Una storia di contraccezione forzata vince i SWPA 2024

Una storia di contraccezione forzata vince i SWPA 2024

di Roberto Colombo, pubblicata il

“La fotografa francese Juliette Pavy ha approfondito una vicenda poco nota: parliamo della campagna di contraccezione e sterilizzazione forzata portata avanti in Groenlandia tra il 1966 e il 1975 durante la colonizzazione danese ai danni della popolazione Inuit. Il lavoro le è valso il titolo di Photographer of the Year ai Sony World Photography Awards 2024”

Come ogni anno il mondo della fotografia vede nel mese di aprile un periodo molto importante. La proclamazione dei Sony World Photography Awards segue a ruota l'annuncio dei vincitori del World Press Photo. Nella cornice della cena di Gala all'Hilton di Park Lane a Londra, la World Photography Organisation, con il CEO di Creo Scott Gray, ha infatti annunciato i vincitori assoluti del concorso 2024. Giunta alla sua 17esima edizione, la manifestazione ha visto un numero di partecipanti leggermente in calo, (380mila contro i più di 400mila dell'anno scorso), ma con un dato comunque molto interessante: per la prima volta sono state sottoposte al giudizio della giuria più foto nelle categorie riservate ai professionisti, rispetto a quelle inviate da fotografi amatoriali per il concorso Open.

La cerimonia di premiazione è diventata ormai un appuntamento annuale molto atteso da tutti gli appassionati, poiché celebra il meglio della fotografia mondiale, dando risalto alle immagini e alle storie che hanno suscitato maggior interesse nel corso dell’ultimo anno. Una 'fotografia' che ripercorre gli eventi salienti dell'anno passato, ma che delinea anche quali sono i più importanti trend artistici, visto che - a differenza di un concorso come il WPP - i Sony World Photography Awards abbracciano anche categorie che confinano con le arti grafiche e quelle concettuali. Come sempre, gli scatti premiati, insieme a quelli dei finalisti, saranno esposti alla mostra dei Sony World Photography Award 2024, allestita presso la Somerset House di Londra a partire dal 19 aprile. La mostra si compone di oltre 200 stampe e di molteplici display con ulteriori immagini digitali dei vincitori e finalisti del concorso.

La cerimonia è stata anche l’occasione per conferire il titolo Outstanding Contribution to Photography di quest’anno a Sebastião Salgado, le cui opere in bianco e nero hanno segnato in modo inequivocabile le ultime cinque decadi della sua carriera, rendendolo un artista universalmente riconosciuto per il suo indelebile contributo al mondo della fotografia.

Salgado ha tenuto anche un incontro con la stampa nella mattina del 18 aprile, in cui ha ripercorso la sua carriera e dato interessanti spunti sull'evoluzione della fotografia in questi suoi 50 anni di carriera. Una retrospettiva di opere di Sebastião Salgado, rappresenta anche una delle ossature della mostra di quest'anno che, ancora più che nel passato, ha dato grande spazio all'autore insignito del premio alla carriera.

Durante la cerimonia di gala, sono stati premiati anche i vincitori assoluti dei concorsi Open, Student e Youth e il vincitore del Sustainability Prize. Il concorso Open premia la potenza di una singola immagine, offrendo un’opportunità unica a fotografi di ogni livello, mentre i concorsi Student e Youth puntano i riflettori sul lavoro delle nuove generazioni. Infine, il Sustainability Prize, istituito l’anno scorso, è destinato ai fotografi maggiormente capaci di catturare e mettere in luce i cambiamenti positivi che riguardano il nostro pianeta.

La mostra dei Sony World Photography Awards di quest’anno sarà allestita presso la Somerset House di Londra dal 19 aprile al 6 maggio 2024.

VINCITORI CATEGORIE PROFESSIONAL

I vincitori del concorso Professional sono stati decretati da una giuria di esperti dopo aver presentato una serie di cinque-dieci immagini d’eccezione, a dimostrazione delle loro padronanza tecnica e di un forte approccio alla narrazione.

I migliori di ogni categoria sono stati premiati con un set di attrezzature fotografiche digitali di Sony. I vincitori di quest’anno sono:

ARCHITETTURA E DESIGN
VINCITRICE: Siobhán Doran (Irlanda) con la serie Sala Mayor (Living Room)
Finalisti: 2° posto Karol Pałka (Polonia); 3° posto Yaser Mohamad Khani (Repubblica Islamica dell’Iran)

La fotografa vincitrice ha indagato con la sua fotocamera i salotti delle case delle Filippine, con un racconto che parla, oltre che di architettura e design, anche delle persone che vivono nelle case. In particolare la serie di foto documenta le case delle famiglie che si sono arricchite con il commercio dello zucchero nelle Filippine.

FOTOGRAFIA CREATIVA
VINCITRICE: Sujata Setia (Regno Unito) con la serie A Thousand Cuts
Finalisti: 2° posto Mackenzie Calle (Stati Uniti); 3° posto Tine Poppe (Norvegia)

Sujata Setia ha utilizzato un linguaggio particolare per raccontare storie di abusi in famiglia, di cui lei stessa è stata vittima. Come gli abusi lasciano ferite indelebili sulle vittime, così ogni ritratto scattato con la sua fotocamera porta addosso 'mille segni' riuscendo così a mostrare in una sola immagine la persona e la sua vita interiore.

DOCUMENTARISTICA
VINCITRICE: Juliette Pavy (Francia) con la serie Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women
Finalisti: 2° posto Brent Stirton (Sudafrica); 3° posto Davide Monteleone (Italia)

Anche nella documentaristica vince un lavoro che affronta la violenza sulle donne. In particolare la fotografa francese ha approfondito una vicenda poco nota, a cui sono stati tolti i sigilli da poco (nel 2022). Parliamo della campagna di contraccezione e sterilizzazione forzata portata avanti in Groenlandia tra il 1966 e il 1975 durante la colonizzazione danese ai danni della popolazione Inuit.

AMBIENTE
VINCITRICE: Mahé Elipe (Francia) con la serie Echoes of the Hive
Finalisti: 2° posto Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni (Italia); 3° posto Maurizio Di Pietro (Italia)

Storie di uomini, donne e api animano le foto della fotografa francese che ha documentato gli sforzi della popolazione Maya del Messico meridionale per preservare una specie di api, fondamentali per la loro religione e cultura, a seguito dell'avvelenamento di massa a causa dei pesticidi.

PAESAGGIO
VINCITORE: Eddo Hartmann (Paesi Bassi) con la serie The Sacrifice Zone
Finalisti: 2° posto Jim Fenwick (Regno Unito); 3° posto Fan Li (Cina continentale)

Molto particolare il lavoro del vincitore che con la sua fotocamera ha esplorato un'area remota del Kazakistan, un tempo sede dei principali impianti di sperimentazione nucleare dell'Unione Sovietica, utilizzando gli infrarossi per evocare l'impatto della contaminazione da radiazioni invisibile all'occhio umano, gli stessi infrarossi utilizzati dagli scienzati che ha lo hanno accompagnato per indagare gli effetti delle radiazioni sulla flora dei sito.

PORTFOLIO
VINCITORE: Jorge Mónaco (Argentina) con la serie Portraits and Landscapes
Finalisti: 2° posto Aly Hazzaa (Egitto); 3° posto Angelika Kollin (Estonia)

Il fotografo vincitore ha raccolto un portfolio di scatti utilizzando diverse tecniche e diversi stili per invitare lo spettatore ad addentrarsi nelle storie intime dei suoi soggetti, offrendo una prospettiva riflessiva sulla diversità umana, con grande attenzione alle minoranze e all'inclusività.

RITRATTO
VINCITORE: Valery Poshtarov (Bulgaria) con la serie Father and Son
Finalisti: 2° posto Adali Schell (Stati Uniti); 3° posto Drew Gardner (Regno Unito)

Nel suo lavoro, che è tuttora in corso, il fotografo bulgaro ha chiesto a padri e figli di Bulgaria, Georgia, Turchia, Armenia, Serbia e Grecia di farsi ritrarre insieme mentre si tenevano per mano. Un atto di tenerezza a volte insuale tra i maschi, ma che nelle foto crea un ritratto intimo e commovente della mascolinità e delle relazioni tra padre e figlio.

SPORT
VINCITORE: Thomas Meurot (Francia) con la serie Kald Sòl (Cold Sun)
Finalisti: 2° posto Angelika Jakob (Germania); 3° posto Tommaso Pardini (Italia)

Generalmente associamo il surf alle calde spiagge della California, ma il fotografo francese ha voluto invece indagare la pratica di questo sport da parte di una piccola comunità di surfisti che predilige invece i luoghi freddi del mondo per far correre sulle onde la propria tavola. Anche grazie all'utilizzo del bianco e nero, le fotografie restituiscono paesaggi mozzafiato in cui alla forza del mare si aggiunge la difficoltà per i surfisti nell'immergersi in acque gelate.

NATURA MORTA
VINCITORE: Federico Scarchilli (Italia) con la serie Flora
Finalisti: 2° posto Peter Franck (Germania); 3° posto Beth Galton (Stati Uniti)

Nato durante il Covid, questo particolare lavoro di Federico Scarchilli vuole mettere l'accento su quanto la natura abbia a tutt'oggi un ruolo fondamentale nella creazione di alcune delle medicine più importanti, dalla morfina agli antitumorali. Un lavoro che non è stato un semplice 'scattare', ma che prevede (è ancora in corso) anche la fase di crescita delle singole piante, che vengono poi riprese al momento della loro fioritura e giustapposte poi ai medicinali creati a partire dai loro principi attivi.

NATURA E ANIMALI SELVATICI
VINCITRICE: Eva Berler (Grecia) con la serie Suspended Worlds
Finalisti: 2° posto Haider Khan (India); 3° posto Jasper Doest (Paesi Bassi)

La fotografa greca, a partire dal proprio balcone ha indagato come le ragnatele possano diventare vere e proprie tele per la natura per creare opere d'arte nascoste.

SUSTAINABILITY PRIZE

Ad aggiudicarsi il Sustainability Prize di quest’anno, e il relativo premio di 5.000 dollari, è stata Kathleen Orlinsky (Stati Uniti) con la serie America’s First Wilderness.

Il progetto fotografico di Orlinsky mette in risalto il paesaggio, la fauna e la popolazione dell’area nota come Gila Wilderness, nel sud-est del New Mexico, evidenziando gli sforzi compiuti per mantenere l'ambiente naturale incontaminato e proteggere la biodiversità della zona. Le immagini di Orlinsky riflettono l’armonia tra le persone e la natura circostante, trasmettendo un messaggio potente di coesistenza pacifica e salvaguardia degli spazi naturali.

Il premio Sustainability Prize fa parte del programma Creators for the Planet, un’iniziativa globale che promuove l’impegno ambientale nel corso dell’intero anno, ideata da Creo e organizzata in collaborazione con la United Nations Foundation e Sony Pictures. Il nuovo riconoscimento premia le storie, le persone e le organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.

OPEN PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Il concorso Open celebra la potenza visiva di un singolo scatto, premiandone l’efficacia narrativa e le caratteristiche tecniche d’eccellenza. Selezionato tra i 10 vincitori delle categorie Open, Liam Man (Regno Unito) è stato decretato Open Photographer of the Year 2024, titolo a cui si aggiungono un premio in denaro di 5.000 dollari, un set di attrezzature fotografiche digitali di Sony e grande visibilità internazionale.

Liam Man è stato premiato per l'immagine intitolata Moonrise Sprites over Storr, che ritrae la nota formazione rocciosa dell'Old Man of Storr, sull'Isola di Skye, in Scozia, illuminata dalle luci di un flash montato su un drone e dalla luna arancione crescente. Realizzato in piena notte, durante un’impetuosa tempesta di neve, questo scatto cattura la vastità del paesaggio montuoso e lo stupefacente cielo invernale.

A proposito della vittoria, Man ha commentato: “Ogni anno, quando guardo le fotografie vincitrici, immagino di veder esposta una mia opera tra di esse. Essere stato nominato Open Photographer of the Year ai Sony World Photography Awards è un sogno che diventa realtà e mi lascia senza parole, immensamente grato e felice!’

STUDENT PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Quest’anno, i partecipanti al concorso Student sono stati invitati a presentare una serie di minimo 5 e massimo 10 immagini sul tema Home, per dar voce alla loro visione personale sui concetti di spazio, comunità, identità e senso di appartenenza.

Il titolo di Student Photographer of the Year è stato vinto da Kayin Luys (Belgio), studente della LUCA School of Arts Sint Lukas Brussels, che si aggiudica un set di attrezzature fotografiche di Sony del valore di 30.000€ per la sua Università. La serie di Luys, intitolata Don’t Trust Pretty Girls, è un ritratto intimo dei suoi suoceri, che racconta il modo in cui ha conosciuto la famiglia della sua compagna ed è diventato parte delle loro tradizioni e dei loro rituali quotidiani.

Luys ha commentato così la sua vittoria: “La fotografia è un mezzo fondamentale per esplorare ciò che mi circonda. Nel mio lavoro mi relaziono e traggo ispirazione dalle storie che mi vengono raccontate. Sono commosso e onorato che queste piccole e grandi storie raggiungano un pubblico più vasto e ottengano un ulteriore riconoscimento grazie ai Sony World Photography Awards".

YOUTH PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Quest’anno, il concorso Youth ha chiesto ai partecipanti di esplorare il tema Through Your Eyes e condividere il loro personale punto di vista sul mondo che li circonda. Selezionato da una rosa di 10 fotografi con meno di 19 anni, Daniel Murray (Regno Unito, 15 anni) è il nuovo Youth Photographer of the Year, titolo che gli vale un kit digitale di Sony e una notorietà globale.

Sfruttando i colori tenui e la luce calda di fine estate, la fotografia di Murray ritrae un surfista solitario su una spiaggia vuota della Cornovaglia, in piena armonia con l'atmosfera tranquilla della fine della stagione estiva e i vasti paesaggi della costa inglese.

PHOTOGRAPHER OF THE YEAR 2024

Come sempre è tra i vincitori delle diverse categorie riservate ai professionisti che viene scelto il Photographer of the Year e in questa edizione dei Sony World Photography Awards 2024 il premio finale è andato a Juliette Pavy per il suo lavoro di documentaristica sulla contraccezione forzata in Groenlandia. La fotografa ha ringraziato tutto il team che le ha permesso di portare a termine il reportage, ma soprattutto ha voluto dedicare il premio alle migliaia di giovani donne groenlandesi a cui furono impiantati dispositivi intrauterini senza il loro consenso, portando, in molti casi, all'infertilità. Sicuramente questo premio contribuirà a mettere sotto i riflettori del mondo questo problema rimasto sepolto per anni e la fotografa vuole dare il suo contributo per rendere giustizia a tutte queste donne.


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