Panasonic Lumix S5 Mark II, arriva l'atteso autofocus a rilevazione di fase

Panasonic Lumix S5 Mark II, arriva l'atteso autofocus a rilevazione di fase

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Panasonic aggiorna la Lumix S5 con la versione Mark II: messa a fuoco a rilevazione di fase, maggiori prestazioni e miglioramenti nel riconoscimento soggetti, nella stabilizzazione e nelle capacità video (ambito nel quale continua ad eccellere). ”

Conclusioni

La Panasonic Lumix S5 Mark II parte dall'ottima base del modello precedente e introduce la messa a fuoco a rilevazione di fase, tassello teoricamente molto importante ai fini dell'esperienza d'uso.

L'impatto pratico del nuovo sistema AF in ambito fotografico si è però rivelata inferiore alle attese, per una serie di fattori. Innanzitutto, il precedente sistema DFD era già molto valido per soggetti non fortemente dinamici, e la fotocamera (considerando anche l'ecosistema di ottiche) non è il più votato all'azione che si sia mai visto. La principale innovazione rischia dunque di passare perlopiù inosservata ai fotografi.

Cosa rimane, dunque ?!? Beh… un'ottima fotocamera "general purpose" che, in questa seconda versione, si è fatta più matura. Alla già buona qualità d'immagine, base imprescindibile senza la quale non useremmo parole di elogio, si è aggiunta una maggior velocità che ha reso superflue alcune funzioni come 4K / 6K Photo – ora 30 fps si possono avere a piena risoluzione e in formato RAW, per 200 scatti, non estraendo un fotogramma da un filmato. In questo senso la troviamo una fotocamera più "adulta", senza nulla togliere alla funzione 4K / 6K Photo (che ci ha sempre divertito…).

Non guastano alcuni affinamenti ergonomici, e come sempre Panasonic si conferma un punto di riferimento per la ripresa video.

Insomma, forse per i possessori di S5 Mark I non sarà così interessante, ma per tutti gli altri si, perché offre un corpo macchina avanzato e tanta qualità, anche nelle ottiche, unita alla risoluzione tutt'ora ideale per un utilizzo non specialistico. Il suo tallone d'Achille rimane la fotografia sportiva, ambito nel quale esistono concorrenti storicamente più focalizzati (Canon e Nikon), tutt'oggi meglio attrezzati.         


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