Le ammiraglie reflex Sony perderanno lo specchio

Le ammiraglie reflex Sony perderanno lo specchio

di Alessandro Bordin, pubblicata il

“La tecnologia Trasnlucent Mirror, vista sulle Sony Alpha 33 e 55, migrerà presto anche nella fascia alta di mercato”


Commenti (104)

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Commento # 31 di: MiKeLezZ pubblicato il 23 Settembre 2010, 01:27
Originariamente inviato da: Mercuri0
Potrebbe far vedere esattamente quello che verrà nella foto
Da profano noto una certa differenza fra:

a) vedere attraverso uno specchio e dei vetri le cui capacità optiche saranno certamente inferiori all'unità per quindi immaginarsi come verrà la foto che è scattata da un sensore la cui resa finale andrò a regolare alla bell'e'meglio senza ricevere feedback immediati dal cambio impostazione, aiutandomi con ulteriori tastini per fare delle "preview", addirittura display LCD posizionati sul corpo, microiconcine che si illuminano a lato dell'immagine e quant'altro di arcaico ci possa essere (compresa la griglia del OVF disegnata con pennarellone indelebile).

b) vedere attraverso una immagine digitale (EVF o LCD) rappresentante esattamente la foto che verrà acquisita dal sensore e in real time con le modifiche delle impostazioni PAS ed altro.

Sempre da profano, a me sembra più comoda la seconda.

Se poi voglio vedere il mondo intorno a me basta che guardo a lato della macchina.

Anche solo il pensiero di questi vetrini che se ne vanno e non tornano più, mi sembra facciano disperare tutti... Per i nonni mi vedo comunque già pronta la soluzione: gli mettiamo un bel tondino di vetro doppio a mo' di OVF sulla slitta hot-shoe del flash (con un po' di carta vetra del 1200 glielo opachizziamo un po', in modo da rendere più reale la resa), così mantengono il gusto di vedere il mondo da un oblò (mi annoio un po'...)
Commento # 32 di: homerdb pubblicato il 23 Settembre 2010, 04:50
Originariamente inviato da: PaveK
Realtà aumentata... occhialini... parabrezza... di cosa stiamo parlando?
Io parlo di foto, argomento che conosco piuttosto bene, non di realtà aumentata, argomento che conosco altrettanto bene.
Mi comunichi in modo lampante che il tuo approccio alla fotografia non sia così... diciamo... esperto.
Oggi vediamo attraverso gli occhi. Domani vedremo attraverso gli occhi, che a loro volta vedono attraverso un sensore dalle capacità inferiori a quelle dell'occhio. Forse quando -dopodomani- il sensore+mirino non sarà più collo di bottiglia, potremo parlarne nuovamente. Di sicuro né il 2011 né il 2012 saranno il dopodomani.

Le informazioni sovraimpresse sono comode, nessuno lo discute, ma voglio vedere l'immagine. Se mi accingo a far una silhouette il mirino cosa fa? Scurisce tutto perché non regge il contrasto? Mantiene l'esposizione fissata e mi mostra ciò che non è ombra come un bianco bruciato?
E' l'occhio che si adatta eventualmente alla scena, ma nel mirino devo vedere esattamente cosa si trova d'innanzi alla lente, non un'interpretazione di comodo per limiti tecnologici attuali.

Quindi...

Lunga vita ai mirini elettronici già dal 2011 su tutti i livelli di compatte e pseudo-DSLR (visto che non si potranno chiamare DSLR) entry level ma... buon Dio... non sulle macchine serie per chi sa quel che fa.


quoto

Originariamente inviato da: ARARARARARARA
Del resto non so se tu hai mai visto la publicità in tv di una D3 o una 1D, penso proprio di no, e il perchè è semplice, sono macchine che si vendono da sole, sono per un publico che sa precisamente cosa vuole e cerca, si informa, non ha bisogno di essere influenzato dalla publicità.

Suvvia se mi dite che il futuro del mercato consumer sono le EVIL posso darvi ragione, ma se mi dite che il futuro della fotografia è SLT siamo proprio fuori strada.

Consiglio a tutti di staccarvi un po' dalla corsa alla tecnologia e prendere in mano una vecchia manual focus a pellicola, farci un rullino di bn e riscoprire la fotogrfia, quella vera dove la sensibilità è una cosa da scegliere accuratamente perchè si sceglie ogni 36 scatti, e poi restano tempi, diaframmi, composizione e messa a fuoco, 4 semplici parametri, nessuna opzione aggiuntiva, niente stabilizzatori, bilanciamenti del bianco, raffiche, hdr, etc etc. Dopo aver fatto questo e aver visto le vostre foto avrete un'idea diversa della fotografia avrete imparato che la fotografia non è tecnologia, ma arte, a quel punto sarete pronti per scegliere la vostra digitale.

quoto anche qui; la Fotografia VERA,quella con la F maiuscola,è quella con il vecchio sistema,quello delle SLR, delle fotocamere a telemetro e di quelle medioformato.

Originariamente inviato da: MiKeLezZ
Da profano noto una certa differenza fra:

a) vedere attraverso uno specchio e dei vetri le cui capacità optiche saranno certamente inferiori all'unità per quindi immaginarsi come verrà la foto che è scattata da un sensore la cui resa finale andrò a regolare alla bell'e'meglio senza ricevere feedback immediati dal cambio impostazione, aiutandomi con ulteriori tastini per fare delle "preview", addirittura display LCD posizionati sul corpo, microiconcine che si illuminano a lato dell'immagine e quant'altro di arcaico ci possa essere (compresa la griglia del OVF disegnata con pennarellone indelebile).

b) vedere attraverso una immagine digitale (EVF o LCD) rappresentante esattamente la foto che verrà acquisita dal sensore e in real time con le modifiche delle impostazioni PAS ed altro.

Sempre da profano, a me sembra più comoda la seconda.

Se poi voglio vedere il mondo intorno a me basta che guardo a lato della macchina.

Anche solo il pensiero di questi vetrini che se ne vanno e non tornano più, mi sembra facciano disperare tutti... Per i nonni mi vedo comunque già pronta la soluzione: gli mettiamo un bel tondino di vetro doppio a mo' di OVF sulla slitta hot-shoe del flash (con un po' di carta vetra del 1200 glielo opachizziamo un po', in modo da rendere più reale la resa), così mantengono il gusto di vedere il mondo da un oblò (mi annoio un po'...)


interventi così indispongono alquanto. il fotografo sa quel che osserva e non ha bisogno di un display che gli faccia vedere quello che verrà fuori.
il fotografo sa cosa vuole con quell'accoppiata di tempo/diaframma/iso.
sa cosa vuole mettere a fuoco e se il sistema AF non ce la fa,usa il fuoco manuale.
al Fotografo,inteso come artista fotografo, non servono tutti questi strumenti elettronici,perchè la sua testa è enormemente più "potente".

[U]che il futuro DEL MERCATO possano essere le EVIL o queste SLT potrebbe anche essere,ma il futuro della Fotografia vera, questo NO[/U]. altrimenti buttiamo tutte le "vecchie" reflex e via! a che servirebbero più se si vogliono avere solo le comodità dell'elettronica?

personalmente,dopo aver fatto un pò di gavetta con ACR e i RAW della mia Eos 350D,da quando ho il flash, ho smesso di lavorarle per renderle come le vorrei. sono buone così come sono.
Commento # 33 di: sdomenico pubblicato il 23 Settembre 2010, 08:12
hahahaha poveri i nonni della fotografia (oops...la prima reflex fu una Olympus nel lontanissimo 1984!), nel forum che frequento ce ne sono diversi che ancora piangono il passaggio al digitale e si complimentano tra di loro quando pubblicano roba di 30 anni fa!!!

a parte questa, ben venga l'innovazione, proviamo e giudichiamo, se poi implementeranno la cosa sull'evoluzione della A700 tanto meglio, la mia a700 comincia ad accusare, rispetto alle attuali canon e nikon, una gestione degli iso davvero pessima e se mettessero a posto anche questo aspetto non esiterei a comprarla!
Commento # 34 di: alexsky8 pubblicato il 23 Settembre 2010, 08:13
Originariamente inviato da: homerdb
interventi così indispongono alquanto. il fotografo sa quel che osserva e non ha bisogno di un display che gli faccia vedere quello che verrà fuori.
il fotografo sa cosa vuole con quell'accoppiata di tempo/diaframma/iso.
sa cosa vuole mettere a fuoco e se il sistema AF non ce la fa,usa il fuoco manuale.
al Fotografo,inteso come artista fotografo, non servono tutti questi strumenti elettronici,perchè la sua testa è enormemente più "potente".

[U]che il futuro DEL MERCATO possano essere le EVIL o queste SLT potrebbe anche essere,ma il futuro della Fotografia vera, questo NO[/U]. altrimenti buttiamo tutte le "vecchie" reflex e via! a che servirebbero più se si vogliono avere solo le comodità dell'elettronica?

personalmente,dopo aver fatto un pò di gavetta con ACR e i RAW della mia Eos 350D,da quando ho il flash, ho smesso di lavorarle per renderle come le vorrei. sono buone così come sono.


sinceramente non comprendo questo ostruzionismo e reticenza "a prescindere" verso il nuovo che avanza, iniziamo a vedere cosa ci propongono in termini di evoluzione poi potremo trarre delle conclusioni.

Ricordo ancora alcuni anni fa con l'avvento del digitale molti fotografi erano letteralmente "impauriti" per l'invasione del "demonio digitale"
Commento # 35 di: Barra pubblicato il 23 Settembre 2010, 08:35
Grazie alle nuove tecnologie gli LCD hanno raggiunto una qualità talmente elevata che non è poi così assurdo rimuovere il mirino ottico (densità dei pixel e fedeltà cromatica oggi hanno raggiunto livelli incredibili).
Sempre grazie alle nuove tecnologie la perdita di luce (diretta verso l'af) viene compensata da sensori più sensibili ( )

Soluzioni di realtà aumentata possono essere estremamente utili e cmq a livello software tutto può essere attivato o disattivato.

Avere la possibilità di fare video con una fotocamera reflex è comodo ma allo stato attuale la soluzione presenta limiti di non poco conto, su queste nuove macchine si raggiungeranno livelli inimmaginabili se già ora con le prime macchine sony ha raggiunto risultati così notevoli!

Alla fine i risultati danno ragione a sony e (vedrete) con l'aggiornamento del firmware verrà risolto il problema segnalato su DPreview.

Ultima cosa sui "veri fotografi":
Tanti hanno urlato insulti dietro alle reflex digitali. Oggi TUTTI usano una reflex digitale.
Immagino che sia stato lo stesso quando i grandi produttori hanno abbandonato le macchine a telemetro
Qui succederà la stessa cosa....
Si è diffidenti per natura, soprattutto se le novità stravolgono il modo di lavorare ma quando queste tecnologie saranno mature (1 annetto o poco più passerete tutti al lato oscuro della forza
Commento # 36 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 23 Settembre 2010, 08:40
Originariamente inviato da: sdomenico
hahahaha poveri i nonni della fotografia (oops...la prima reflex fu una Olympus nel lontanissimo 1984!),


ma anche no -.-
Commento # 37 di: (IH)Patriota pubblicato il 23 Settembre 2010, 09:24
Nel 2005 si paventava un 2010 di rivoluzione con l' eliminazione dell' otturatore meccanico a favore di uno elettronico che permetteva tempi di otturazione ancora piu' veloci , durata pressochè illimitata e sopratutto niente sincroflash.

Era dato per certo e ad oggi io non l' ho ancora visto.

Parlare di come saranno i mirini tra dieci anni è fantascienza , magari avremo una lente a contatto con il preview di cosa inquadra la macchina oppure avremo ancora il pentaprisma e il famigerato specchio.

Di fatto ad oggi Sony dice di togliere lo specchio ma non lo toglie , usa un traslucido che non elimina certo il problema di ingombri e di parti meccaniche e devia il tutto su un LCD che funge da mirino.

Se non fosse che l' occhio umano ha una gamma dinamica pressochè doppia rispetto ad un LCD ed una reattività istantanea nell' adeguemanto dell' "esposizione" nei cambi di luce potrebbe essere una buona alternativa.

Basta provare un mirino evil in bassa luce , vedere come regisce ai cambi di luce repentini come rallenta in bassissima luce , come taglia i dettagli fuori dalla gamma dinamica per rendersi conto di qual' è il vero limite dell' electronic viewfinder.

Perchè la questione non è vecchio vs nuovo è che ad oggi un LCD non si avvicina nemmeno alla metà delle prestazioni dell' occhio umano che resta probabilmente il dispositivo di puntamento migliore.

Ciauz
Pat
Commento # 38 di: nick091 pubblicato il 23 Settembre 2010, 09:29
io ancora rimpiango la mia FX3 meccanica, ma se TUTTI quelli che hanno la NEX ne sono entusiasti (professionisti compresi) qualche motivo concreto ci sarà
Commento # 39 di: MaskedPork pubblicato il 23 Settembre 2010, 09:34
Ma le Evil e le macchine con solo EVF non hanno un consumo maggiore rispetto alle classiche reflex che attivano il sensore solo al momento dello scatto?
A me questo sembrerebbe uno degli aspetti peggiori....
Commento # 40 di: PaveK pubblicato il 23 Settembre 2010, 10:17
Originariamente inviato da: sdomenico
hahahaha poveri i nonni della fotografia


Originariamente inviato da: MiKeLezZ
Da profano [...]

Sempre da profano, [...]

Per i nonni mi vedo comunque già pronta la soluzione: gli mettiamo un bel tondino di vetro doppio a mo' di OVF sulla slitta hot-shoe del flash (con un po' di carta vetra del 1200 glielo opachizziamo un po', in modo da rendere più reale la resa), così mantengono il gusto di vedere il mondo da un oblò (mi annoio un po'...)

Punto primo, segnalati. Questa storia del nonno non fa ridere e non mi è mai piaciuto che la parola nonno venga usata (anche in senso metaforico) per canzonare qualcuno.

Punto secondo, e ho grassettato apposta, questo NON è argomento da profani. Stiamo parlando di ammiraglie, caspita! Sono Opere di Ingegno che solo un esperto del campo può apprezzare ma soprattutto -capire-.
Quando dico -capire- non intendo a livello di tecnologia, ma di uso quotidiano. Ad un profano un elemento può apparire scomodo fintanto che non si trova in condizioni limite, raggiunte le quali si batte la mano sulla fronte e si rende conto di quanto può esser stato presuntuoso fino ad un minuto prima.

Come già scritto precedentemente (e gradirei venisse letto e digerito), le informazioni sovraimpresse possono essere di enorme utilità, e nessuno lo nega, fintanto che restino (allo stato tecnologico attuale) un complemento all'immagine vera, e non la sostituiscano.

Quando il profano scrive: "Vedere l'immagine esattamente come verrà scattata è oltretutto più comodo", il professionista/fotoamatore sorride per tenerezza. Non esiste la foto come verrà scattata!
L'evoluto scatta in RAW e sa esattamente cosa debba scegliere la macchina (perlopiù fuoco e tempo di scatto e, in misura minore, bilanciamento del bianco) e cosa il fotografo, magari tramite preset del software che usa per sviluppare gli scatti (praticamente tutto il resto).

La macchina non può mostrarmi come verrà la foto perché NON può in NESSUN modo sapere come voglio che questa venga sviluppata. Quel che visualizza è un'alterazione sulle tonalità, sulle saturazioni, sulla curva di contrasto, sulla nitidezza, sulla rimozione del rumore e, per quelle moderne, anche su vignettatura e aberrazione cromatica. Tutte scelte arbitrarie dettate da questo o quell'ingegnere nipponico. Mai come oggi è assurdo parlare di foto così com'è: è più esatto parlare di foto "come a loro piace".

Se per il fotografo della domenica tutto questo vada anche bene, e anzi sia -auspicabile- dato che la macchina ne sa più dell'utente, lo stesso non si può dire per il settore evoluto. La foto processata la voglio vedere nel cervello, non nell'occhio, perché il mio cervello è più potente, non necessita di ghiere e pulsanti e, soprattutto, mi conosce. La macchina deve restare -neutrale- in quanto strumento.

Come (anche questo) già scritto, tra l'altro, allo stato attuale non è neppure pensabile realizzare un mirino elettronico senza gravi compromessi. Esempio. Questa estate fotografavo alcune cascate al sole, sulle Alpi, dall'interno del bosco. La differenza in EV tra albero in ombra e cascata al sole era enorme ma pur sempre apprezzabile all'occhio. Non alla macchina, o meglio, certamente non dall'anteprima JPG 8bit SRG del display. Io però, conoscendo i limiti fisici del mezzo, sapevo al di là dell'anteprima cosa avrei potuto (e voluto) ottenere in fase di sviluppo. Se avessi avuto un mirino elettronico avrei dovuto guardare continuamente fuori e dentro il mirino per capire come disporre luci ed ombre: mi sarebbe venuta la nausea e la macchina sarebbe impazzita dagli avvisi per ombre e luci prive di dettaglio.

Circa la questione dell'avversità all'innovazione, per come è stata provocatriamente posta, è veramente grottesca. Guardare con attenzione non significa rifiutare. La prima ammiraglia digitale Nikon (e chi mi conosce sa quanto stimi il marchio), era decisamente limitata rispetto ad una qualunque ammiraglia a pellicola con kodachrome 25, il dettaglio non era paragonabile. Non parliamo poi di sensibilità perché rispetto a pellicole 1600/3200 ASA non c'era neppure confronto.
Eppure in diversi si sono buttati nell'immediato per questioni magari trasversali, come possibilità di fare numerosi scatti su una scheda da 128Mb prima di cambiare supporto (che comunque richiedeva meno tempo rispetto al cambio di un rullino), o il bypassaggio della scansione del negativo o della foto per poi usarla in ambito digitale.
Oggi la situazione è ribaltata ed il digitale è meglio quasi in tutto; non a caso nei corsi insegnamo "foto digitale", non "foto".

Chi si butta a capofitto sul nuovo è fondamentalista tanto quanto chi lo rifiuta.
Innovare vuol dire migliorare, non cambiare, altirmenti è solo una moda. Chiunque altro abbia una formazione ingegneristica sa di cosa stia parlando.

Potrei continuare a lungo sull'argomento ma vedo che la maggior parte degli interlocutori che la pensano diversamente da me non appartengono al settore hi-end menzionato dall'articolo, quindi temo diventerebbe una perdita i tempo per ambo le parti.

Saluti
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