Sony FE 14mm F1.8 GM, ultra-grandangolare, ultra-compatto

Sony FE 14mm F1.8 GM, ultra-grandangolare, ultra-compatto

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Il nuovo Sony FE 14mm F1.8 GMaster si inserisce a catalogo come il più estremo tra i grandangolari a focale fissa. Ampia apertura massima ma, nonostante questo, dimensioni molto compatte e un prezzo di listino più che dimezzato rispetto allo zoom 12-24 F2.8 GM. ”

Un periodo, questo, di attività frenetica per Sony, che annuncia importanti tasselli a completamento del suo corredo di ottiche FE a un ritmo forsennato. Oggi è il turno dell'ultra-grandangolare FE 14mm F1.8 GMaster, che si inserisce a catalogo come il più grandangolare tra gli obiettivi a focale fissa, superando l'attuale 20mm f/1.8.

Meglio di lui fanno solo i due zoom 12-24mm (f/2.8 Gmaster, qui recensito, e f/4 G), ma si tratta evidentemente di un'altra categoria di obiettivi, rispetto ai quali l'FE 14mm F1.8 GM mostra tutti i vantaggi della focale fissa: è infatti più economico di entrambi (in particolare, costa meno della metà dello zoom GM), ed è sensibilmente più compatto, pur essendo più luminoso.    

Il tema della compattezza è in effetti centrale per questo prodotto, dato che l'FE 14mm F1.8 GM non è solo più compatto dello zoom, cosa di per sé naturale, ma è molto più compatto anche rispetto a diretti concorrenti come il 14mm F1.8 DG HSM di Sigma: (94,5x126mm e 1120g per il Sigma, 83x99,8mm e 460g per il Sony). Un tale divario a parità di apertura, e in presenza di uno schema ottico non drasticamente diverso (14 elementi in 11 gruppi il Sony, 16 elementi in 11 gruppi il Sigma), si spiega con la possibilità, per Sony, di progettare ottiche esclusivamente per il tiraggio delle sue mirrorless, mentre costruttori terzi come Sigma devono garantire compatibilità anche con il mondo reflex. Il vantaggio, in questo caso specifico, è molto netto.


Nitidezza al centro. Dall'alto: f/1.8 - f/5.8 - f/16.

Lo schema ottico include due elementi XA (eXtreme Aspherical), un ulteriore lente asferica "standard", e tre elementi bassissima dispersione, due ED (Extra-low Dispersion) e un Super ED. La messa a fuoco è rigorosamente interna, flottante, ed è attuata da due motori lineari, che assicurano una risposta rapida e quasi completamente silenziosa.  

La minima distanza di messa a fuoco di soli 25cm (27cm per il Sigma) consente riprese molto ravvicinate, che esaltano l'esasperazione della prospettiva tipica dei grandangolari utilizzati a ridosso del soggetto. Si tratta di un elemento di valutazione non secondario in questo tipo di ottica, spesso usata espressamente a questo scopo.  


Nitidezza agli angoli. Dall'alto: f/1.8 - f/5.8 - f/16.

La costruzione ricalca fedelmente i dettami della famiglia Gmaster. Le peculiarità della focale si esauriscono con la presenza del classico paraluce fisso a petalo e all'impossibilità di installare filtri a vite, sostituiti dai filtri posteriori in gelatina (analoga soluzione adottata anche dal 12-24 F2.8 GM). Da segnalare l'elemento frontale non porgente e per questo, in qualche misura protetto dal paraluce stesso, al contrario di quanto accade con altri grandangolari estremi.   

La copertura Nano AR Coating II assicura le massime prestazioni antiriflesso oggi disponibili in casa Sony, e il rivestimento al fluoro nel facilita la pulizia; un "dettaglio", quest'ultimo, sempre importante per questa tipologia di obiettivo.  

Per il resto, osserviamo la stessa dotazione e la stessa struttura che contraddistingue tutte le ottiche GM: selettore AF/MF a sinistra, appena sotto il pulsante programmabile per default assegnato al blocco AF (così tutto è a portata del pollice della mano sinistra), selettore per abilitare o meno il click della ghiera dei diaframmi sul lato opposto. Quest'ultima misura circa 14mm, 8 dei quali zigrinati per impugnatura, e si chiude fino a f/16. Il diaframma è a 9 lamelle.


Resa dei punti luce sfocati.

La ghiera di messa a fuoco, anteriore e by-wire, misura invece circa 19mm e risulta estremamente fluida e precisa, al pari di tutti gli obiettivi GMaster da noi provati finora. Persino la corsa, circa 135°, sembra essere una costante in questa famiglia di prodotti.  

Come ci hanno ormai abituato le attuali ottiche GMaster, nitidezza e potere risolvente sono ai massimi livelli. Notevole, in particolare, il confronto con il 12-24mm Gmaster al suo estremo grandangolare, uno tra i migliori zoom oggi disponibili per precisione ottica. Ebbene, che questo 14mm a focale fissa fosse superiore era scontato, ma ci ha stupito misurare quanto sia superiore!

Lo zoom, a 12mm e montato sulla stessa At/ Mark IV, raggiungeva le 5000 LW/PH a f/8, questo 14mm le supera già a f/4. Lo zoom partiva alla sua massima apertura (f/2.8) con circa 2500 LW/PH, questo 14mm sfiora le 4000 LW/PH alla sua massima apertura, che però è f/1.8.  

Nettissimo anche il divario agli angoli, laddove lo zoom arrivava a superare le 2000 LW/PH solo chiudendo il diaframma fino a f/5.6, mentre questo 14mm 2000 LW/PH le garantisce a qualunque diaframma, e arriva a f/8 oltre le 3700 LW/PH.   


Ottime notizie anche in termini di distorsione: un 3% circa (ovviamente a barilotto) è un livello percettibile ma eccellente per questo tipo di focale. In questo caso il paragone con lo zoom è semplicemente improponibile, mentre più significativo è il confronto con il diretto rivale Sigma e con il Canon EF 14mm f/2.8L II, che fanno segnare entrambi analoghi punteggi nell'intorno del 3%. Il Sony FE 14mm F1.8 GMaster si unisce a loro, ai vertici della categoria.   


La vignettatura a f/1.8 è molto evidente: poco oltre i 3 EV; chiudendo il diaframma ovviamente si riduce, ma mai a valori insignificanti – anche a diaframmi intermedi, agli angoli si perde oltre 1 EV. Da questo punto di vista, a livello ottico si sarebbe potuto fare meglio ma, come sempre, dove non arriva l'ottica arriva l'elettronica, annullando facilmente il problema in sede di sviluppo (o direttamente in-camera, qualora si scatti in JPEG).


Resa delle sorgenti puntiformi (cielo stellato). Sopra: Al centro. Sotto: Agli angoli.

Perfettamente sotto controllo l'aberrazione cromatica, anch'essa poco variabile al variare del diaframma ma, in questo caso, su valori intorno al singolo pixel (1,12px massimi @ f/1.8), vale a dire insignificanti considerata la quantità di pixel prodotta dalla A7R IV. Eccellente, per concludere, la resistenza al flare.

Il Sony FE 14mm F1.8 GMaster sarà disponibile da Maggio 2021, al prezzo di listino di 1600 Euro – un posizionamento commerciale pressoché identico a quello del diretto concorrente Sigma.

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