Abbey Road: all'asta il set completo di foto scattate per la mitica copertina dei Beatles

Abbey Road: all'asta il set completo di foto scattate per la mitica copertina dei Beatles

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Il fotografo Iain Macmillan aveva ricavato 25 set di stampe autografate, che circolano da diverso tempo tra i collezionisti, delle foto scattate per la copertina dell'album dei Beatles Abbey Road: ora all'asta il set completo”

Una delle foto più iconiche che ritrae i Beatles è certamente quella della copertina dell'album Abbey Road. La foto, scattata in uno degli attraversamenti pedonali della via, divenuto ora luogo protetto dell'English Heritage, ritrae i quattro componenti del gruppo mentre attraversano sulle strisce pedonali.

Il fotografo Iain Macmillan non ha avuto molto tempo per portare a casa lo scatto buono, visto che il traffico, fermato da un agente di polizia, non poteva rimanere fermo a lungo: piazzato con la sua fotocamera Hasselblad medio formato (con ottica 50mm, otturatore a 1/500s e diaframma chiuso a 22) ha scattato sei volte, tre mentre i Beatles attraveravano in un senso e tre nell'altro. Lo scatto buono è risultato essere il quinto della serie.

Dalla pellicola Macmillan aveva ricavato 25 set di stampe autografate, che circolano da diverso tempo tra i collezionisti. Per la prima volta però la casa di aste Bloomsbury Auction ha deciso di mettere all'asta un set completo di tutte e sei le foto. A queste viene aggiunta come bonus anche una stampa della foto utilizzata per la back cover, quella che riprende direttamente l'insegna con il nome della via.

Il set di foto andrà all'asta il 21 novembre 2014. Chi si volesse recare a Mayfair per partecipare all'asta oltre al biglietto aereo per Londra dovrà avere in tasca anche un portafoglio bello gonfio: si stima che il set possa arrivare a sfiorare i 100.000 Euro.


Commenti (8)

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Commento # 1 di: Zenida pubblicato il 20 Ottobre 2014, 21:02
Non sono di quegli anni, ne sono un fan dei beatles... ma fa sempre un pò nostalgia il tempo dei miti
Commento # 2 di: Tanner pubblicato il 20 Ottobre 2014, 21:16
Eh...

Se non altro nella sala di fianco a quella dove incidevano i Beatles, di cui non riesco ad essere fan, c'erano i giovani Pink Floyd che preparavano The Piper at the Gates of Dawn, e allora è un'altra storia...
Commento # 3 di: manfrix pubblicato il 20 Ottobre 2014, 21:28
quello che si nota è che almeno 4 scatti su 6 erano da buttare!

La composizione dell'iconica copertina sembra quasi essere frutto del c...aso
Commento # 4 di: cronos1990 pubblicato il 21 Ottobre 2014, 07:40
Originariamente inviato da: manfrix
La composizione dell'iconica copertina sembra quasi essere frutto del c...aso
E lo è. Originariamente avevano intenzione di chiamare l'album con un altro nome, se non erro Everest e piazzarci una foto della montagna.
Ma siccome il gruppo era nei fatti oramai sciolto (ufficialmente è il penultimo album, nei fatti l'ultimo per via di come è venuto fuori il successivo; il titolo dell'ultima traccia è abbastanza eloquente), mancava totalmente la spinta propositiva per progetti impegnativi, ricercati. Non a caso fu uno degli album meno "collaborativi", anche se poi ne è uscito uno dei più importanti della storia del gruppo.

Quindi alla fine ripiegarono su un qualcosa di "sbrigativo" da fare, basandosi su un'idea semplice ed immediata ma al tempo stesso geniale, ottenendo l'ennesimo risultato di successo.
Commento # 5 di: Eress pubblicato il 21 Ottobre 2014, 08:09
Direi normale, nell'arte funziona così, specie nella fotografia, tante prove, in questo caso scatti e solo uno davvero buono.
Commento # 6 di: manfrix pubblicato il 21 Ottobre 2014, 08:27
Originariamente inviato da: cronos1990
E lo è. Originariamente avevano intenzione di chiamare l'album con un altro nome, se non erro Everest e piazzarci una foto della montagna.
Ma siccome il gruppo era nei fatti oramai sciolto (ufficialmente è il penultimo album, nei fatti l'ultimo per via di come è venuto fuori il successivo; il titolo dell'ultima traccia è abbastanza eloquente), mancava totalmente la spinta propositiva per progetti impegnativi, ricercati. Non a caso fu uno degli album meno "collaborativi", anche se poi ne è uscito uno dei più importanti della storia del gruppo.

Quindi alla fine ripiegarono su un qualcosa di "sbrigativo" da fare, basandosi su un'idea semplice ed immediata ma al tempo stesso geniale, ottenendo l'ennesimo risultato di successo.


non intendevo che l'idea fosse frutto del caso, ma la composizione della foto. Per quanto sia un'idea dell'ultimo momento, la composizione di una foto può essere studiata e ricercata. Nelle 5 foto mostrate invece solo quella dell'effettiva copertina sembra essere studiata, le altre sono completamente random... il che fa pensare che non fosse studiata nemmeno quella finita poi in copertina, tutto qui
Commento # 7 di: cronos1990 pubblicato il 21 Ottobre 2014, 09:14
Originariamente inviato da: manfrix
non intendevo che l'idea fosse frutto del caso, ma la composizione della foto. Per quanto sia un'idea dell'ultimo momento, la composizione di una foto può essere studiata e ricercata. Nelle 5 foto mostrate invece solo quella dell'effettiva copertina sembra essere studiata, le altre sono completamente random... il che fa pensare che non fosse studiata nemmeno quella finita poi in copertina, tutto qui
Sono d'accordo col tuo ragionamento, difatti nessuna delle sei foto è stata studiata. Dico semplicemente che quest'evento casuale nasce da determinate scelte fatte a monte.

Una produzione artistica come la copertina di un album (colpi di genio improvvisi e lavori raffazzonati a parte) richiede un certo tempo, ragionamento, spesso si va avanti per tentativi e si confrontano idee. In molti casi un'idea iniziale portata avanti per mesi viene cambiata completamente.
Qui han fatto la cosa più banale. Sono usciti dallo studio di registrazione ed hanno fatto quattro passi, giusto per dire: ci serve una foto per la copertina. Probabile che hanno chiamato il fotografo all'ultimo e si è trovato a fare gli scatti al volo (l'articolo fa notare che hanno avuto poco tempo di traffico bloccato, non mi stupirei se hanno chiesto un favore al vigile sul momento). E' indicativo, sulla "fretta" di chiudere il lavoro, che è l'unica copertina dei Beatles che non riporta il nome dell'album o altre scritte, c'è solo la foto.

Quindi è più che comprensibile che la foto sia uscita in maniera casuale. Alla fin fine, è stata scelta quella in cui per pura fortuna trovi i 4 centrati sulla strada con la stessa cadenza nel passo. Tutto si riduce a: vediamo quel che viene fuori e bon. A ben vedere, 6 soli scatti son ben poca cosa.
Poi comunque un pò di "fortuna" non guasta mai; non è il primo nè l'ultimo caso in cui per caso esce fuori qualcosa che rimane nella memoria.
Commento # 8 di: manfrix pubblicato il 21 Ottobre 2014, 09:32
Originariamente inviato da: cronos1990
Sono d'accordo col tuo ragionamento, difatti nessuna delle sei foto è stata studiata. Dico semplicemente che quest'evento casuale nasce da determinate scelte fatte a monte.

Una produzione artistica come la copertina di un album (colpi di genio improvvisi e lavori raffazzonati a parte) richiede un certo tempo, ragionamento, spesso si va avanti per tentativi e si confrontano idee. In molti casi un'idea iniziale portata avanti per mesi viene cambiata completamente.
Qui han fatto la cosa più banale. Sono usciti dallo studio di registrazione ed hanno fatto quattro passi, giusto per dire: ci serve una foto per la copertina. Probabile che hanno chiamato il fotografo all'ultimo e si è trovato a fare gli scatti al volo (l'articolo fa notare che hanno avuto poco tempo di traffico bloccato, non mi stupirei se hanno chiesto un favore al vigile sul momento). E' indicativo, sulla "fretta" di chiudere il lavoro, che è l'unica copertina dei Beatles che non riporta il nome dell'album o altre scritte, c'è solo la foto.

Quindi è più che comprensibile che la foto sia uscita in maniera casuale. Alla fin fine, è stata scelta quella in cui per pura fortuna trovi i 4 centrati sulla strada con la stessa cadenza nel passo. Tutto si riduce a: vediamo quel che viene fuori e bon. A ben vedere, 6 soli scatti son ben poca cosa.
Poi comunque un pò di "fortuna" non guasta mai; non è il primo nè l'ultimo caso in cui per caso esce fuori qualcosa che rimane nella memoria.


sì certo... mi fa sorridere pensare che ci sarà stato chi magari ha tenuto delle lezioni su questa foto

...d'altronde come accade per molte opere artistiche in generale, dove il significato lo dà il critico e probabilmente l'autore non ci aveva nemmeno pensato