Sony FE 1.8/20G, ultra-grandangolare compatto di insospettabile qualità

Sony FE 1.8/20G, ultra-grandangolare compatto di insospettabile qualità

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sony espande verso il basso la gamma di focali per le sue mirrorless Full Frame con questo 20mm compatto. Non ha il blasone delle ottiche Zeiss o G Master, ma esibisce notevoli qualità ottiche a un prezzo interessante. ”

Sony espande la gamma dei suoi grandangolari a focale fissa aggiungendo il nuovo FE 1.8/20 G (SEL20F18G), annunciato oggi.
La sigla, come sempre, fornisce già alcune informazioni basilari: si tratta di un obiettivo per fotocamere Full Frame con attacco E, lunghezza focale 20mm e apertura massima f/1.8, appartenente alla famiglia Sony G. Può naturalmente essere montato su fotocamere APS-C, dove il consueto fattore di moltiplicazione 1.5x porta la focale equivalente a 30mm.  


Sony ha progettato questo obiettivo per essere, innanzitutto, compatto e leggero. Misura infatti solo 84,7mm in lunghezza, 73,5mm in diametro, pesa appena 373g e adotta filtri da 67mm. Proprio quest'ultimo dato è un buon indice della compattezza dell'FE 1.8/20 G, quasi incredibile se si considera, ad esempio, che il Milvus 2.8/21 della "cugina" Zeiss, a sostanziale parità di focale e nonostante l'apertura massima inferiore, utilizza filtri da 82mm.


A dispetto delle dimensioni, lo schema ottico è decisamente sofisticato. Ben 14 elementi in 12 gruppi, tra cui 2 elementi asferici e 3 a bassa dispersione ED. Il diaframma circolare si chiude fino a f/22, e la messa a fuoco è attuata da 2 motori lineari. Interessante la minima distanza di messa a fuoco, 18 – 19cm a seconda che si lavori in Manual Focus o Auto Focus, che porta a ottenere un buon rapporto di ingrandimento massimo: 0,20x – 0,22x.

Costruzione e maneggevolezza
L'FE 1.8/20 G è dotato di una robusta flangia in metallo, ma senza quella guarnizione in gomma prevista in alcuni sistemi per scongiurare l'ingresso di umidità nel corpo macchina. L'ultima lente, che in effetti è solo una copertura protettiva, è in posizione fissa, mentre è facile scorgere dietro di essa il gruppo flottante di messa a fuoco, libero di muoversi quando l'obiettivo non è collegato alla fotocamera. Il movimento è molto dolce, ma un blocco meccanico ci avrebbe maggiormente rassicurato ai fini del trasporto.


Essendo la messa a fuoco interna, ovviamente l'elemento frontale non si estende né ruota, cosa che facilita l'uso di filtri dipendenti dall'orientamento come i polarizzatori e i digradanti, verosimilmente utilizzati con focali di questo tipo.

La costruzione è semplice, senza fronzoli. Come da tradizione Sony, nessuna finestrella con indicatore di distanza di messa a fuoco e comprensibilmente, data la cortissima focale, nessuno stabilizzatore ottico. Non mancano, però, un pulsante programmabile e una ghiera dei diaframmi molto piacevole da utilizzare, grazie anche al selettore che consente di abilitare o disabilitare il "click". In questo modo, è possibile avere un utile feedback tattile ogni 1/3 EV in caso di ripresa fotografica, ma anche un movimento fluido e assolutamente silenzioso in caso di ripresa video.

Il pulsante programmabile, dal canto suo, può essere associato a pressoché qualunque funzione del corpo macchina – la scelta, ben organizzata, nel caso della A7R Mark IV da noi utilizzata per il test, prevede la bellezza di 27 (!) pagine di menu tra cui scegliere. 

Il corpo è in materiale plastico e appare di buona qualità, con parti in movimento pressoché prive di giochi meccanici. La ghiera di messa a fuoco, by-wire, è sufficientemente ampia (circa 2 cm) e ottimamente posizionata nella parte anteriore dell'obiettivo. Nel complesso, dunque, la maneggevolezza è eccellente.


Probabilmente anche per merito della compattezza, e certamente della messa a fuoco posteriore, la rapidità di messa a fuoco è eccellente: basta meno di 1 secondo per l'intera corsa, da infinito a soggetto ravvicinato e viceversa, il che è molto più di quanto serva per un obiettivo verosimilmente destinato al paesaggio.

Risoluzione
L'FE 1.8/20 G è un esempio dei progressi compiuti recentemente da ottiche e sensori, e di come un'ottica moderna, unita a un sensore come quello della A7R Mark IV, consenta di ottenere risultati impensabili fino a pochi anni fa.


Esempio di nitidezza ottenibile in punti decentrati, a diverse aperture. Buona già a f/1.8 a meno di non raggiungere gli angoli estremi del fotogramma, cresce ovviamente a diaframmi intermedi e, ancora a f/22, nonostante il visibile degrado, si mantiene su buoni livelli assoluti.

Al centro dell'immagine, già a tutta apertura, i punteggi MTF (slanted edge) sono abbondantemente oltre le 4000 LW/PH, e si mantengono tali fino a f/11. Ancora a f/22, la coppia A7R Mark IV + FE 1.8/20 G fa segnare quasi 2000 LW/PH, che possono sembrare poche rispetto al valore massimo ma che, in effetti, assicurano in assoluto un ottimo livello di dettaglio (vedi particolari in queste pagine). I risultati dell'analisi hyperbolic wedge, limitata a 4000 LW/PH, sono fuori scala fino a f/8, e a diaframmi più chiusi ricalcano quelli dell'analisi slanted edge – circa 2100 LW/PH a f/22. 

F1.8
f/1.8

F2.0
f/2.0

F2.8
f/2.8

F4.0
f/4.0

F5.6
f/5.6

F8.0
f/8.0

F11
f/11

F16
f/16

F22
f/22

Come spesso accade per le ottiche moderne, i diaframmi migliori sono quelli medio-bassi (anche a causa della diffrazione, che per questo sensore inizia a giocare un ruolo non trascurabile a partire da f/11). I punteggi massimi si ottengono, per la cronaca, a f/4, con una risposta comunque davvero eccellente tra f/2 e f/8 compresi. 

Agli angoli dell'immagine è viceversa necessario diaframmare di uno stop per raggiungere la nitidezza ottimale – nulla di strano, ovviamente. In questo caso, si superano le 2000 LW/PH a partire da f/2.8, con il massimo assoluto (circa 3700 LW/PH) a f/5.6.

Distorsione
Uno degli aspetti che ci ha maggiormente impressionato di quest'ottica è la totale assenza di distorsione (rilevata una distorsione a cuscinetto dello 0,1%...). Certo, il fatto di essere un'ottica fissa è un vantaggio in questo senso, ma esistono 50mm introdotti solo una quindicina di anni fa, anche pregiati, che mostrano distorsioni intorno al 5%, pertanto il risultato di questo 20mm è davvero degno di nota.


Le distorsioni non sono da confondere con gli effetti di prospettiva, ovviamente esasperati data la corta focale. In sintesi, è necessario allineare con cura la fotocamera per evitare linee spioventi ma, fatto questo, con l'FE 1.8/20 G si possono ottenere foto di interni geometricamente perfette senza bisogno di interventi in post-produzione.

Vignettatura
Anche dal punto di vista della caduta di luce ai bordi l'FE 1.8/20 G si comporta decisamente bene. Non che sia trascurabile in assoluto: circa -2 EV alla massima apertura (-2,1 EV agli angoli, -1,9 EV ai lati), ma non è nemmeno particolarmente elevata, specie considerata focale e apertura massima, si riduce rapidamente chiudendo il diaframma (basta arrivare a f/2.8 per guadagnare circa uno stop), ed è regolare, pertanto facilmente correggibile. Vale la pena ricordare che, una volta disponibili il profilo specifico della lente, la correzione di questo difetto in post-produzione è automatica e molto efficace.

Aberrazioni cromatiche
Perfettamente sotto controllo le aberrazioni cromatiche. Quelle laterali, misurabili, sono come è lecito attendersi trascurabili al centro e variabili tra circa 0,65 e circa 1 pixel ai bordi. Ricordiamo che la misura assoluta, in pixel, aumenta con la risoluzione del sensore, così un singolo pixel, considerabile un difetto di modesta entità già su un sensore da 24 Mpixel, è da considerarsi praticamente irrilevante sul sensore della A7R IV.    


Per quanto riguarda le aberrazioni cromatiche assiali, mostriamo un ingrandimento mirato a esasperare il difetto (righello inclinato ripreso da distanza ravvicinata). Anche in questo caso, visivamente non si nota nulla.

Altre valutazioni
Riportiamo, per concludere, alcune immagini mirate a esasperare alcuni difetti non misurabili o, comunque, delle peculiarità dell'ottica.


Valutazione visiva della resa dei punti luce sfocati e dell'astigmatismo (in basso a sinistra), come si vede moderato.


Piacevole "effetto stella" e aberrazione cromatica assiale visivamente irrilevabile.

Le valutazioni sono, di nuovo, molto positive per Sony. Si può infatti notare, nelle immagini qui prodotte, la piacevole resa dei punti luce fuori fuoco, grazie anche a un astigmatismo ridotto, un'ottima resistenza al flare e una piacevole "stella" luminosa a 18 raggi, figlia delle 9 lamelle di diaframma, che farà piacere ai fotografi appassionati di paesaggi urbani notturni.

Conclusioni
L'FE 1.8/20 G è un obiettivo che, a prima vista, può passare inosservato all'interno della gamma FE – non ha l'appeal dei super-tele, né integra tecnologie inusuali. Ciò non di meno, è un piccolo gioiello. Letteralmente piccolo. La sua compattezza potrà non essere determinante nell'utilizzo a mano libera (dove, in ogni caso, non guasta); ipotizzandone un uso su drone per riprese aeree, però, il peso di soli 373g può fare la differenza.     


Dai margini inclusi a sinistra e in basso si può apprezzare la perfezione geometrica di quest'ottica. Nessuna correzione effettuata in post-produzione, a meno di una mera rotazione.

Ma soprattutto, esibisce qualità ottiche notevolissime. La nitidezza, per iniziare, è molto elevata al centro a pressoché tutti i diaframmi, e si mantiene elevata fino agli angoli estremi del fotogramma avendo cura di diaframmare a f/5.6 o f/8, che sono poi i diaframmi tipicamente più usati per questo tipo di obiettivo.  

Le aberrazioni cromatiche sono sempre ottimamente controllate, la distorsione praticamente inesistente (cosa che lo qualifica come ottica ideale per riprese di interni), la vignettatura non è mai drammatica e non abbiamo riscontrato particolari problematiche in termini di astigmatismo, coma, flare. Che altro desiderare?!? Magari un prezzo non stratosferico? Accontentati: l'FE 1.8/20 G sarà disponibile da Marzo al prezzo indicativo di 1100 Euro (con paraluce ALC-SH162 e borsa morbida di trasporto).


Commenti (5)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 1 di: AarnMunro pubblicato il 25 Febbraio 2020, 19:03
1100 euro per un sony da 20mm mi sembrano tanti...
Commento # 2 di: Tedturb0 pubblicato il 25 Febbraio 2020, 21:24
Originariamente inviato da: AarnMunro
1100 euro per un sony da 20mm mi sembrano tanti...


per questo sony mi sembrano quasi pochi..
Commento # 3 di: GiovanniGTS pubblicato il 25 Febbraio 2020, 22:17
Originariamente inviato da: AarnMunro
1100 euro per un sony da 20mm mi sembrano tanti...




Commento # 4 di: aald213 pubblicato il 26 Febbraio 2020, 00:03
Articolo molto ben fatto

Piccolo errore: "una mera rorazione."
Commento # 5 di: a.debernardi pubblicato il 26 Febbraio 2020, 08:52
Originariamente inviato da: aald213
Articolo molto ben fatto

Piccolo errore: "una mera rorazione."


Grazie ;-)