Energizer Eco-Advanced: la pila fatta di batterie riciclate

Energizer Eco-Advanced: la pila fatta di batterie riciclate

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Prodotte presso lo stabilimento di St.Louis (USA), le batterie Energizer Eco-Advanced al momento sono costituire dal 4% di materiale riciclato, ma nel giro di 10 anni questa percentuale dovrebbe crescere di 10 volte, arrivando al 40%. Sono già disponibili sul mercato nelle catene degli ipermercati e su Amazon”

Una volta c'era il coniglietto della Duracell, ora nell'immaginario collettivo alla voce 'pila' è forse Energizer il primo marchio che si palesa alla mente. Nel nostro mondo le batterie sono ovunque: considerando le batterie per dispositivi portatili, giocattoli, ma anche quelle per applicazioni industriali e la categoria oggi in crescita di quelle per veicoli ibridi ed elettrici è facile capire la dimensione di questo settore. Si stima che l’Unione Europea produca circa 160.000 tonnellate di batterie esaurite all’anno nel mercato consumer; sono invece 190.000 quelle di batterie industriali, mentre gli accumulatori per il settore automotive arrivano a sfondare il tetto delle 800.000 tonnellate. Il riciclo è una pratica fondamentale per un settore come questo: da un lato riduce i rifiuti, dall'altro limita la necessità di estrarre nuove materie prime. Nel caso delle batterie al piombo (come quelle che muovono il motorino d'avviamento della nostra auto quando giriamo la chiave) si può parlare di un ciclo praticamente chiuso, visto che la percentuale di riciclo arriva in un paese come l'Italia anche al 95%.

Vista la tossicità del piombo e la sua ampia diffusione su tutti i tipi di batteria fino a qualche anno fa, sono stati fatti grossi sforzi, anche a livello legislativo, per portare le percentuali di recupero di questo materiale vicine al 100%. Discorso molto diverso invece per le batterie di generazione più recente, tra cui le alcaline, le nichel cadmio e quelle al litio. Soprattutto queste ultime saranno nei prossimi anni al centro dell'attenzione visto il loro ampio utilizzo in molte applicazioni con numeri in crescita: in volumi sono dispositivi come i telefonini a rappresentare uno dei segmenti che vede il maggior numero di pezzi, ma sono applicazioni come le batterie per i veicoli elettrici che metteranno in futuro alla corda l'approvvigionamento di litio.

In questo quadro potremmo dimenticarci quasi delle batterie stilo: a ben guardare però anche questo tipo di accumulatore portatile è molto diffuso nelle nostre case. È probabile che nel cassetto ci sia una torcia elettrica che le porta in dote, sicuramente ne troviamo una nei nostri innumerevoli telecomandi casalinghi (TV, videoregistratore, ricevitore satellitare, climatizzatore), magari una ci fa ascoltare la musica dalla nostra radio portatile e certamente qualunque giocattolo con un minimo di elettronica ne porta qualcuna a bordo. A livello di distribuzione del tipo di batteria, sono ancora le batterie usa e getta a fare la parte del leone: le stilo e mini-stilo alcaline rappresentano (secondo alcuni dati citati da Energizer) l'85% del mercato, con le ricaricabili ferme al 10% e il resto della torta da spartire con le batterie speciali, tra cui le pile a bottone.

In questo settore il riciclo non è ancora una pratica standardizzata, anche se le legislazioni sono interventute per favorire pratiche di recupero. Energizer punta proprio su questo tema per lanciare la sua nuova pila top di gamma, la nuova Energizer Eco-Advanced, prima pila stilo sul mercato prodotta in parte con pile riciclate. È frutto di 7 anni di ricerche nei laboratori del produttore statunitense. La nuova batteria, declinata in formato stilo AA e ministilo AAA, è destinata a sostituire gradualmente in gamma l'attuale Energizer Hi-Tech, posizionandosi allo stesso prezzo. Al momento si tratta per Energizer di un investimento, ma un domani il riciclo dovrebbe portare a importnati risparmi sul fronte dell'approvvigionamento di materie prime, quindi anche a prezzi più bassi e all'estensione della tecnologia anche alle serie non 'premium' delle sue batterie.

Le batterie Energizer Eco-Advanced al momento sono costituire dal 4% di materiale riciclato

Prodotte presso lo stabilimento di St.Louis (USA), le batterie Energizer Eco-Advanced al momento sono costituire dal 4% di materiale riciclato, ma nel giro di 10 anni questa percentuale dovrebbe crescere di 10 volte, arrivando al 40%. Se pensiamo che a livello mondiale sono più di dieci miliardi le batterie alcaline prodotte, anche solo il 4% riciclato e riutilizzato rappresenta un numero non indifferente. Il materiale in arrivo dalla batterie recuperate viene, tramite un processo produttivo che Energizer non ha voluto svelare, riattivato e ricaricato: a quel punto viene incapsulato in 4 elementi che vanno a costituire la nuova batteria, che ha dunque una struttura diversa da quella classica delle batterie alcaline, che prevede un anodo e un catodo con in mezzo l'elettrolita e la membrana a scambio ionico di separazione. Questo significa per Energizer un processo produttivo differente, che è stato uno dei punti chiave di questi sette anni di ricerca e che fa sì che al momento sia solo uno lo stabilimento in grado di costruire batterie con il nuovo processo. Col passare del tempo questo processo verrà esteso anche agli altri impianti, visto che - come abbiamo detto - la nuova batteria sostituirà quella attualmente in gamma. Oltre che più ecologia la nuova Energizer Eco-Advanced promette di essere anche più duratura, anche in scenari di utilizzo gravoso, come quello delle fotocamere digitali.

Le nuove batterie sono già in vendita presso alcune catene di ipermercati come IperCoop ed Esselunga e la distribuzione è in fase di estensione alle altre catene della grande distribuzione e di quella specializzata in elettronica di consumo. Chi le volesse provare fin da subito le trova anche (in offerta) su Amazon.


Commenti (22)

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Commento # 1 di: GianMi pubblicato il 08 Giugno 2016, 16:10
Immagino che quelli dell'Energizer siano felici che la prima immagine dell'articolo su un loro prodotto sia quella di un prodotto concorrente... :-) Tra l'altro proprio quel coniglio è stato oggetto di una controversia legale e negli USA la Duracell (Procter&Gamble) non può più utilizzarlo.
Commento # 2 di: emanuele83 pubblicato il 08 Giugno 2016, 16:24
Originariamente inviato da: GianMi
Immagino che quelli dell'Energizer siano felici che la prima immagine dell'articolo su un loro prodotto sia quella di un prodotto concorrente... :-) Tra l'altro proprio quel coniglio è stato oggetto di una controversia legale e negli USA la Duracell (Procter&Gamble) non può più utilizzarlo.


quel coniglietto è chiaramente Pinky di Mattioli http://www.ilgiornalino.org/1248gi/images/fumetto.jpg

quindi fatemi capire: adesso con ben il 4% di materiale riciclato sono i salvatori del mondo? o forse è meglio comprare pile ricaricabili che le riutilizzi 100 volte ed hai speso meno soldi, e anche salvato l'ambiente non comprando 100 batterie energizer (duracell) su AMAZON (in collaborazione con?)
Commento # 3 di: TheDarkAngel pubblicato il 08 Giugno 2016, 16:41
Annuncio quanto meno ridicolo, 4% e 10 anni per arrivare al 40%, ma quando verranno messe al bando batterie non ricaricabili? non se ne può più di prodotti usa&getta.
Commento # 4 di: GianMi pubblicato il 08 Giugno 2016, 16:45
Originariamente inviato da: emanuele83
quel coniglietto è chiaramente Pinky di Mattioli http://www.ilgiornalino.org/1248gi/images/fumetto.jpg


Può darsi, ma nascono lo stesso anno e non sono proprio uguali. Anche Energizer ha come mascotte un coniglio rosa. A quanto pare le due aziende si sono spartite l'uso del coniglio fra Europa e USA.
Commento # 5 di: kamon pubblicato il 08 Giugno 2016, 17:33
Originariamente inviato da: emanuele83
quel coniglietto è chiaramente Pinky di Mattioli http://www.ilgiornalino.org/1248gi/images/fumetto.jpg


Identici!

Io voglio denunciare un'altro palese caso di plagio:

Link ad immagine (click per visualizzarla)
Commento # 6 di: walterego221 pubblicato il 08 Giugno 2016, 19:33
Sarà ma in un negozio cinese le avevano e costavano più di quelle normali.
Commento # 7 di: marchigiano pubblicato il 08 Giugno 2016, 20:28
Originariamente inviato da: emanuele83
forse è meglio comprare pile ricaricabili che le riutilizzi 100 volte ed hai speso meno soldi, e anche salvato l'ambiente non comprando 100 batterie energizer (duracell) su AMAZON (in collaborazione con?)


non sempre... le batt ni-mh inquinano molto di più di una alcalina e dato che vanno in mano a gente che sbaglia addirittura la polarità di inserimento nel device di turno ti fa capire come siamo messi

piuttosto mi domando: CHE FINE FANNO QUEL 5% DI BATTERIE D'AUTO CHE NON VENGONO RICICLATE?????????????

inquinano tantissimo contenendo piombo e pesando 10-20kg dipende dal modello... ma perchè non fare un sistema a cauzione? la batt la paghi 200€... quando è finita la riporti al centro smaltimento o in officina e ti ridanno 100€... vedi che arriviamo al 99.99% di recupero?
Commento # 8 di: g.luca86x pubblicato il 09 Giugno 2016, 00:11
Originariamente inviato da: marchigiano
non sempre... le batt ni-mh inquinano molto di più di una alcalina e dato che vanno in mano a gente che sbaglia addirittura la polarità di inserimento nel device di turno ti fa capire come siamo messi

piuttosto mi domando: CHE FINE FANNO QUEL 5% DI BATTERIE D'AUTO CHE NON VENGONO RICICLATE?????????????

inquinano tantissimo contenendo piombo e pesando 10-20kg dipende dal modello... ma perchè non fare un sistema a cauzione? la batt la paghi 200€... quando è finita la riporti al centro smaltimento o in officina e ti ridanno 100€... vedi che arriviamo al 99.99% di recupero?


credo sia da intendere che di ogni batteria auto recuperi il 95% dei materiali: esempio l'acqua distillata per allungare l'acido o la plastica dura dell'esterno non mi sembra materiale riciclabile. Poi vabbè c'è sempre il tipo che compra la batteria al supermercato in offerta e quella vecchia la scarica in un fosso ma come fai a controllare tutti? Non è mica detto che una batteria per auto la devi usare per forza in un'auto o ne compri una in sostituzione di un'altra. Ad esempio mio padre ha uno scuotitore per raccogliere le olive che funziona con la 12V e usa una batteria d'automobile come alimentazione. La sposta di albero in albero e la sera la ricarica in garage. E se l'è dovuta comprare a parte. Se ci fosse quel sistema a cauzione pagherebbe 200€ una batteria che se tenuta bene ti dura una vita? Abbiamo un'auto a casa che son 15 anni che macina chilometri e non ricordo le abbiamo mai dovuto cambiare la batteria...
Commento # 9 di: cronos1990 pubblicato il 09 Giugno 2016, 08:04
Originariamente inviato da: g.luca86x
credo sia da intendere che di ogni batteria auto recuperi il 95% dei materiali: esempio l'acqua distillata per allungare l'acido o la plastica dura dell'esterno non mi sembra materiale riciclabile.
Veramente se ci sono componenti riciclabili nella batteria dell'auto sono proprio l'acqua distillata e la plastica esterna.

Il 5% non riciclabile delle batterie deriva proprio dalle componenti al piombo.
Commento # 10 di: emanuele83 pubblicato il 09 Giugno 2016, 08:17
Originariamente inviato da: marchigiano
non sempre... le batt ni-mh inquinano molto di più di una alcalina e dato che vanno in mano a gente che sbaglia addirittura la polarità di inserimento nel device di turno ti fa capire come siamo messi




si, UNA NiMh inquina di piu di UNA alcalina/zinco carbone (supponiamo sia vero, citation needed).

ma UNA batteria niMh usata 50 volte risparmia di produrre (al 100%) 50 pile alcaline. facciamo 45? facciamo 40?

ok, alla fine quando una pila nimh arriva in discarica o 40 pile alcaline arrivano in discarica chi ha inquinato di più?
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