L'analisi dei brevetti spesso permette di farsi un'idea dei progetti a cui le aziende stanno lavorando. Nel 2010 abbiamo visto Sony presentare una delle innovazioni più ardite degli ultimi anni, riprendendo l'idea dello specchio semitrasparente. Il concetto che sta alla base di questo elemento è semplice: risolvere il problema della fase di buio durante lo scatto. Questo non è solo un problema per il fotografo, che quando lo specchio si alza non vede più nulla nel mirino, ma anche per i sistemi di esposizione e messa a fuoco posti a valle dello specchio, anch'essi al buio durante l'esposizione.
Con l'avvento dei video sulle reflex questo problema è diventato ancora più evidente. Sebbene i sistemi di messa a fuoco in Live View in questi anni siano migliorati molto, i sensori deputati alla messa a fuoco svolgono ancor molto meglio questo lavoro. Con lo specchio traslucido Sony ha risolto il problema fissando la posizione dello specchio e separando il flusso luminoso in due: una parte diretta sempre al sensore, l'altra instradata perennemente verso il sensore autofocus. In questo modo anche durante lo scatto di raffiche o la registrazione di video l'autofocus può rimanere sempre attivo, con indubbi vantaggi. Questa scelta ha portato a Sony anche molte critiche da parte di quelli che non vogliono assolutamente perdere nessuna informazione luminosa e desiderano che la luce raggiunga nella sua interezza il sensore.
Consci di queste critiche altri produttori stanno investigando le proprietà degli specchi traslucidi, ma con alcune idee interessanti per evitare le critiche mosse a Sony. Stando ai brevetti scovati in rete sia Nikon sia Olympus sono al lavoro su specchi semitrasparenti dotati di classico meccanismo di movimento dello specchio reflex.
In questo modo nel momento in cui serve far giungere sullo scatto singolo il massimo della luce al sensore è possibile utilizzare la macchina in modo tradizionale, mentre in quei casi la messa a fuoco continua e l'esposizione precisa dei moduli deputati siano la priorità è possibili sacrificare a loro favore una piccola porzione della luce in arrivo dall'obiettivo. Un piccolo specchietto analizza le differenze con il sistema Sony:
Olympus inoltre ha lavorato su un'altra idea in cui lo specchio rimane fisso come sulle SLT di Sony, ma essendo costruito con tecnologia a cristalli liquidi può variare il suo stato da trasparente al 100% a traslucido 50-50. In questo modo si elimina il movimento dello specchio, risparmiando in parti meccaniche fonti di possibili problemi, ma non si ha una perdita importante di luce che raggiunge il sensore in modalità traslucida, a quel punto non molto utilizzabile per scattare foto e registrare video con AF sempre attivo. Come vadano le cose l'interesse dei produttori testimonia molta ricerca in merito e i prossimi anni potrebbero riservare interessanti novità, stravolgendo il cristallizzato concetto di reflex.