati al mercato consumer e in USA la maggior fetta (circa l'80% del mercato) è in mano proprio a DJI. Il pericolo, stando al dipartimento, sarebbe quello che i dati di volo siano inviati in Cina e che possano essere monitorati dal governo cinese.

Attualmente non ci sono effettive dichiarazioni legalmente rilevanti contro DJI o un produttore in particolare, ma questo potrebbe essere solo un primo avviso. Sicuramente in un periodo di così forte tensione tra USA e Cina, sostanzialmente ogni produttore cinese potrebbe essere bersaglio di una "rappresaglia".

Nel rapporto del DHS si legge che "tali preoccupazioni si applicano con altrettanta forza a determinati dispositivi cinesi (sistemi di velivoli senza equipaggio [ndr. droni]) in grado di raccogliere e trasferire dati potenzialmente rivelatori sulle loro operazioni e sugli individui e le entità che li gestiscono, poiché la Cina impone obblighi insolitamente stringenti ai suoi cittadini a sostegno delle autorità nazionali e alle attività di intelligence".

Secondo DJI non ci sarebbero però immediati problemi. La società fa sapere che la sicurezza è uno dei suoi primi interessi. La tecnologia utilizzata, sempre secondo la società, è stata già verificata dal DHS e altre autorità con i consumatori che hanno il completo controllo sui dati raccolti.

Inoltre DJI specifica che, per chi lo ritenesse utile, è possibile utilizzare anche droni che non forniscono alcun tipo di dato all'esterno e che possono essere abilitate opzioni dedicata alla sicurezza dei dati raccomandate dal DHS.


Commenti (3)

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Commento # 1 di: Paganetor pubblicato il 22 Maggio 2019, 16:07
sì vabbè adesso si esagera...

poi ci sono i militari che fanno jogging all'interno delle basi ultrasegrete e condividono su mappa il percorso GPS delle app dei telefoni per far vedere quanto sono fighi...
Commento # 2 di: Haran Banjo pubblicato il 22 Maggio 2019, 16:38
Solo supposizioni di qualche giornalista passate di bocca in bocca finora
Commento # 3 di: X3n0 pubblicato il 22 Maggio 2019, 17:59
sarà anche una mossa per dare una mano a quelli della corea del sud, con cui sono abbastanza amici?