Da Fujifilm la fotocamera che vede l'infrarosso

Da Fujifilm la fotocamera che vede l'infrarosso

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Dopo la FinePix S3 Pro UVIR, da Fujifilm una nuova fotocamera che va oltre lo spettro visibile spingendosi fino all'infrarosso”


Commenti (29)

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Commento # 21 di: tarek pubblicato il 08 Gennaio 2007, 14:03
dagli esempi sembra una cacata
Commento # 22 di: ^TiGeRShArK^ pubblicato il 08 Gennaio 2007, 18:35
Originariamente inviato da: klaudio_ros
La fotocamera è utile anche in fotografia astronomica...Una soluzione del genere è stata adottata già da un anno da Canon con la EOS 20Da. Quindi niente novità!

In più già con la Canon e ora anche con questa non si capisce perchè uno debba pagare di più per la stessa macchina a cui hanno semplicemente tolto il filtro IR...bah...

ti assicuro ke x le foto astronomiche si usano ben altri strumenti ke nn una fotocamera del genere e x ki si stupiva di riuscire a fotografare la luce del led del telecomando al buio consiglio di levare il filtro...Io senza filtro illuminavo quasi una stanza
Commento # 23 di: ^TiGeRShArK^ pubblicato il 08 Gennaio 2007, 18:43
Originariamente inviato da: avvelenato
I CCD hanno grossomodo tutti una distribuzione di sensori di tipo GRGB (mi pare la sony avesse in catalogo un sensore che al posto del secondo Green avesse un Emerald, smeraldo, cmq dettagli), ergo, seppur un ccd "normale" è sensibile a lunghezze d'onda differenti dalle visibili, il problema è: come verranno interpretate queste informazioni?
Voglio dire, se una particolare luminosità infrarossa eccitasse il sensore del Red, non è che si avrebbe un'informazione maggiore e comprendente anche quella parte di spettro, si avrebbe piuttosto un'informazione falsata, con un rosso più vivo del reale.

Ergo, sicuramente non è così semplice come dite.



ps: già che ci siamo faccio una domanda: esistono fotocamere o sistemi di registrazione di immagini, che non catturino il "colore", ma lo spettro luminoso, per ogni singolo pixel? Alla fine ciò che definiamo come colore è la nostra percezione soggettiva dello stimolo dei nostri fotorecettori, e non esiste un'associazione biunivoca tra colore e spettro, ad esempio: noi possiamo vedere due viola uguali, tuttavia in uno ci saranno raggi luminosi alla lunghezza d'onda del viola, nell'altro i raggi saranno divisi tra raggi di lunghezza d'onda del rosso e del blu. Un sistema di fotografia che permettesse per ogni pixel di visualizzare un'istogramma delle componenti luminose esistenti sarebbe molto utile, scientificamente parlando, e sono quasi sicuro che sistemi simili esistano, solo non so come si chiamino!

non esistono.X un semplice motivo.Non possono esistere.I pixel di un ccd sono sensibili ad un determinato spettro con il max situato proprio nella regione del vicino infrarosso (è proprio x questo motivo ke vengono usati i filtri ir).Il ccd dunque nn ha la minima idea delle lunghezze d'onda a cui è esposto,ma sa solo ke è stato colpito da dei fotoni rientranti nel range di frequenze a cui è sensibile.X fare quello ke dici tu servirebbe uno spettrometro x ogni pixel..Cosa alquanto impossibile dato ke i migliori spettrometri esistenti sn quelli basati su reticoli di diffrazione...E sn ben + grandi di un pixel
Commento # 24 di: krokus pubblicato il 08 Gennaio 2007, 20:47
Piccolo inciso: è vero che tutti i sensori delle fotocamere digitali sono sensibili anche all'infrarosso vicino, ed è altrettanto vero che basta togliere il filtro IR per ottenere fotografie infrarosse. Il problema però è che tutte le tarature della macchina vanno perse, in particolare il bilanciamento del bianco. Penso che nei casi più gravi anche l'autofocus vada fuori taratura e sbagli di brutto.
Purtroppo i sensori CCD hanno una risposta in frequenza tutt'altro che lineare e quindi occorre aggiustare il meglio possibile i parametri di esposizione per ottenere una risposta bilanciata.
Commento # 25 di: ^Krasty^ pubblicato il 09 Gennaio 2007, 00:56
Originariamente inviato da: danyroma80
credo sia sensibile alla parte alta della banda infrarosso. In pratica consente di fare foto quando l'illuminazione è estremamente bassa, anche alcune videocamere digitali hanno questa caratteristica. Gli infrarossi legati al calore hanno frequenze molto più basse e non credo che questa fotocamera sia in grado di catturare.

...sulla videocamera di mia sorella questa funzione si chiama nightshot e c'è da dire che la pagò un bel po, ma è ormai un prodotto vecchio.
Cmq verissimo, mi chiusi di notte in camera per provarla mi sentivo tipo Black Hawk Down
Commento # 26 di: liviux pubblicato il 09 Gennaio 2007, 11:43
Originariamente inviato da: avvelenato
ps: già che ci siamo faccio una domanda: esistono fotocamere o sistemi di registrazione di immagini, che non catturino il "colore", ma lo spettro luminoso, per ogni singolo pixel?
...
Un sistema di fotografia che permettesse per ogni pixel di visualizzare un'istogramma delle componenti luminose esistenti sarebbe molto utile, scientificamente parlando, e sono quasi sicuro che sistemi simili esistano, solo non so come si chiamino!


Beh, attualmente c'è qualcosa del genere in orbita attorno a Saturno. Molto utile scientificamente. Per dettagli:
http://wwwvims.lpl.arizona.edu/Howitworks.html
Commento # 27 di: liviux pubblicato il 09 Gennaio 2007, 11:46
Originariamente inviato da: kralin
qualche filmino invece si poteva fare, ma serve davvero a poche persone...

Non sai quanti filmati ho fatto ai miei bimbi mentre dormono
Commento # 28 di: ^TiGeRShArK^ pubblicato il 09 Gennaio 2007, 18:34
Originariamente inviato da: liviux]Beh, attualmente c'è
http://wwwvims.lpl.arizona.edu/Howitworks.html[/url]
ma nn produce un immagine in realtà effettua diverse spettrofotometrie in vari punti
mediante esposizioni successive dopo aver riposizionato il primario.In realtà il principio di funzionamento è sempre quello basato su reticolo di diffrazione di cui sopra..
Commento # 29 di: liviux pubblicato il 10 Gennaio 2007, 10:45
Originariamente inviato da: ^TiGeRShArK^
ma nn produce un immagine in realtà effettua diverse spettrofotometrie in vari punti
mediante esposizioni successive dopo aver riposizionato il primario.In realtà il principio di funzionamento è sempre quello basato su reticolo di diffrazione di cui sopra..

Beh, produce sì un'immagine, solo che la ottiene mediante una scansione del campo visivo e la composizione delle strisce monodimensionali per formare un'immagine bidimensionale. Se intendevi un apparecchio che abbia sostanzialmente uno spettrometro per ogni pixel, non ne conosco alcuno. Probabilmente sarebbe estremamente costoso e poco pratico. L'unico vantaggio rispetto al VIMS (che certamente non è economico) sarebbe di poter riprendere soggetti in movimento, potendo fare a meno della scansione, ma probabilmente la cosa non è di grande interesse scientifico. Sicuramente non per immagini astronomiche come quelle della sonda Cassini.
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