Sensori in grafene? 1000 volte più sensibili

Sensori in grafene? 1000 volte più sensibili

di Alessandro Bordin, pubblicata il

“Realizzati in via sperimentale i primi sensori in grafene, accreditati di una sensibilità alla luce fino a 1000 volte superiore rispetto alla versione precedente”


Commenti (20)

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Commento # 11 di: roccia1234 pubblicato il 31 Maggio 2013, 17:40
Originariamente inviato da: Kaiser70
è esattamente il contrario: non si arriverebbe mai a 6400 iso perchè 10 iso equivarrebbero a 10.000 iso attuali (gli iso nella fotografia digitale rappresentano l'amplificazione del segnale e, purtroppo, anche del rumore, quindi con maggiore sensibilità servirebbe meno amplificazione per ottenere un segnale pulito).
Il range normale di amplificazione potrebbe andare da 1 a 100 iso ottenendo il segnale che attualmente potremmo avere solo da un (improponibile) range di 1000 iso fino a 100.000 iso!!!


Va che la sensibilità iso è un'unità di misura "finale".
Un sensore odierno impostato a 400 iso, un sensore futuro di 15 anni impostato a 400 iso e una pellicola 400iso di 40 anni fa hanno esattamente la stessa sensibilità e a parità di condizioni richiedono la stessa esposizione.
Commento # 12 di: Kaiser70 pubblicato il 31 Maggio 2013, 18:01
Originariamente inviato da: roccia1234
Va che la sensibilità iso è un'unità di misura "finale".
Un sensore odierno impostato a 400 iso, un sensore futuro di 15 anni impostato a 400 iso e una pellicola 400iso di 40 anni fa hanno esattamente la stessa sensibilità e a parità di condizioni richiedono la stessa esposizione.
certo!
Ma se non si fa riferimento ad una comparazione "virtuale" con le misure attuali non viene immediato comprendere pienamente l'enormità del progresso che si otterrebbe.
Commento # 13 di: aled1974 pubblicato il 31 Maggio 2013, 18:14
Originariamente inviato da: Raven
Era un po' che non uscivano news sul grafene, in effetti!

L'unico materiale con cui si può fare DI TUTTOOOO!!! (ma di cui, agli atti pratici, nessuno ha ancora visto NIENTEEEE!!! )


post of the day

in effetti è da un po' che latitavano le fantasmagoriche notizie sulle applicazioni del grafene, la rivoluzione tecnologica che..... tarda a venire

quasi quasi sarebbe da proporre di avviare qualche progettino su kickstarter, anche quelli più semplici, giusto per vedere qualcosa di tangibile al di la delle teorie e degli esperimenti non replicabili

ah, se fleishmann e pons avessero avuto a disposizione il grafene tanti anni fa.....

ciao ciao

P.S.
si ironizza, ben vengano i prodotti al grafene speriamo solo di esserci quando ne verrà commercializzato qualcuno
Commento # 14 di: demon77 pubblicato il 01 Giugno 2013, 00:21
Originariamente inviato da: Kaiser70
è esattamente il contrario: non si arriverebbe mai a 6400 iso perchè 10 iso equivarrebbero a 10.000 iso attuali (gli iso nella fotografia digitale rappresentano l'amplificazione del segnale e, purtroppo, anche del rumore, quindi con maggiore sensibilità servirebbe meno amplificazione per ottenere un segnale pulito).
Il range normale di amplificazione potrebbe andare da 1 a 100 iso ottenendo il segnale che attualmente potremmo avere solo da un (improponibile) range di 1000 iso fino a 100.000 iso!!!


ma no!
Gli ISO sono gli ISO.. è una unità di misura!

Mettiamola così: con un sensore grande un tot impostato ad una sensibilità di 1600 iso ad esempio serve una determinata quantità di luce per fargli registrare l'immagine che però avrà rumore per via della poca luce a disposizione.
Un ipotetico sensore al grafene essendo molto più sensibile potra essere impostato sempre a 1600 iso e con la stessa quantità di luce potrà produrre la stessa immagine ma priva di rumore, perchè per lui quella quantità di luce è ottima ed abbondante!
Commento # 15 di: Son Peo pubblicato il 01 Giugno 2013, 23:07
domanda Marzulliana

Ma il grafene è un sogno o il sogno aiuta a vivere il grafene
Commento # 16 di: madluke pubblicato il 03 Giugno 2013, 10:15
Originariamente inviato da: M47AMP
un po' di articoli di questa editrice.

http://www.businessmagazine.it/news...etti_47103.html

http://www.fotografidigitali.it/new...fila_46887.html

Appare evidente di come potrebbero radicalmente cambiare i sensori delle fotocamere ove potessero essere realizzati sopra substrati di grafene.

Da una parte qualcuno ha fatto notare come si potrebbe fotografare praticamente al buio con le attuali architetture dei sensori riportate su grafene invece che silicio o altri materiali meno "dinamici" (in termini di ISO).

A mio avviso invece potrbbe essere il tassello mancante perché possano essere realizzate architetture sulle quali a varie tappe e riprese si sta lavorando (sporadicamente ed episodicamente) da decenni e alle quali non da oggi e per i loro scopi da lungo tempo avevano messo mano soprattutto i signori dell'industria bellica.

La parola chiave QUALUNQUE SIA IL CAMPO DI APPLICAZIONE è e rimane una sola AUTOMAZIONE.

Nel caso della fotografia usualmente intesa significa occuparsi unicamente dell'inquadratura e dello scatto, preferibilmente a brevi raffiche se possibile e quando utile.

Messa a fuoco e profondità di campo, rumore ed ammenicoli vari dovrebbero essere sempre più materia di soluzioni integrate nell'hardware, anche come firmware ovviamente, ma principalmente come sensibilità nativa non esistente in natura, se non negli occhi degli abitanti delle grandi profondità oceaniche.
Anche quelli potrebbero essere un buon modello, non solo gli insetti con i loro occhi composti.

Non dimentichiamoci comunque che la retina funziona secondo una logica di calcolo analogica, è e resta per la sua poca complessità rispetto al sistema nervoso centrale il modello per le reti neurali.

Come si può ben vedere il campo della fotografia ha più di una attinenza interdisciplinare, comprese quelle riguardanti la famigerata legge di Moore. E' la solita vexata quaestio: miniaturizzazione o architetture?
In fotografia NON è un AUT AUT ma un ET ET, miniaturizzazione e architetture.

Il grafene ne è la prova provata. State sicuri: se la cosa ha una seppur remota speranza di poter funzionare DARPA la finanzierà anche per le architetture, non solo per le nano tecnologie. Ovviamente non è detto che il campo d'investigazione debba essere il calcolo analogico, altre per ora sembrano essere le priorità, anche per quel che riguarda le reti neurali.

Ma potrebbe essere un buon inizio, molte cose hanno avuto un punto di partenza insospettato.






....
Commento # 17 di: madluke pubblicato il 03 Giugno 2013, 10:16
Originariamente inviato da: Son Peo
Ma il grafene è un sogno o il sogno aiuta a vivere il grafene


Piano piano, poco poco...
Commento # 18 di: opelio pubblicato il 03 Giugno 2013, 12:36
Originariamente inviato da: demon77
eh! Magari!!
Certo se davvero si arrivasse ad un sensore sarebbe la fine del mondo!

Vorrebbe dire che un normale smartphone con nanaosensore sarebbe in grado senza sforzo di fare foto a 6400 iso con la stessa pulizia che hai oggi con una full frame..

.. certo poi ci sarebbe da lavorare sulle ottiche... ma vuoi mettere che spettacoo sarebbe??


Hai capito tutto...
Commento # 19 di: Chelidon pubblicato il 03 Giugno 2013, 21:17
Comunque se il grafene è così inflazionato ormai sull'opinione pubblica è anche dovuto all'incapacità della stampa generalista (o "meno presunta tale" come HWU e simili..) di comprendere e spiegare la differenza fra uno studio possibilista su pubblicazioni scientifiche e i problemi di progettazione e implementazione industriale di un dispositivo reale.

Poi sicuramente su grafene e simili c'è forse fin troppa attenzione per le promesse, che finora non risultano (e non risulteranno probabilmente ancora per qualche decennio) così banali da sfruttare e armonizzare con le tecnologie attuali.
Commento # 20 di: permaloso pubblicato il 03 Giugno 2013, 21:49
per darvi un idea di quanto lontano sia l'uso dl grafene... (soprattutto in questo campo...) un foglio di grafene di un centimetro quadro ha un costo dell' ordine dei CENTO MILIONI di dollari... un sensore FF(8-9cm quadri) spinge la cifra nell'ordine del MILIARDO di dollari...
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