Sony RX10 Mark II, superzoom di qualità

Sony RX10 Mark II, superzoom di qualità

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sensore da 1 pollice, zoom 24-200mm f/2.8 e tanta elettronica, per divertirsi in viaggio coniugando praticità e qualità fotografica. Video 4K e ripresa Hi-Frame-Rate fino a 1000 fps rappresentano notevoli attrattive, ma il prezzo è da reflex. ”

Impressioni d'uso

Come la prima serie e come molte altre bridge, lo spazio non manca ed è stato ben sfruttato ricavando una comoda impugnatura, comunque piuttosto sottile e per questo più adatta a chi ha mani piccole.

Interfaccia e menu, analoghi a quelli di altri prodotti recenti del marchio, si sono dimostrati anche in questo razionali ed efficaci. Gli unici due appunti che si possono muovere riguardano la ghiera posteriore, che come già detto risulta un po' sfuggente, e la velocità dello zoom, che è regolabile ma mai molto elevata; la corsa della ghiera, inoltre, è a nostro avviso troppo ampia, il che assicura grande precisione ma non la possibilità di effettuare una zoomata rapida con un singolo gesto. Si tratta, in ogni caso, di due dettagli a cui ci si abitua presto.


JPEG in-camera, 1/125s, f/4, 1000 ISO @ 70mm. Crop 1920x1080.

La vera novità di questo modello è la ghiera dei diaframmi che, in tutta onestà, abbiamo amato meno di quanto ci aspettassimo. Molto comoda per lavorare in Manuale o in Priorità di diaframma, risulta destabilizzante quando si lavora in Program o in Priorità di tempo. In questi casi, infatti, è la ghiera posteriore a dettare l'impostazione de parametro libero, mentre la ghiera dei diaframmi non ha effetto. Ci si può trovare così con la ghiera impostata su f/8 ma con la fotocamera che lavora a f/2.8, e viceversa. Meglio allora, a nostro avviso, una ghiera multifunzione generica come quella che la stessa Sony adotta su altri suoi modelli.     

Il mirino elettronico, molto valido, è sicuramente tra i migliori della categoria. Ampio, reattivo, con oscuramento dopo lo scatto ragionevolmente breve, è un piacere da utilizzare. Anche in questo caso, però, si può muovere una critica: il tempo di commutazione da LCD posteriore a EVF è abbastanza elevato da risultare fastidioso e, in alcuni casi, da causare la "perdita" di uno scatto. È possibile ridurre il tempo, che in questo caso diventa di sola accensione, selezionando manualmente il solo EVF, ma in questo caso anche il menu deve essere utilizzato guardando nel mirino, il che risulta piuttosto scomodo ...


JPEG in-camera, 1/125s, f/4, 1000 ISO @ 70mm. Crop 100%.

La funzione HFR è molto versatile e divertente. Richiede un minimo di preparazione, perché la registrazione va messa in stand-by premendo il pulsante centrale del PAD prima di essere effettivamente avviata, ma questo è uno stratagemma molto utile perché consente alla fotocamera di memorizzare nella DRAM del sensore 2 o 4 secondi di video (secondo le impostazioni) prima della pressione del pulsante REC, in modo da non perdere l'attimo. Il pulsante può in effetti, secondo le impostazioni di menu, essere utilizzato come start, per registrare i 2 o 4 secondi seguenti, o come stop, per salvare i 2 o 4 secondi precedenti (sempre in funzione delle impostazioni).

Ora, i 2 secondi disponibili a 1000 fps possono sembrare pochi, ma si tenga conto che 2 secondi reali ripresi a 1000 fps e riprodotti a 25p durano 80 secondi, che è un tempo già più che sufficiente ad annoiare. Sony è stata brava, a nostro avviso, a offrire anche 500 e 250 fps, e di consentire la scelta tra riproduzione 25p o 50p, in modo da poter sempre trovare la combinazione più adatta al soggetto ripreso. L'unica pecca di questa funzione è l'upscaling a 1080pixel; non che questo pregiudichi la qualità in alcun modo, essendo un upscaling marginale, ma i fotogrammi da registrare sono molti e quindi il salvataggio richiede molto tempo - ad esempio, circa 1 minuto e 20 secondi per slow-motion 40x. 


RAW, 1/80s, f/2.8, 200 ISO @ 25mm. Immagine originale.

Infine, un grosso applauso al sistema autofocus, che non solo è rapido in modalità AF singolo e fluido in modalità AF continuo, ma è anche estremamente  efficace nell'inseguimento del soggetto. Una volta effettuata la selezione iniziale (consigliamo l'opzione "centro" per agganciare il particolare di interesse), la RX10 identifica il punto notevole del soggetto quasi sempre a colpo sicuro, espandendo l'area AF per coprirlo interamente e una volta fatto questo, lo insegue senza tregua in ogni angolo del fotogramma, a prescindere dalla velocità o dalla traiettoria. Semplicemente fantastico!

Abbiamo anche osservato, nella messa a fuoco continua di soggetti ravvicinati, una fastidiosa fluttuazione visibile sia nel mirino sia nel display posteriore, ma anche a 14 fps, non siamo mai riusciti a catturare un focus-miss, pertanto riteniamo si tratti di un semplice difetto di visualizzazione.


RAW, 1/80s, f/2.8, 200 ISO @ 25mm. Crop 100%.

Nel complesso, utilizzare la Sony RX 10 II è estremamente piacevole e divertente. I pochi punti a sfavore riguardano tutti, in qualche modo, la velocità: la commutazione lenta del mirino EVF, una certa lentezza nel salvataggio dei filmati HFR, nella scrittura delle foto e nell'estensione dello zoom.

Tutti questi "contro" sono però poca cosa di fronte ai "pro", tra cui possiamo ribadire la buona reattività allo scatto, l'ampio e confortevole mirino, il sistema AF che, quanto a inseguimento, fa arrossire molte reflex presunte "professionali", la cattura a 1000 fps, il video 4K e, dulcis in fundo, un'ottica luminosa che copre gran parte delle esigenze di scatto più comuni come il 24-200mm f/2.8.