Adobe Photoshop con supporto ad Apple Silicon è disponibile in beta

Adobe Photoshop con supporto ad Apple Silicon è disponibile in beta

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Adobe Photoshop è ora disponibile in versione beta per i sistemi Apple Silicon con chip Apple M1. Mancano molte funzionalità e sono stati segnalati limitazioni e bug, ma è un inizio prima del rilascio della versione definitiva.”

Apple Silicon è la base della nuova rivoluzione di Cupertino: addio a Intel e benvenuto il SoC M1 che punta a ridotti consumi ed alte prestazioni. Gli utenti potranno avere accesso a nuove potenzialità anche nel campo della creazione dei contenuti come per esempio con software come Adobe Photoshop.

adobe photoshop apple

Adobe Photoshop beta con supporto a Apple Silicon

La società ha annunciato il rilascio proprio della versione beta di Adobe Photoshop per iniziare a testare le potenzialità delle nuove soluzioni di Apple. Attualmente non si tratta ancora di software completi nelle funzionalità e non sono esenti da alcune problematiche, ma si tratta di un segnale forte per mostrare il proprio interesse nel mantenere la quota di utenti che utilizzano macOS.

Secondo quanto riportato, grazie al feedback degli utenti che utilizzeranno questa versione beta si potranno andare a migliorare le prestazioni e correggere i problemi prima del rilascio ufficiale. Ovviamente questa versione in particolare è destinata a soluzioni con Apple Silicon e SoC Apple M1 e quindi non funzionerà sulle versioni Intel.

Si legge inoltre che "questa non è una versione completamente funzionante di Photoshop; contiene diverse limitazioni rispetto alla versione più disponibile di Photoshop per Macintosh. Nel tempo, saranno disponibili più funzionalità".

Tra le funzionalità mancanti in Adobe Photoshop beta per Apple Silicon si possono notare: Camera RAW, Select Sky/Sky Replacement, Refine Hair, Adaptive Wide Angle, Shake Reduction, Face Detection e molte altre. L'elenco completo è presente nel link poco sopra. Insomma, siamo di fronte a una versione beta ancora molto acerba ma per chi non ha voluto aspettare e ha già pensato ad acquistare i nuovi sistemi Mac lanciati da Apple recentemente (Mac mini, MacBook Air, MacBook Pro) potrà iniziare a testare la nuova esperienza con le soluzioni di Adobe.


Commenti (18)

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Commento # 1 di: demon77 pubblicato il 21 Novembre 2020, 12:10
Nota decisamente polemica:

Cara Adobe, a convertire PS (e sicuramente a seguire tutte le app dela suite) per ARM sei stata un fulmine perchè giustmante lo vuole Apple che un tuo cliente parecchio importante.

Ci sta. Nulla da dire.



...però.. ogni tanto.. buttali via sti cinque minuti per giarlo anche su linux.. che non credo ti mandi in rovina.
Commento # 2 di: FAM pubblicato il 21 Novembre 2020, 12:50
Originariamente inviato da: demon77
Nota decisamente polemica:

Cara Adobe, a convertire PS (e sicuramente a seguire tutte le app dela suite) per ARM sei stata un fulmine perchè giustmante lo vuole Apple che un tuo cliente parecchio importante.

Ci sta. Nulla da dire.



...però.. ogni tanto.. buttali via sti cinque minuti per giarlo anche su linux.. che non credo ti mandi in rovina.


Ma sì dai, tenere lo stesso compilatore, lo stesso tool chain, le stesse librerie, le stesse chiamate di sistema, e lasciare che il compilatore produca niente più che per i fatti suoi un altro binario per un’altra ISA è difficile, cambiare invece tutto il resto è proprio un gioco da 5 minuti.
E poi, Linux che?
Linux è solo un kernel, POSIX è nulla come base di partenza per qualcosa come Photoshop, LSB rimane poco di più.
È per queste ragioni, tecniche e il tuo post, che Linux rimane una catastrofe per questo genere di prodotti.
Commento # 3 di: Perseverance pubblicato il 21 Novembre 2020, 13:12
@FAM non ho capito il tuo pensiero, eventualmente ti farebbe schifo avere una versione per una distro commerciale come ubuntu, fedora, opensuse?

L'utopia di @demon77 è assai polemica ma è giusta. Non è una questione se si può o non si può. Diamo per certo che si può, non sarebbe un problema cercare le risorse per un colosso come Adobe. Quindi la domanda diventa Adobe lo vuole? No!

Manca la volontà di mettersi in gioco ed espandere il supporto ad altri sistemi operativi, le ragioni me le posso anche immaginare, prima fra tutte penso al discorso del profitto xkè non penso che vogliano investire soldi in un progetto di porting che, nella presunta logica di Adobe, non gli porterebbe indietro alcun profitto utile a rientrare dall'investimento nel breve termine. Forse nel lungo termine si.

Ma se da una parte le software house antepongono problemi economici, presumo, dall'altra è pure vero che il mondo linux, negli anni, non ha saputo diventare appetibile a tal punto da farlo diventare un'alternativa economicamente alla pari o meglio di windows o macos.

I passi verso l' "OS neutrality" devono farli tutti: dal mondo linux, dalle software house e dai produttori di hardware. Non si fanno questi passi, non per difficoltà, ma per non volontà dettata, come sempre, dal più alto interesse a trarre sempre il massimo profitto.

Fare di linux (parliamo di distro ma in realtà parliamo di tutto il mondo che gli ruota intorno al kernel) un SO alla pari richiede enormi investimenti, ma spesso se ne parla come se a qualcuno mancassero i soldi per farlo. Non è così. I soldi ce li hanno, la volontà no xkè non vedono un interesse profittevole nel farlo.

E finché qualcuno non interverrà a gamba tesa nel mondo linux ad osare, sarà così per ancora moltissimo tempo. E chi lo deve fare di buttarci miliardi di soldi? Uno...qualcuno... O per passione, o per interesse o xkè è un matto che gira le vie.
Commento # 4 di: demon77 pubblicato il 21 Novembre 2020, 13:42
Originariamente inviato da: FAM
Ma sì dai, tenere lo stesso compilatore, lo stesso tool chain, le stesse librerie, le stesse chiamate di sistema, e lasciare che il compilatore produca niente più che per i fatti suoi un altro binario per un’altra ISA è difficile, cambiare invece tutto il resto è proprio un gioco da 5 minuti.
E poi, Linux che?
Linux è solo un kernel, POSIX è nulla come base di partenza per qualcosa come Photoshop, LSB rimane poco di più.
È per queste ragioni, tecniche e il tuo post, che Linux rimane una catastrofe per questo genere di prodotti.


Non so niente di programmazione. Quindi più che plausibile che abbia detto castronerie.

Ma in pratica mi stai dicendo che convertire un software da X86 ad ARM.. quindi una CPU con istruzioni e logiche differenti è una cosa gestibile mentre invece convertire lo stesso identico software da WIN a LINUX è molto più complicato?
La cosa mi sembra difficile da credere soprattutto per il fatto che su linux già adesso tramite wine, photoshop gira senza problemi.
Ma ripeto, non so nulla di programmazione.
Commento # 5 di: demon77 pubblicato il 21 Novembre 2020, 13:44
Originariamente inviato da: Perseverance
L'utopia di @demon77 è assai polemica ma è giusta. Non è una questione se si può o non si può. Diamo per certo che si può, non sarebbe un problema cercare le risorse per un colosso come Adobe. Quindi la domanda diventa Adobe lo vuole? No!

Manca la volontà di mettersi in gioco ed espandere il supporto ad altri sistemi operativi, le ragioni me le posso anche immaginare, prima fra tutte penso al discorso del profitto xkè non penso che vogliano investire soldi in un progetto di porting che, nella presunta logica di Adobe, non gli porterebbe indietro alcun profitto utile a rientrare dall'investimento nel breve termine. Forse nel lungo termine si.

Ma se da una parte le software house antepongono problemi economici, presumo, dall'altra è pure vero che il mondo linux, negli anni, non ha saputo diventare appetibile a tal punto da farlo diventare un'alternativa economicamente alla pari o meglio di windows o macos.


Eh si.
Commento # 6 di: bonzoxxx pubblicato il 21 Novembre 2020, 14:22
FAM potresti approfondire che il discorso mi interessa, anche io so poco di programmazione
Commento # 7 di: Mr_Paulus pubblicato il 21 Novembre 2020, 16:45
il discorso di adobe è:

windows -> >70% dell'utenza mondiale
mac -> circa 20% dell'utenza mondiale, e una consistente(*) parte dell'utenza professionale
linux -> < 2% dell'utenza mondiale (ai pari di chromeOS)

(*) secondo i dati di adobe che la invogliano a sviluppare per apple


perché mai dovrebbero sviluppare per linux? (dal loro punto di vista ovviamente)

(le percentuali le ho prese dal primo sito a caso scrivendo su google linux market share)
Commento # 8 di: demon77 pubblicato il 21 Novembre 2020, 17:58
Originariamente inviato da: Mr_Paulus
il discorso di adobe è:

windows -> >70% dell'utenza mondiale
mac -> circa 20% dell'utenza mondiale, e una consistente(*) parte dell'utenza professionale
linux -> < 2% dell'utenza mondiale (ai pari di chromeOS)

(*) secondo i dati di adobe che la invogliano a sviluppare per apple


perché mai dovrebbero sviluppare per linux? (dal loro punto di vista ovviamente)

(le percentuali le ho prese dal primo sito a caso scrivendo su google linux market share)


Discorso più che corretto.
Però è pure vero che potrebbe fare un "atto di fiducia" andando a fare una versione Linux..
Anche perché è un gatto che si morde la coda.. Linux non cresce per tanti motivi ma certamente uno dei principali è il fatto che i maggiori e più diffusi software lo snobbano...
Commento # 9 di: Mr_Paulus pubblicato il 21 Novembre 2020, 18:24
Originariamente inviato da: demon77
Discorso più che corretto.
Però è pure vero che potrebbe fare un "atto di fiducia" andando a fare una versione Linux..
Anche perché è un gatto che si morde la coda.. Linux non cresce per tanti motivi ma certamente uno dei principali è il fatto che i maggiori e più diffusi software lo snobbano...


adobe non ha alcun interesse nel vedere le quote di linux espandersi..

mettiti nei loro panni, devi sfornare il prodotto X e lo vuoi vendere a 100 utenti al costo di 10, quindi ricaveresti 1000.

te preferiresti che di sti 100 utenti, 70 usino win, 20 mac e 2 linux (quindi con due versioni del software copri 90 utenti e guadagni 900), oppure 50 win, 20 mac e 20 linux (quindi devi creare 3 versioni del software, spendendo decisamente di più, per continuare a guadagnare 900)?
Commento # 10 di: demon77 pubblicato il 21 Novembre 2020, 18:59
Originariamente inviato da: Mr_Paulus
adobe non ha alcun interesse nel vedere le quote di linux espandersi..

mettiti nei loro panni, devi sfornare il prodotto X e lo vuoi vendere a 100 utenti al costo di 10, quindi ricaveresti 1000.

te preferiresti che di sti 100 utenti, 70 usino win, 20 mac e 2 linux (quindi con due versioni del software copri 90 utenti e guadagni 900), oppure 50 win, 20 mac e 20 linux (quindi devi creare 3 versioni del software, spendendo decisamente di più, per continuare a guadagnare 900)?


Come detto, lo so che funziona così. Non è che dico di no.
Il 2% è una nicchia troppo piccola e giustamente se ne frega.

Quello che dico è che è un peccato perchè è anche per il fatto che se ne frega che quel 2% non divneta 3% o 4%.
Adobe come molti altri ovviamente.

Sarebbe bello che almeno le software house più grandi tipo Corel, Adobe, Autodesk facessero uno sforzo per garantire una versione del loro software scegliendo di supportare ufficialmente almeno una major distribution del pinguino.

Magari non ci guadagneranno (sul subito) ma non credo che la cosa li faccia finire in perdita.
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