Battuta all'asta la fotocamera più cara al mondo: una Leica-0 a € 2.160.000

Battuta all'asta la fotocamera più cara al mondo: una Leica-0 a € 2.160.000

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Battuta all'asta per più di due milioni di euro una Leica Serie-0 perfettamente funzionante del 1923”


Commenti (27)

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Commento # 21 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 15 Maggio 2012, 18:29
Originariamente inviato da: the_joe
Non perde valore nel tempo, ma se come affermo sopra il valore è quello che si dà arbitrariamente ad un oggetto, oggi puoi trovare chi è disposto a spendere 2.000.000 per questa macchina, domani non è affatto scontato di trovarne un altro, anzi è altrettanto probabile che se il tizio che ha comprato ora la macchina si trovasse in difficoltà economiche e dovesse venderla per rientrare di liquidi, dovrebbe svenderla per pochi spiccioli....


No non hai capito.
Il tizio che l'ha comprata NON SI TROVERA' in difficoltà economiche e quindi non si troverà nella condizione di "S-venderla" ma potrà aspettare con tutta calma un acquirente ancora più facoltoso che offrirà ancora più soldi.

E' questo il senso degli investimenti in collezionismo.
Commento # 22 di: sdjhgafkqwihaskldds pubblicato il 15 Maggio 2012, 19:31
almeno spero gli abbiano dato la garanzia!
Commento # 23 di: Pier2204 pubblicato il 15 Maggio 2012, 19:37
Originariamente inviato da: RR2
@Pier2204
"Soldi reali" è un'ossimoro vero?


No, niente assegni cabrio
Commento # 24 di: jined pubblicato il 16 Maggio 2012, 00:04
Originariamente inviato da: the_joe
Sinceramente non capisco chi critica con quali parametri può farlo, naturalmente c'è a chi piace di più una spada (?) piuttosto che un'auto d'epoca o una pietra preziosa o un quadro (120.000.000$ per l'urlo che altro non è che un po' di colore su una tela secondo i canoni di valutazione di questo thread).

Personalmente penso che il mercato e in particolar modo quello del collezionismo sia completamente slegato dal valore reale delle cose, ognuno può dare alle cose il valore che vuole, se il tizio ha ritenuto che 2.000.000$ erano una cifra adeguata, ha ragione lui e non ci sono storie.



Il mercato del collezionismo, al contrario di quello che dici, è basato invece proprio sul valore reale delle cose, raffrontato al mondo attuale, che si stabilisce in base ad una serie di parametri e fattori di analisi molto, molto precisi. Chi fa questo per lavoro, sa ben distinguere tra un tavolo d'epoca e un pezzo di legno verniciato.

Paragonare l'urlo di Munch ad un prodotto industriale vintage, è come paragonare i broccoli con i diamanti.

Ovviamente, ci sono anche "incidenti emozionali", come questo. Dubito che chi abbia comprato questa macchina sia un esperto, ne che possa mai rivenderla tale cifra. L'ha comprata semplicemente perchè "gli piaceva, e poteva permettersela", in competizione con altri a cui "piaceva e potevano permettersela".

A me quest'asta per esempio...ha fatto battere il cuore!

http://www.ebay.it/itm/COMMODORE-64...#ht_1277wt_1413


Comprare l'urlo di Munch è meglio che investire in banche, oro o mattoni..una fotocamera antica, è un oggetto da rigattiere...e ha un valore, l'avevo scritto... di qualcche migliaio di euro.. ma non milioni!

Puoi provare a dare alle cose il valore che vuoi, ma non è detto che qualcuno poi se lo compri a quel valore...altre cose invece, hanno un valore deterministico tangibile.

Incredibile oggi, come un Commodore 64 in ancora ottime condizioni, cominci a valere intorno ai 100 euro... cifrà che è destinata a salire negli anni!
Commento # 25 di: RR2 pubblicato il 16 Maggio 2012, 09:07
Originariamente inviato da: jined
...
A me quest'asta per esempio...ha fatto battere il cuore!

http://www.ebay.it/itm/COMMODORE-64...#ht_1277wt_1413
...


A me invece rivedere la scatola di The last ninja 2 l'ha fatto fermare il cuore, per un istante! Voglio tornare bambino!

PS. Ora vado a fustigarmi per qualche ora per quell'apostrofo di troppo...
Commento # 26 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 16 Maggio 2012, 09:57
Originariamente inviato da: jined
Il mercato del collezionismo, al contrario di quello che dici, è basato invece proprio sul valore reale delle cose, raffrontato al mondo attuale, che si stabilisce in base ad una serie di parametri e fattori di analisi molto, molto precisi. Chi fa questo per lavoro, sa ben distinguere tra un tavolo d'epoca e un pezzo di legno verniciato.

Paragonare l'urlo di Munch ad un prodotto industriale vintage, è come paragonare i broccoli con i diamanti.

Ovviamente, ci sono anche "incidenti emozionali", come questo. Dubito che chi abbia comprato questa macchina sia un esperto, ne che possa mai rivenderla tale cifra. L'ha comprata semplicemente perchè "gli piaceva, e poteva permettersela", in competizione con altri a cui "piaceva e potevano permettersela".

A me quest'asta per esempio...ha fatto battere il cuore!

http://www.ebay.it/itm/COMMODORE-64...#ht_1277wt_1413


Comprare l'urlo di Munch è meglio che investire in banche, oro o mattoni..una fotocamera antica, è un oggetto da rigattiere...e ha un valore, l'avevo scritto... di qualcche migliaio di euro.. ma non milioni!

Puoi provare a dare alle cose il valore che vuoi, ma non è detto che qualcuno poi se lo compri a quel valore...altre cose invece, hanno un valore deterministico tangibile.

Incredibile oggi, come un Commodore 64 in ancora ottime condizioni, cominci a valere intorno ai 100 euro... cifrà che è destinata a salire negli anni!


Non ho capito perchè fai differenza.
Ovviamente l'Urlo di Munch ha tutt'altro prezzo, ma il mercato del collezionismo è un mercato che trova vigore quando si allarga la forbice ricchezza/poverta (correlato con il coefficiente di Gini). come ora.
Non vedo perchè ci sia differenza fra opera d'arte e collezionismo di mobili o di pezzi celebri (Chitarra di Jimi Hendrix, Leica-0, Calzonicini di Micheal Jordan).

tutti hanno un valore rapportato unicamente a regole interne delle aste, sono monete a se state e vengono acquistate non tanto per il loro valore artistico/simbolico quanto per la possibilità di rivenderle a prezzo ancora maggiore.

Non è la prima Leica che va via a quel prezzo circa, l'altra Leica-0 venduta recentemente ha battuto 1.3 milioni di euro, magari la prossima a 3, tanto ne sono state prodotte 25, ora ne avanzeranno anche meno e ancora meno sono oggi funzionanti senza ricambi quindi non è di sicuro un bene che rischia svalutazione per incremento dell'offerta...

Immagina il proprietario della Leica-0 116 (quella venduta l'anno scorso) quanto si frega le mani: il suo bene ha guadagnato quasi il 100% del "valore" in meno di 1 anno!

E questi bene e queste aste vengono fuori quando ci sono crisi come questa, che accentuano la forbice fra ricchi e poveri, e le stesse Leica verrano vendute alla prossima crisi al doppio/triplo (ma anche 10 volte) del prezzo.

Per loro è solo denaro.
Commento # 27 di: Mantid pubblicato il 16 Maggio 2012, 17:46
e sti biiiip
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