20-70mm F4 G: Sony ridefinisce lo zoom standard

20-70mm F4 G: Sony ridefinisce lo zoom standard

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Quattro millimetri valgono molto, se sono all'estremo grandangolare di uno zoom. Sony per prima introduce lo zoom standard 20-70mm, ampliando sensibilmente angolo di campo e versatilità di questo tipo di obiettivo. ”

Di tanto in tanto, la tecnica progredisce al punto da rendere possibile un balzo in avanti nelle performance o nelle caratteristiche funzionali di un prodotto. Nel caso degli zoom standard, nati per la fotografia con il Voigtlander-Zoomar 36-82mm f/2.8 nel 1959, il progresso coincide con una progressiva riduzione della focale minima, che ha dato a queste ottiche capacità grandangolari sempre maggiori.

Negli anni '70 erano molto diffusi i 35-70mm. Negli anni '90 si è passati al 28-70mm, e negli anni 2000, complici le nuove richieste del digitale, si è arrivati agli attuali 24-70mm o 24-105mm. Sony per prima introduce oggi lo zoom standard 20-70mm, in particolare il Sony FE 4/20-70 G.

Si tratta di un'ottica di stampo moderno, ricca di elementi pregiati e costruita per assicurare grande nitidezza da angolo ad angolo e una messa a fuoco veloce e silenziosa, anche a beneficio della ripresa video (inevitabilmente tenuta in buona considerazione).   

OBIETTIVO FE 20-70mm F4 G FE 28-70mm F3,5-5,6 OSS 24-70 mm F4 ZA OSS FE 24-70 mm F2,8 GM FE 24-105 mm F4 G OSS
Prezzo  € 1.600,00  € 550,00  € 1.000,00  € 2.100,00  € 1.350,00
Zoom 3,5x 2,5x 2,9x 3x 4,4x
Focale eq. APS-C 30-105mm 42-105mm 36-105mm 36-105mm 36-157,5mm
Angolo di campo 94° 75° 84° 84° 84°
Gruppi/Lenti 13/16 8/9 10/12 13/18 14/17
Diaframma 9 lamelle 7 lamelle 7 lamelle 9 lamelle 9 lamelle
Rapp. Ingrandimento 0,39x 0,19x 0,20x 0,24x 0,31x
DxL 78,7x99mm 72,5x83mm 73x94,5mm 87,6x136mm 83,4x113,3mm
Peso 488g 295g 426g 886g 663g
Filtro 72mm 55mm 67mm 82mm 77mm
Note Stabilizzato Stabilizzato Stabilizzato

Si tratta, allo stesso tempo, di un'ottica compatta e leggera, che vuole proporsi anche come buona compagna di viaggio. Lo si intuisce immediatamente dall'apertura massima f/4, ma anche dall'assenza di stabilizzatore, di cui è invece dotato il cugino Zeiss 24-70mm F4 ZA OSS. Cugino a cui, per inciso, il nuovo 20-70mm somiglia fisicamente molto. Con i suoi quasi 500g e le dimensioni riassunte in tabella, in termini di portabilità il nuovo arrivato si posiziona in effetti molto vicino a quest'ultimo, offrendo però una visione panoramica decisamente più ampia.


A livello economico, con i suoi 1600 Euro di listino, l'FE 20-70mm F4 G si pone nella fascia alta del mercato, secondo solo al pregiato 24-70mm F2.8 GMaster. Sarà disponibile per la vendita tra poco più di un mese, indicativamente tra fine febbraio e inizio marzo 2023.      

Fisicamente, si tratta di uno zoom a lunghezza variabile, cioè con il barilotto interno che scorre e si estende passando da 20 a 70mm. Si tratta di una scelta comune per gli zoom amatoriali, coerente con la necessità di contenere le dimensioni in fase di trasporto. Il contro è che il leggero barilotto interno in materiale plastico, pur fluido e privo di gioco, non restituisce la stessa sensazione di robustezza delle ottiche a zoom interno.


Il diametro del corpo esterno è quasi costante, a partire dalla piccola ghiera dei diaframmi che spazia tra f/4 ed f/22. Due selettori a lei dedicati consentono di scegliere tra un movimento continuo oppure a passi di 1/3 EV (click / de-click), e di bloccare eventualmente la ghiera in posizione Auto oppure nella zona di selezione manuale (IRIS LOCK).

Sopra la ghiera dei diaframmi si trova la ghiera di zoom, piuttosto ampia (circa 20mm) e decisamente confortevole. Segue una "zona neutra" in cui sono stati alloggiati il selettore AF/MF e il doppio pulsante programmabile, posizionato in modo da essere comodamente raggiungibile con la fotocamera sia in orizzontale sia in verticale.   

L'ultima ghiera è ovviamente quella di messa a fuoco, come di consueto by-wire, di dimensioni analoghe a quella di zoom. Come da tradizione Sony, la ghiera di messa a fuoco è molto morbida e fluida, tanto da poter essere facilmente utilizzata con il solo dito indice.


Particolare al 200% - Risoluzione (centro immagine) a 35mm (sinistra) e 70mm (destra), focale alla quale l'ottica perde qualche punto. Le differenze però, come si può vedere, sono minime.

All'interno dell'obiettivo si trovano 16 lenti suddivise in 13 gruppi, delle quali quasi la metà è speciale. Presenti infatti 3 lenti a bassissima dispersione ED e ben 4 lenti asferiche, delle quali 2 Advanced Aspherical, una ED Aspherical, quindi asferica e a bassa dispersione, e un'ultima lente "semplicemente" asferica.  

L'elemento frontale è rivestito con fluorite, per favorirne la pulizia (la fluorite tende a repellere acqua, olii e altri contaminanti), e l'intero obiettivo è protetto contro l'ingresso di polvere e umidità.


Particolare al 200% - Nitidezza impeccabile anche ai bordi. Qui sopra, alla focale di 35mm...


... qui, a 70mm. Oltre alla nitidezza, si può apprezzare l'assenza di aberrazione cromatica.

Per quanto riguarda la messa a fuoco, Sony ha scelto 2 motori lineari XD (eXtreme Dinamyc), più che sufficienti per garantire prestazioni di prim'ordine. A 20mm, la focheggiatura è infatti pressoché istantanea, e anche a 70mm tutto si risolve in pochi decimi di secondo. Per chi ama i confronti, la velocità di messa a fuoco di questo nuovo Sony FE 4/20-70 G è mediamente superiore del 60% rispetto all'attuale 24-70mm Zeiss. Anche in questo caso, inoltre, l'obiettivo è studiato per minimizzare il focus breathing (variazione della lunghezza focale effettiva al variare della distanza di messa a fuoco), caratteristica importante nella ripresa video e in particolari scenari fotografici (focus stacking).


Ancora a proposito di messa a fuoco: regolarmente, in ogni recensione di obiettivo Sony, lodiamo la minima distanza di focheggiatura, sempre ridotta, che si traduce in rapporti massimi di ingrandimento interessanti. In questo caso, però, i progettisti Sony sono stati particolarmente bravi, perché la distanza minima in Manual Focus è di soli 25cm (tra 25 e 30 cm con autofocus), per un rapporto massimo di ingrandimento di 0,39x. Ricordiamo ottiche economiche di qualche decennio fa che, con rapporto di ingrandimento analogo, stampigliavano la scritta "macro" sul barilotto…


Lo abbiamo provato sulla Sony A7R Mark IV, un banco di prova davvero impegnativo dati i suoi 61 Mpixel, e l'FE 4/20-70 G ha mantenuto buona parte delle promesse, soprattutto in termini di risoluzione.

I punteggi migliori si osservano a f/5.6. A diaframmi f/4 e f/8 i risultati sono assolutamente confrontabili anche se, rispetto ad altre ottiche di ultima generazione, questo FE 20-70mm F4 G sembra soffrire leggermente di più alla massima apertura, nonostante non si tratti di un obiettivo super-luminoso.


Sopra: immagine intera. Sotto: Particolare a grandezza reale, in cui si può distinguere il fotografo riflesso negli occhi del gatto.

Quanto ai punteggi assoluti, parliamo di picchi massimi superiori a 5800 LW/PH, il che, anche tenendo conto di un'ottimizzazione effettuata per la focale 70mm (leggermente più "morbida"), che porta a una certa sovrastima alle focali inferiori, è un risultato oggettivamente eccezionale

Possiamo sinteticamente dire che questo 20-70mm F4 G è il degno fratello minore del 24-70 F2.8 GM, che rimane il punto di riferimento qualitativo tra gli zoom standard ma non è lontanissimo.  

Ottima anche la nitidezza ai bordi, eccellente a tutte le focali tra f/5.6 e f/11 mentre, anche in questo caso, alla massima apertura la perdita è stata superiore alle attese, considerato che f/4 non è un'apertura elevatissima. 


Buone notizie arrivano anche dall'analisi dell'aberrazione cromatica, che in nessun caso ha mai superato il valore di 1 pixel, risultando per questo praticamente invisibile all'interno delle immagini reali.

Molto deludente, invece, la vignettatura. Capiamo bene la difficoltà intrinseca di arrivare a 20mm, ma in questo caso parlare di caduta di luce ai bordi è un eufemismo: con una perdita media dell'ordine dei 10 stop agli angoli, l'effetto è quello del "tunnel" che si osserverebbe montando per errore il paraluce di un tele…


Oltretutto, a 20mm l'effetto non scompare mai, nemmeno ai diaframmi più chiusi (ancora a f/11, parliamo di una perdita media agli angoli di circa 7 EV), e ancora a 70mm la vignetta alla massima apertura è tutt'altro che trascurabile (agli angoli, circa 2- EV @ f/4, circa -1 EV @ f/5,6). A onor del vero, nemmeno il 24-70mm GMaster era fenomenale sotto questo specifico aspetto, ma qui siamo su tutt'altro piano.   


Esempio reale di vignettatura a 20mm: l'effetto "tunnel" agli angoli è davvero molto evidente, nonostante il pieno controluce e lo sfondo molto luminoso. A prosito di controluce, i raggi del sole al margine sinistro mostrano l'eccellente resistenza al flare.

Le distorsioni, infine, sono ovviamente evidenti a 20mm ma non drammatiche (soprattutto considerata la ridotta focale). A 24mm il risultato è già ottimo, e nell'intorno dei 35mm le distorsioni si annullano, per poi cambiare di segno e diventare "a cuscinetto" verso l'estremo tele. Come sempre, la futura disponibilità di un profilo specifico renderà il difetto irrilevante.


Niente di particolare da segnalare dall'analisi visive: coma non pervenuto, effetto cipolla contenuto, astigmatismo trascurabile.


Tutto ciò considerato, come giudicare il nuovo FE 4/20-70 G (SEL2070G)? Sicuramente siamo di fronte a un obiettivo funzionalmente interessantissimo. I 4 millimetri extra all'estremo grandangolare fanno una grande differenza in termini di angolo di campo, donandogli un evidente vantaggio non solo nel paesaggio, ma anche nel reportage e in molti altri generi "insospettabili", come ad esempio la cerimonia, in cui si fa sempre più ampio uso di focali ultra-grandangolari.

Avere fino a 20mm in uno zoom standard compatto non solo è pratico, ma può anche eliminare la necessità di un'ulteriore ottica più corta. In questo senso, si può parzialmente giustificare un prezzo non esattamente modico, grossomodo il 50% in più del tipico 24-70mm f/4.


Commenti (16)

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Commento # 1 di: cignox1 pubblicato il 18 Gennaio 2023, 14:06
Mah, non sono un esperto né mi sono informato particolarmente non avendo io una sony, ma difficile credere che questo 20-70 4.0, a 1600 euro, possa davvero dare cosí tanto di piú rispetto al 17-70 2.8 di tamron che si trova alla metá del prezzo, soprattutto considerato l'utilizzo tipico a cui uno standard zoom é destinato.

Poi come detto, non sono un esperto...
Commento # 2 di: Opteranium pubblicato il 18 Gennaio 2023, 14:49
Originariamente inviato da: cignox1
Mah, non sono un esperto né mi sono informato particolarmente non avendo io una sony, ma difficile credere che questo 20-70 4.0, a 1600 euro, possa davvero dare cosí tanto di piú rispetto al 17-70 2.8 di tamron che si trova alla metá del prezzo, soprattutto considerato l'utilizzo tipico a cui uno standard zoom é destinato.

Poi come detto, non sono un esperto...

non sono confrontabili, il tamron è solo per APS-C, questo per full frame. Il tamron andrebbe confrontato col 24-105 come focale equivalente su FF
Commento # 3 di: cignox1 pubblicato il 19 Gennaio 2023, 14:30
--on sono confrontabili, il tamron è solo per APS-C, questo per full frame.

Ah ecco mi pareva che mi fosse sfuggito qualcosa XD
Commento # 4 di: starlights74 pubblicato il 20 Gennaio 2023, 14:05
rimane sempre un f4 da 1600Euro, F4 in certe situazioni no good!!
Commento # 5 di: cignox1 pubblicato il 20 Gennaio 2023, 14:36
--F4 in certe situazioni no good!!

Beh vero, peró se spendi 1600 euro per una lente cosí, chissá quanti ne hai spesi per il corpo. Mi viene da pensare che se sono piú che accettabili le foto a 1600/3200 iso fatte dalla mia 250d da 500 euro, lo saranno anche quelle fatte da una macchina da 2000

Poi se si cerca l'alta qualitá, si usano altri obbiettivi. Peró hai ragione, 1600 é costosetto...
Commento # 6 di: Podz pubblicato il 20 Gennaio 2023, 19:42
Niente male, ma per me il tuttofare definitivo sarebbe un 16-50 F4
Commento # 7 di: alb.dg pubblicato il 21 Gennaio 2023, 12:14
Sono stufo di...

Francamente sono stufo e non capisco questi "zoom standard" che si espandono verso focali sempre più corte, con cui nasi e bocche appaiono enormi e le orecchie piccoline! Per non parlare poi dell'artificioso senso della prospettiva che fa apparire grandissimi e vicini gli oggetti ai bordi e piccoli e lontanissimi quelli nella zona centrale dell'immagine. Ovviamente questo effetto può essere usato per fini creativi, ma non corrisponde minimamente alla naturalezza dell'immagine vista ad occhio nudo (si tenga presente che i grandi fotografi del passato facevano sempre un moderato uso dei grandangoli). Per le mie necessità grandangolari ho un eccellente Sigma DgDn 14-24mm f:2,8 che cotrariamente a questo costosissimo Sony non presenta nessuna vignettatura. Personalmente, come zoom standard davvero universale (ma di grande qualità, avrei urgente bisogno di un 5x 28-140 mm f:2,8-4 che purtroppo nessuno si decide a costruire!
Commento # 8 di: andy45 pubblicato il 22 Gennaio 2023, 09:46
Originariamente inviato da: alb.dg
Francamente sono stufo e non capisco questi "zoom standard" che si espandono verso focali sempre più corte


Cambiano i tempi, cambiano i clienti e di conseguenza i prodotti si adattano alle richieste del mercato, probabilmente oggi il mercato chiede questo.

Originariamente inviato da: alb.dg
Per le mie necessità grandangolari ho un eccellente Sigma DgDn 14-24mm f:2,8 che cotrariamente a questo costosissimo Sony non presenta nessuna vignettatura.


Neanche il tuo è economico, stà giusto 200 € meno di questo sony...riguardo al discorso "non presenta nessuna vignettatura" è irrilevante, stai confrontando un obiettivo grandangolare con uno zoom standard, ovvio che su una lente "specializzata" si cerchi il più possibile di risolvere determinati difetti, su uno zoom standard più di tanto non puoi fare, qualche difetto te lo porti sempre dietro.

Originariamente inviato da: alb.dg
Personalmente, come zoom standard davvero universale (ma di grande qualità, avrei urgente bisogno di un 5x 28-140 mm f:2,8-4 che purtroppo nessuno si decide a costruire!


Probabilmente non c'è richiesta di lenti simili, o verrebbero a costare troppo e quindi il produttore non ci perde proprio tempo.
Commento # 9 di: aled1974 pubblicato il 22 Gennaio 2023, 10:16
sì ma se poi a 20mm vignetta così tanto a qualsiasi diaframma tanto vale che si fossero fermati a 24mm

e quindi se 24mm bastano allora tanto vale il 24-70 a varie declinazioni: sony ƒ2.8, sony ƒ4 o sigma ƒ2.8

se non bastano allora non è lo "zoom standard" quello che serviva, fin dall'inizio


IMHO lente senza senso



@ alb.dg

difficile che lo vedrai, sempre se possibile verrebbe fuori un bel cannone grosso e pesante, sia per l'escursione ma soprattutto per quel ƒ2.8~4.0, specie senza vignetting, con costi conseguenti così importanti (pazzo settore) da non renderlo appetibile ne per il professionista ne per l'amatore


il 28-135mm ƒ4.0 pz g oss mi sembra comunque una possibile alternativa, mm lato wide a parte (nonostante a me non piacciano i pz)

o rinunciando ancora a qualcosa, il tammy 28-200mm ƒ2.8~5.6 (a 55mm è già ƒ4)


ciao ciao
Commento # 10 di: andy45 pubblicato il 22 Gennaio 2023, 11:15
Originariamente inviato da: aled1974
sì ma se poi a 20mm vignetta così tanto a qualsiasi diaframma tanto vale che si fossero fermati a 24mm

e quindi se 24mm bastano allora tanto vale il 24-70 a varie declinazioni: sony ƒ2.8, sony ƒ4 o sigma ƒ2.8

se non bastano allora non è lo "zoom standard" quello che serviva, fin dall'inizio


IMHO lente senza senso


Se c'è richiesta di mercato per lenti di questo tipo il suo senso ce lo ha, perché tanto questo importa, soddisfare le richieste di mercato, poi che il risultato finale sia molto discutibile concordo...insomma non è una lente per tutti, un po' per il prezzo, un po' per i problemi che si porta dietro.
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