Panasonic Lumix GF5: primo contatto sul campo

Panasonic Lumix GF5: primo contatto sul campo

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Durante un incontro con la stampa nella sede milanese di Panasonic abbiamo potuto testare la nuova mirrorless Panasonic Lumix GF5, gradino di entrata del produttore nipponico nel mondo delle compatte con ottica intercambiabile Micro Quattro Terzi”

Panasonic Lumix GF5

Panasonic Lumix GF5 punta su un corpo compatto e leggero, sebbene l'impressione che si ha impugnandola sia molto buona. La sensazione è quella di una buona solidità anche grazie al corpo in metallo anodizzato, con un peso di circa 267 grammi totali.

Le modifiche rispetto al modello precedente sono davvero minime: rimane lo stesso ad esempio il sensore Live MOS in formato Quattro Terzi (17,3mmx13mm) da 12,1 megapixel, anche se con una rinnovata gestione dell'immagine che offre la possibilità di raggiungere la sensibilità ISO di 12800. Immutate le capacità video.

Il design rimane lo stesso, così come la soluzione di avere un flash pop-up GN6,3 nella calotta superiore arrotondata. Questa soluzione non mette a disposizione la slitta per flash esterni, appannaggio dei modelli di fascia superiore. Il display rappresenta una novità: si confermano la diagonale di 3" e il supporto touchscreen, ma la risoluzione passa da 460.000 a 920.000 punti, con un salto di qualità apprezzabile nell'utilizzo sul campo. Inoltre Panasonic ha dotato la macchina di una interfaccia ottimizzata per l'uso delle dita sul display.

Restano punti fermi lo slot di memoria SD/SDHC/SDXC, le connessioni USB e miniHDMI, la possibilità di scattare in formato RAW scegliendo il formato di JPEG associabile, la valutazione esposimetrica su 144 aree. Per quanto riguarda l'autofocus esso è sempre basato su 23 punti selezionabili, ma Panasonic dichiara prestazioni migliorate (fino a 0,09 per la messa a fuoco) del sistema Light Speed AF. L'otturatore si spinge fino a 1/4000 di secondo.