Fujifilm X-Pro2, l'erede di un modello che è già parte della storia

Fujifilm X-Pro2, l'erede di un modello che è già parte della storia

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Migliorata in tutto, ma senza tradire lo spirito originale della capostipite, assicura una qualità d'immagine ai vertici della categoria. Il suo approccio old-style si può amare oppure odiare. ”

Qualità d'immagine

Caratteristica saliente delle immagini prodotte dai sensori X-Trans è sempre stata quella di essere estremamente incise, e il nuovo sensore da 24 Mpixel della X-Pro2 esaspera ulteriormente questa caratteristica.

Rispetto alle generazioni da 16 Mpixel, che facevano registrare tutte grossomodo 3000 LW/PH, la X-Pro2 fa registrare la bellezza di circa 3700 LW/PH. Pur considerando che il software di analisi tende per sua natura a premiare immagini con elevato microntrasto (visivamente, i primi artefatti si notano nell'intorno delle 3300 LW/PH), si tratta comunque del miglior risultato ottenibile oggi con una APS-C. Tra le mirrorless, solo la Sony A7R II fa meglio, forte del suo sensore Full Frame da 42 Mpixel.


X-Pro2


X-T1

C'è un ulteriore risvolto positivo: le immagini prodotte da questo sensore necessitano di minimi interventi in post-produzione per raggiungere il massimo del loro potenziale, così anche il semplice JPEG ha una notevole "presenza scenica".  Questo, per inciso, si accorda ottimamente con le ampie possibilità di sviluppo in-camera offerte da Fujifilm: potendo intervenire, tra le altre cose, su alte luci e ombre, e facendo buon uso delle ottime Simulazioni Film, l'appassionato con un pizzico di voglia di sperimentare potrà produrre con questa macchina splendidi JPEG pronti all'uso.


Simulazione film: ACROS


Simulazione film: BN

Il rapporto segnale/rumore (27 dB @ 6400 ISO nelle nostre condizioni di prova) è anch'esso ai vertici della sua categoria - di nuovo, per trovare di meglio bisogna cercare tra i sensori Full Frame. Fino a 800 ISO si lavora di fatto come a 200 ISO (sensibilità nativa della X-Pro2). A 1600 ISO si nota il primo, leggerissimo decadimento di dettaglio sui particolari ad alto contrasto ma, fino a 6400 ISO inclusi, la situazione rimane perfettamente sotto controllo, anche per la caratteristica di questa fotocamera di lasciar magari trasparire un po' di "grana" piuttosto che ammorbidire troppo l'immagine. Anche a 12.800 ISO, le immagini risultano perfettamente utilizzabili se non serve produrre stampe in grande formato. In definitiva, la gamma ISO nativa proposta da Fujifilm è completamente utilizzabile - non si può dire di ogni fotocamera. 


200 ISO


1600 ISO


3200 ISO


6400 ISO


12800 ISO

La fedeltà cromatica non è il punto forte di questo modello (né di altri modelli Serie X). Già il preset standard (Simulazione Film: Provia) è piuttosto vivido e di forte impatto, il che porta ad avere errori cromatici inevitabilmente sopra la media. In effetti, tra le opzioni disponibili, si nota l'assenza di un preset votato alla pura e fedele rappresentazione della realtà. Chi utilizza Adobe LR, troverà nel preset Adobe Standard (pannello Calibrazione fotocamera) un aiuto in questo senso, comunque non perfetto.

Nelle nostre condizioni di test, abbiamo rilevato una leggera e costante sottoesposizione pari a circa 1/3 di EV. In estensione si gamma ISO, l'errore di esposizione aumenta sensibilmente.