Leica SL2-S: l'abbiamo pure fatta volare sul drone!

Leica SL2-S: l'abbiamo pure fatta volare sul drone!

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Un corpo mirrorless full frame Leica SL2-S, un'ottica fissa Leica APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH. e due zoom, Leica Vario-Elmarit-SL 24-70 f/2.8 ASPH. e Leica Super-Vario-Elmar-SL 16-35mm f/3.5-4.5 ASPH.: ecco il kit che ci siamo fatti prestare da Leica Camera Italia per due progetti video che ci stanno molto a cuore. Spoiler: l'abbiamo pure fatta volare su un drone sulle acque del Lago Maggiore! Ecco com'è andata”

Non è solo una questione di caratteristiche tecniche, il mezzo di ripresa può ricoprire un'importanza primaria anche in termini di ispirazione creativa. Vi raccontiamo i retroscena di due video relativi a un paio di progetti che vogliamo lanciare come Hardware Upgrade in questo 2022.

Leica SL2-S: ecco il video di backstage


25 anni di Hardware Upgrade: un compleanno e un nuovo progetto editoriale in arrivo

A molti di voi non sarà sfuggito il moltiplicarsi di notizie relative alla mobilità, in particolare a quella elettrica e sostenibile: uno dei progetti a cui stiamo lavorando per questo 2022 è proprio uno spin-off dedicato ai questi temi, che si chiamerà GreenMove.

Una testata giornalistica online di tecnologia deve sapersi evolvere assieme alla tecnologia stessa e in questi anni sono molti i temi non legati prettamente al 'ferro' che abbiamo deciso di seguire. Fotografidigitali.it, su cui state leggendo questo articolo ne è l'esempio: nato come 'Canale Fotografia' di www.hwupgrade.it, il progetto editoriale si è evoluto, assumendo un suo taglio specifico e abbracciando il mondo fotografico maggiormente a 360° rispetto a quello che avrebbe potuto fare un sito nato parlando di CPU e GPU.

Leica SL2-S APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH Frame Video

L'occasione di allargamento dei temi trattati dalla redazione a quelli della mobilità sostenibile arriva in un momento molto importante per il sito: in questo 2022 festeggeremo, infatti, i primi 25 anni di Hardware Upgrade.

Per il lancio del nuovo progetto editoriale e per ripercorrere la storia di questo quarto di secolo di HWUpgrade abbiamo voluto utilizzare lo strumento video, per un racconto che potesse essere coinvolgente. Per farlo, e qui mi ricollego al primo paragrafo, abbiamo deciso di provare a uscire dai nostri canoni quotidiani, per fare un salto di qualità in termini di produzione video.

Ispirazione dal Bollino Rosso Leica

E proprio qui il contenuto tecnologico di un prodotto incontra la sfera creativa. Perché non provare a scalare di livello anche dal punto di vista dell'attrezzature per i nostri due video? Questa la domanda che ci siamo posti. Fare un salto di livello in ambito video non è legato meramente ai tecnicismi dei sensori, dei formati e delle risoluzioni video, ma è fortemente interconnesso anche a quello che al sensore ci va davanti: le ottiche.

In redazione passano molti prodotti: alcuni di essi arrivano, vengono provati e ripartono. Altri seguono lo stesso iter, ma con un passaggio aggiuntivo, ci restano nel cuore. La mirrorless full frame Leica SL2-S è certamente stata tra questi ultimi e l'occasione è stata ghiotta proprio per farci un ulteriore giro e rimetterla alla prova, questa volta con una focalizzazione completa in ambito video.

Ottiche Leica: il grande valore aggiunto di tutto il sistema

Leica SL2-S APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH

Uno dei grandi protagonisti di questa storia Leica APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH.

I motivi delle scelta vanno al di là del contenuto tecnologico della fotocamera, ma risiedono, per certi versi, soprattutto nel parco ottiche che Leica SL2-S permette di sfruttare. Per la serie 'Per una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello', in questo caso ci voleva una grande ottica. Anzi un set di grandi obiettivi e pescando dal catalogo Leica è difficile allontanarsi dalla massima qualità. Qualità intesa non solo come mera nitidezza, ma anche - e soprattutto - in termini di resa dell'immagine: sfocato, stacco del soggetto, contrasto e resa dei colori sono tutte particolarità di un obiettivo che contribuiscono a rendere l'immagine finale d'effetto o meno.

Leica SL2-S sensore full frame CMOS BSI 24 megapixel

L'altro grande protagonista: il sensore Full Frame retroilluminato da 24 megapixel

Certo, visto che l'innesto SL-Mount di Leica è la base del consorzio L-Mount si sarebbero potute montare le stesse ottiche su una fotocamera Panasonic o Sigma, oppure ancora montare su Leica SL2-S ottiche dei due produttori giapponesi. Nonostante la compatibilità ci sia, spesso è però 'facendo sistema' che si ottengono i risultati migliori, in quanto ogni produttori ottimizza le proprie ottiche sulle caratteristiche dei propri obiettivi e viceversa.

Zoom o fissi: la qualità è costante

Leica SL2-S APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH Frame Video

Quindi il pacco che ci siamo fatti recapitare da Leica Camera Italia (e che purtroppo è presto ripartito allo scadere del 'Conto Visione') è stato particolarmente ricco. Un corpo full frame mirrorless Leica SL2-S, un'ottica fissa Leica APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH. e due zoom. Da un lato l'ottica 'kit' della fotocamera, la più economica della serie SL, Leica Vario-Elmarit-SL 24-70 f/2.8 ASPH. e infine il supergrandangolare di famiglia Leica Super-Vario-Elmar-SL 16-35mm f/3.5-4.5 ASPH. Inoltre per i video di backstage nel kit abbiamo fatto includere una Leica Q2, piccola e portatile, in grado di stare sempre al collo.

I motivi della scelta del kit sono diversi. In realtà tutto ruota attorno al Leica APO-Summicron-SL 50mm f/2 ASPH., che pur non essendo il 'Top di gamma' offre una resa, anche in video, che pochi altre ottiche possono vantare. In più, rispetto alla versione f/1.4, risulta decisamente più portatile, di dimensioni tali da risultare perfettamente bilanciato sulla fotocamera, anche per riprese a mano libera. La presenza nel kit del Leica Vario-Elmarit-SL 24-70 f/2.8 ASPH. è facilmente spiegata: avere un tuttofare a disposizione, dovendo anche riprendere immagini in esterna è sempre una buona scelta, per venire incontro alle esigenze del momento, senza trovarsi sul campo senza la focale giusta.

Leica SL2-S Leica Super-Vario-Elmar-SL 16-35mm f/3.5-4.5 ASPH riprese aeree con drone Tesla sul Lago Maggiore

Riprese aeree con l'ottica Leica Super-Vario-Elmar-SL 16-35mm f/3.5-4.5 ASPH.

Dovendo fare poi riprese aeree con il drone e volendo lasciare ampio spazio all'ambiente circostante, la cornice dell'alta sponda lombarda del lago Maggiore, la scelta dello zoom supergrandangolare è stata anch'essa d'obbligo.

Questa esperienza diretta sul campo, che ci ha visto collaborare con due videomaker specializzati, ci ha permesso di mettere alla prova nuovamente la fotocamera, per confermare (o meno) le sue capacità in ambito professionale. Nei prossimi paragrafi vi raccontiamo com'è andata e quali pregi e difetti possiamo aggiungere a quelli che già vi abbiamo raccontato nelle nostre recensioni precedenti.

Il punto di partenza imprescindibile: la qualità video

Leica SL2-S Riprese in studio

Partiamo dalla qualità video offerta dalla fotocamera. Abbiamo montato il kit per la registrazione esterna su HDMI tramite Ninja Atomos V+, ma alla prova dei fatti l'abbiamo utilizzato solo come monitor esterno per comodità. Essendoci a disposizione tra i formati registrabili su scheda SD il 4K 25p All-I 10-bit 422 400 Mbit HEVC H.265 e vista la qualità del file abbiamo deciso di non moltiplicare i file da gestire e sfruttare solo la registrazione interna. Il display esterno da 5" è risultato molto comodo e utile, anche se non strettamente necessario, in quanto in diverse situazioni lo schermo integrato da 3,2" e 2,1 milioni di punti è abbastanza grande e luminoso; anche la visualizzazione del focus peaking è sufficientemente precisa sul display integrato, anche lavorando a tutta apertura. In caso di dubbio, poi, si può sempre appoggiare l'occhio all'oculare e sfruttare il pannello OLED da 5,76 milioni di punti del mirino elettronico. Sul campo abbiamo trovato molto utile il Rec Frame (cornice rossa che rende ben visibile l'attivazione della registrazione video), assieme alla tally light. Utili anche il wave form monitor e la possibilità di impostare una 'video safety area' su diverse dimensioni, per mantenere sempre i soggetti all'interno dell'inquadratura.

Leica SL2-S Rec Frame e Tally Light

Ben visibile l'avvio della registrazione grazie al Rec Frame

Durante la normale recensione non capita spesso di registrare clip così lunghe e questo nuovo test ci ha permesso di apprezzare anche l'efficace dissipazione del calore del corpo di Leica SL2-S, costruita totalmente in metallo. La fotocamera non si è mai surriscaldata e non è mai apparso nessun avviso in merito e siamo andati avanti a registrare a ciclo continuo. L'uso delle schede SD, invece delle CFexpress, probabilmente aiuta da questo punto di vista, in quanto oggi proprio le più recenti schede di memoria sono responsabili di una buona parte del calore generato dalle riprese video. Il lato opposto della medaglia è che internamente è registrabile in 4:2:2 solo il formato 4K 25/30p, mentre per salire a 50/60p è necessario passare al campionamento 4:2:0, con la possibilità, comunque, di registrare in 4:2:2 su uscita HDMI.

Leica SL2-S Leica Super-Vario-Elmar-SL 16-35mm f/3.5-4.5 ASPH riprese aeree con drone Tesla sul Lago Maggiore

I vari formati sono registrabili anche con profilo video L-Log, che permette ampio spazio di manovra in post produzione e color correction. Leica mette a disposizione due LUT per la correzione di colore, saturazione e contrasto dei file registrati in L-Log: le abbiamo utilizzate come base, ma abbiamo anche notato che tendono ad enfatizzare eccessivamente i toni dei rossi, per cui è stato necessario intervenire per correggere verso il basso la saturazione sui rossi. Il formato L-Log è comodo anche per le leggere correzioni di bilanciamento del bianco, che in macchina non sono troppo granulari. Ad esempio abbiamo trovato strano che i gradi Kelvin della temperatura colore possano essere modificati solo a salti prima di 300 e poi di 500, per cui risulta impossibile selezionare i classici valori di 3200°K e 5600°K. In ogni caso è possibile, sul campo, impostare il bilanciamento del bianco direttamente su una mira grigio neutro.

Tornando alle schede SD, in ambito foto è possibile diversificare la gestione dei due slot, registrando in sequenza, oppure sfruttando il secondo slot come backup, oppure ancora dividere JPEG da un lato e RAW dall'altra. In ambito video non ci sono opzioni da scegliere e di default la macchina opera una scrittura sequenziale. Nel passaggio da una scheda all'altra non abbiamo rilevato problemi e nessuna perdita di frame.

Parlando di formati video, sarebbe stato comodo avere a disposizione la registrazione 4K 120p, anche in formato leggero. Sulla scelta dei formati video, nella recensione vi abbiamo già segnalato la chiarezza del menu, molto teutonico ed essenziale, decisamente diverso da quelli delle fotocamere giapponesi, in cui spesso si accavallano opzioni, a volte in conflitto tra di loro.

Piccoli particolari importanti sul campo

Leica SL2-S Riprese in studio

Il fatto di portare a bordo una porta HDMI di tipo standard Type-A permette di collegare la fotocamera ai vari dispositivi senza necessità di adattatori o cavi particolari. Inoltre in contesti complessi, come quelli di un set video, magari in esterna, la solidità della presa HDMI Tipo A è certamente benvenuta. In generale la solidità della macchina è uno dei punti più apprezzabili in quei contesti dove accade di non essere sempre delicati, assieme alla chiara certificazione IP54, che offre delle specifiche di resistenza ben definite e non la classica 'tropicalizzazione' di cui a volte è difficile capire l'effettivo livello di protezione contro polvere e acqua. A voler trovare il pelo nell'uovo, visto l'orientamento del prodotto anche verso le produzioni professionali, il massimo sarebbe stato avere a disposizione anche un fermacavi, per migliorare la solidità di aggancio dei cavi HDMI e USB.

Aprendo lo sportello che copre la porta HDMI c'è un altro particolare a cui non avevamo dato troppo peso durante le precedenti sessioni: sia l'uscita cuffie, sia l'ingresso per il microfono esterno sono anche compatibili con i cavi Remote in modo da poter comandare da remoto la macchina sia che si utilizzi l'una o l'altro. Lo sportello più in basso copre invece la porta USB-C, che permette non solo di ricaricare la batteria, ma è del tipo Power Supply e offre la possibilità di alimentare la macchina durante l'uso. È possibile sfruttare un alimentatore esterno (ma non tutti quelli che avevamo in disposizione hanno dimostrato di funzionare, anche quelli marchiati Power Delivery) oppure sfruttare i sistemi di alimentazione come V Lock, che abbiamo utilizzato sia per le riprese in studio, sia per quelle sul drone.

Lavorando sul campo anche con una Leica Q2 di backup e per il backstage, è inoltre apprezzabile il fatto che le due fotocamere condividano la stessa batteria, che permette di scambiare tra di loro i due accumulatori, nel caso uno fosse più carico dell'altro. Peccato che su Q2 la batteria non sia ricaricabile via USB.

Leica SL2-S Riprese in studio

In sintesi, abbiamo decisamente e nuovamente apprezzato le capacità video di Leica SL2-S in questo utilizzo specifico e soprattutto avuto la conferma dell'ottima resa delle ottiche. A noi non resta che sperare che il kit sia disponibile per un nuovo prestito da parte di Leica Camera Italia per i prossimi progetti video, e a voi non resta che attendere i video in arrivo per il lancio dei 25 anni di Hardware Upgrade e del progetto editoriale GreenMove.

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