Canon EOS R10, il sistema R ha la sua entry-level APS-C. La recensione

Canon EOS R10, il sistema R ha la sua entry-level APS-C. La recensione

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Canon introduce i primi modelli APS-C del sistema R. Dei due, la R10, qui recensita, è la più economica, offre buona ergonomia e, con cartellino di circa 1000 Euro, un eccellente rapporto qualità/prezzo, grazie anche a un sistema AF allo stato dell'arte.”

Corpo macchina

La EOS R10 riprende diverse soluzioni della R6, con cui ha una certa affinità, ma non mancano differenze anche importanti. Inoltre, allargando un po' la panoramica, è interessante notare come la sorella R7, presentata contestualmente, adotti soluzioni ancora differenti ed esclusive (la ghiera intorno al Multicontroller). Questo ci porta a credere che il sistema EOS R sia ancora in cerca di una sua definitiva identità.
Tornando alla R10, la macchina impressiona per compattezza e leggerezza, ma garantisce un'impugnatura piuttosto generosa, analoga alle reflex entry-level come, appunto, la 850D. Per contenere il peso, è stato ovviamente fatto ampio uso di plastica, ma la sensazione è quella di materiali pregiati. Sono (fortunatamente) tramontati i tempi delle reflex digitali di prima generazione, con il loro look&feel molto povero.
Impressionante (e un po' inquietante) anche la compattezza delle lenti RF-S, il cui diametro è perfino inferiore a quello dell'attacco RF stesso. Considerata la luminosità massima di entrambi all'estremo tele – f/6.3 – forse sarebbe stato più opportuno sfruttare qualche millimetro extra e guadagnare almeno quel mezzo stop che le avrebbe portate al livello degli zoom EF non professionali.    

1 – Impugnatura analoga a quella delle reflex EOS a tre cifre, quindi piuttosto comoda e capace di garantire una presa sicura, anche se di dimensioni non enormi.
2 – Lo switch AF/MF frontale ricorda un po' una classica soluzione Nikon, anche se qui il comando è sul lato opposto dell'obiettivo e il pulsante centrale è per default dedicato al controllo profondità di campo. La sua funzione, personalizzabile, può essere riassegnata a un compito più legato all'autofocus, ad esempio il passaggio One-Shot <> Ai Servo.
3 – Lo schermo, completamente articolato, è da 3 pollici. Non elevatissima la risoluzione, 1 milione di punti, tipica dei modelli entry-level.

1 – Classica ghiera di selezione del programma di scatto, a destra, e niente display secondario, come da tradizione per Canon per tutti i suoi modelli non professionali.
2 – Come nel caso della R6, che nella zona superiore è davvero molto simile alla R10, anche qui troviamo un pulsante "LOCK" per evitare azionamenti involontari di ghiere e pulsanti.

1 – Il mirino si basa su uno schermo OLED da 0,39" e 2,36 milioni di punti, soluzione adeguata alla fascia di prezzo. Non è il più ampio mai visto, ma è comunque meno angusto del mirino ottico delle reflex entry-level basate su pentamirror. 
2 – Lo spazio è tiranno e non aiuta certo a risolvere un problema già visto sulla R6: il pulsante AF-On, troppo piccolo e troppo vicino al più prominente Multicontroller, è scomodo da utilizzare.
3 – Visto il minore spazio a disposizione, Canon ha semplificato il dorso, riducendo il numero di comandi disponibili rispetto alla R6. L'assenza più vistosa è la ghiera posteriore, al posto della quale troviamo il piccolo PAD direzionale, anch'esso tipico dei modelli di fascia inferiore.