Sony Alpha 550: alla ricerca del dettaglio

Sony Alpha 550: alla ricerca del dettaglio

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Tanta gamma dinamica, grande risoluzione e alcune soluzioni on camera come HDR e live view a rilevazione di fase fanno di questa semiprofessionale una DSLR che strizza l'occhio alle sorelle di fascia superiore. Alcune mancanze tengono frenata questa reflex dalle grandi potenzialità. Sensore Exmor da 14,2 Mp per una APS-C dalla grande risoluzione.”

Prova sul campo: analisi del rumore

Iniziamo l'analisi del rumore con le consuete riprese alle Gretag MacBeth alle quali associamo anche gli ingrandimenti al 100% delle mire in modo da visualizzare sia l'insorgenza di cromatismi fantasma che la degradazione immagine all'aumentare della sensibilità di ripresa.

200 ISO
400 ISO
800 ISO
1600 ISO
6400 ISO
12800 ISO

Il comportamento di Sony Alpha 550 lascia soddisfatti: la grana inizia a rendersi visibile a 1600 ISO in maniera uniforme e ben distribuita. A meno di effettuare tagli molto spinti, in fase di stampa la foto risulta perfettamente leggibile e ci si può spingere a lavorare tranquillamente fino a 6400 ISO. A questa sensibilità i dettagli più minuti iniziano a soffrire gravemente la degradazione dovuta alla perdita di nitidezza e all'aumento dei cromatismi fantasma. Il moirè è un aspetto che pregiudica abbastanza le immagini. Avremmo gradito maggior attenzione nella limitazione di questo artefatto, poiché a partire da 800 ISO il suo contributo è preponderante.

È doveroso spendere qualche parola sull'algoritmo di demosaicing che effettua un processing abbastanza pesante. Il risultato è un file jpeg carico di colore e contrasto ma che pone una riduzione del rumore forse troppo invasiva. La soluzione che lascia la più ampia libertà di azione e permette di ottenere i migliori risultati è quella di scattare in formato nativo Raw.

Abbiamo trovato a riguardo poco performante il programma di conversione di Sony e ci siamo appoggiati a software di terza parte come Adobe per le esportazioni in formato Tiff e Jpeg. Nel grafico seguente sono riportati i valori limite di nitidezza a partire da scatti Raw successivamente esportati in formato Jpeg.

I valori di nitidezza toccano quasi 2500 LW/PH alla sensibilità base, per poi calare gradualmente fino al limite minimo di 1341 LW/PH a 12800 ISO. Tra gli algoritmi di contenimento del rumore che affollano i menu delle moderne fotocamere DSLR, Sony sceglie di dare spazio solamente a due opzioni: riduzione del rumore sulle lunghe esposizioni e riduzione del rumore ad alti ISO. Analizziamo il secondo parametro.

Noise Reduction Elevato Standard
1600 ISO
3200 ISO
6400 ISO
12800 ISO

La riduzione del rumore sulle lunghe esposizioni agisce sulle immagini scattate a partire da 1600 ISO e non è disattivabile, infatti gli unici due parametri che agiscono sull'intensità dell'algoritmo sono le voci Standard e Elevato. Fino a 3200 ISO l'adozione di NR Elevato non pregiudica eccessivamente l'immagine, utilizzandolo per sensibilità superiori le mire perdono nitidezza con un effetto impastato. Quello che può sembrare un cattivo risultato ad un analisi di questo tipo deve sempre essere rapportato con la realtà dove abbiamo visto esserci un buon equilibrio nelle immagini che si andranno a stampare.