DJI Avata 2: il drone FPV accessibile ancora più sicuro e divertente

DJI Avata 2: il drone FPV accessibile ancora più sicuro e divertente

di Roberto Colombo , pubblicato il

“A poco più di un anno e mezzo dal primo lancio, DJI rinnova il suo drone FPV accessibile e presenta il nuovo DJI Avata 2, aggiungendo anche un nuovo visore e un nuovo radiocomando. Il colosso cinese dei droni continua nella scia dei rinnovi precedenti, aggiornando la fotocamera, ma soprattutto offrendo interessanti miglioramenti sulla parte avionica e agli accessori”

First Person View, è questo l'esploso dell'acronimo FPV che indica quei droni che vengono pilotati come se si fosse virtualmente seduti 'in cabina' sfruttando le immagini provenienti dalla fotocamera e un visore. Appartengono a questo segmento molti droni autocostruiti e 'da gara', ma in questi anni abbiamo visto anche diverse proposte di stampo commerciale e non ne sono mancate, naturalmente, anche da parte di DJI.

A poco più di un anno e mezzo dal primo lancio, DJI rinnova il suo drone FPV accessibile e presenta il nuovo DJI Avata 2, aggiungendo anche un nuovo visore e un nuovo radiocomando. Il colosso cinese dei droni continua nella scia dei rinnovi precedenti, aggiornando la fotocamera, ma soprattutto offrendo interessanti miglioramenti sulla parte avionica e agli accessori.

DJI Avata 2: ancora più divertente (e sicuro)

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DJI Avata 2: un rinnovo che va nella direzione giusta

DJI Avata 2 è offre un corpo più compatto, con un dimagrimento evidente anche nel passaggio alla bilancia, che fa segnare un peso di 377 grammi al decollo, contro i 410 grammi del modello precedente, anche grazie ai paraeliche integrati alleggeriti. Il corpo è maggiormente integrato e il nuovo quadricottero in prima persona porta in dote anche una batteria da 2.150 mAh (31,7 Wh) in grado portare l'autonomia di volo a 23 minuti, ben 5 in più del modello precedente. Da sola la batteria è responsabile di 145 grammi del peso effettivo al decollo. Le dimensioni del quadricottero sono pari a 185x212x64 millimetri. La velocità massima raggiungibile in modalità manuale è di 27 m/s (16 m/s in modalità Sport e 8 m/s in modalità normale).

Per il comparto di ripresa, DJI si affida al collaudato sensore CMOS da 12 megapixel effettivi in formato 1/1,3" che equipaggia molti dei più recenti prodotti del marchio cinese. Le maggiorate dimensioni del sensore (contro il formato 1/1,7" del modello precedente) dovrebbero portare a una resa migliore, soprattutto quando le condizioni di luce si fanno difficili. Inoltre ora è possibile registrare video HDR fino al formato massimo 4K/60p. Molto interessante è l'aggiunta del formato D-Log M a 10 bit tra le opzioni di registrazione, accanto al tradizionale D-Cinelike, ampliando così le possibilità di intervento in post produzione e in fase di grading. I filmati possono essere registrati in 4K a 50p/60p sia in formato 4:3 (3840x2880 pixel), sia in 16:9 (3840x2160 pixel), mentre per salire a 120 fps è necessario passare al formato 2,7K, ma solo nella versione 16:9, mentre quella 4:3 su tutta la superficie del sensore resta ancorata ai 60 fps massimi. Anche in Full HD il frame rate massimo resta di 120 fps. A livello di bitrate, quello massimo si attesta su 130 Mbps. Il sensore può riprendere con sensibilità comprese tra 100 e 25.600 ISO.

Il sensore è accoppiato a un'ottica super grandangolare da 12 mm equivalenti e 155° di angolo di campo, con apertura f/2.8. Le riprese possono essere effettuate anche attivando le funzioni di stabilizzazione digitale RockSteady e di raddrizzamento dell'orizzonte HorizonSteady, anche se rinunciando a parte del campo inquadrato, per il ritaglio necessario alla stabilizzazione digitale. ‌Avata 2 è dotato di una memoria interna da 46 GB, in grado di archiviare circa 90 minuti di video a 1080p/60fps.

Grazie alla connettività Wi-Fi è possibile trasferire rapidamente i file sullo smartphone e rendere il post-editing e la condivisione dei propri lavori più veloci. Quando DJI Avata 2 è connesso all’app LightCut tramite il Wi-Fi, i filmati possono essere modificati direttamente senza dover essere scaricati sull'app. Senza la necessità di scaricare il filmato, l'app offre anche la possibilità di editing e anche sfruttando ‌la funzione Modifica ad un tocco, consente di‌ produrre contenuti già montati coi momenti salienti scelti automaticamente tra quelli delle clip selezionate.

Come già accaduto su diversi altri quadricotteri del produttore cinese, anche su DJI Avata 2 i vecchi sensori a infrarossi per l'evitamento ostacoli sono stati sostituiti dai sensori ottici omnidirezionali.

DJI Goggles 3, con telecamere integrate

Aggiornamenti importanti hanno interessato il visore che permette di pilotare il drone in modalità in prima persona, come se si fosse seduti nella cabina di pilotaggio di un aereo. DJI Goggles 3 è dotato di diottrie regolabili, due schermi OLED che supportano la visione di flussi video a 10 bit, con una frequenza di aggiornamento fino a 100 Hz, e una trasmissione a bassa latenza. Nel caso di trasmissione video 1080p/100fps la latenza può essere contenuta in soli 24 millisecondi, mentre la portata massima del segnale è dichiarata essere di ben 13 km in campo aperto grazie alla tecnologie di trasmissione DJI O4. I video vengono trasmessi con bitrate massimo di 60 Mbps.

Una coppia di fotocamere binoculari permette con un doppio tocco sul visore o un doppio click sul radiocomando di mostrare l'ambiente circostante, con la possibilità di sovrapporre le immagini al feed live del drone, I questo modo i piloti possono avere la consapevolezza completa (sia di quello che vede il drone, sia di quello che accade attorno a loro) senza dover rimuovere il visore. Questa visuale reale in PiP (Picture-In-Picture) migliora l'esperienza d'uso e la sicurezza ed è uno dei miglioramenti più interessanti del nuovo modello.

Per facilitare le operazioni in presenza di osservatori e altre figure sul set la condivisione dei voli FPV è stata resa diventata più semplice. Il feed live di DJI Goggles 3 può essere visualizzato sull'app DJI Fly e trasmesso a un altro dispositivo fino a 5 metri di distanza. Inoltre, è possibile utilizzare un cavo per condividerlo su un display o su un altro visore Goggles 3 tramite la modalità “Audience”.

Se il drone è dimagrito, discorso opposto è invece valido per il visore, che passa dai 290 grammi del modello precedente ai ben 470 grammi di quello attuale. C'è da sottolineare che ora il visore ha una batteria integrata da 3.000 mAh, rispetto all'alimentazione esterna del modello precedente. I tecnici hanno spostato parte del peso, probabilmente proprio la batteria, in un comparto che viene posizionato sulla nuca: in questo modo il visore offre un buon bilanciamento dei pesi. Non ottima l'ergonomia in alcune posizioni, visto che a volte il visore si appoggia sul naso in un punto in cui manca un vero e proprio nasello in gomma, con un certo fastidio a lungo andare. Va meglio per quanto riguarda invece l'ergonomia dell'appoggio che interessa la fronte, con una cerniera che permette anche di alzare il visore quando non in uso, senza doverlo togliere ogni volta.

I nuovi DJI Goggles 3 e RC Motion 3 sono disponibili anche per Air 3 e Mini 4 Pro. I piloti con il visore Goggles 3 possono anche utilizzare i controller tradizionali, come RC 2 e RC-N2, per pilotare il drone.

DJI RC Motion 3

Anche il radiocomando è stato rinnovato: DJI RC Motion 3 vede ora una diversa disposizione dei tasti, con il pulsante di arresto immediato decisamente più grande e a portata di dito. Si tratta, lo ricordiamo, di un radiocomando dotato di sensori di movimento che si utilizza per pilotare il drone allo stesso modo dei controller per i visori per la realtà virtuale. Per dare gas si utilizza un grilletto, mentre la direzione è data dalla posizione della mano. In questo caso il peso è diminuito in misura evidente, scendendo a circa 118 grammi (contro i 170 del modello precedente)

Inoltre ora con il joystick è possibile accedere a manovre acrobatiche semplificate, con il flip a 360° (in avanti e indietro), la rotazione a 360° sull'asse di direzione e i drift a 180°, il tutto attivando da menu le manovre ACRO semplificate. In ogni caso, per familiarizzare con le manovre più complesse, senza mettere a rischio il drone, è possibile sfruttare il simulatore di volo messo a disposizione da DJI

Prezzi e disponibilità

DJI Avata 2 è disponibile per l’acquisto a partire da oggi su store.dji.com e presso la maggior parte dei rivenditori autorizzati in diverse configurazioni.

• Il prezzo di DJI Avata 2 è di 999 euro e include DJI Avata 2, DJI Goggles 3 e DJI RC Motion 3.
• Il prezzo di DJI Avata 2 Fly More Combo è di 1.199 euro e include DJI Avata 2, DJI Goggles 3, DJI RC Motion 3, 1 Stazione di ricarica a due vie per 3 batterie, 3 batterie extra e 1 borsa a tracolla.
• Il prezzo di DJI FPV Remote Controller 3 da solo è di 149 EUR.

Per il kit standard e quello Fly More Combo sono più bassi di quelli del primo modello al lancio, anche se superiori rispetto ai prezzi a cui vengono attualmente proposti dalla stessa DJI sul proprio store. In ogni caso il nuovo DJI Avata 2, con il nuovo visore e il nuovo telecomando è un drone FPV veramente facile e divertente da guidare anche per i principianti. Sebbene meno agile dei droni FPV autocostruiti o 'da gara' vince a mani bassi in termini di stabilità di ripresa e di intuitività della guida tramite il radiocomando con sensori di movimento al posto del più classico con gli stick e permette davvero anche ai principianti di volare in FPV in pochi minuti, soprattutto in modo sicuro, grazie ai nuovi sensori di rilevamento ostacoli.

Cosa volere di più? Sicuramente una delle richieste più in voga da parte degli utenti e di creare un drone simile, ma che possa restare sotto il fatidico tetto dei 250 grammi.


Commenti (4)

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Commento # 1 di: Lexan pubblicato il 12 Aprile 2024, 08:39
Gran bel giocattolino.
Rispetto alla serie precedente hanno risolto un problema quando si facevano le virate strette e rischiavi lo stallo dei motori con conseguente caduta.
Su un prato la cosa era irrilevante, una pulita dall'erba e tornavi a volare.
Su uno specchio d'acqua ti bruciavi 1.000€ in un nanosecondo e senza possibilità di usare la DJI Care.
Commento # 2 di: TecnoPC pubblicato il 12 Aprile 2024, 14:56
Forse non stalla più perché con la C1 hanno dovuto limitare le prestazioni.
Commento # 3 di: Lexan pubblicato il 12 Aprile 2024, 16:11
Sicuramente quello è uno dei motivi.
Che poi, erano prestazioni anche sopra la media e per certi versi qualsi inutili. Non è un drone Race, quindi la velocità è irrilevante. Accelleri e rallenti eventualmente il video per un maggior coinvolgimento in post produzione.
Commento # 4 di: TecnoPC pubblicato il 13 Aprile 2024, 09:03
Alcuni Youtuber (forse meno "dipendenti" da DJI) confermano che il difetto dello stallo a virata stretta è presente anche in questo Avata 2.
Comunque è ancora presto per dare un giudizio obbiettivo, al momento le recensioni assomigliano più a spot pubblicitari
...come sempre succede con i prodotti nuovi!!!