GUIDA LIGHTROOM CC PARTE 3a - Gli strumenti di sviluppo essenziali

GUIDA LIGHTROOM CC PARTE 3a - Gli strumenti di sviluppo essenziali

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Guida pratica al più noto e diffuso software di sviluppo e gestione dei file RAW: Adobe Lightroom. Terza lezione, dedicata al cuore del programma: in questa puntata il modulo Sviluppo e la prima metà degli strumenti "indispensabili" dei pannelli Base e Dettagli. ”

L'istogramma

L'istogramma costituisce un alleato prezioso per valutare l'esposizione di una foto. In termini generali, l'istogramma è semplicemente un grafico che mostra la distribuzione tonale all’interno dell'immagine. Sull’asse orizzontale si trovano tutti i valori riproducibili dalla fotocamera, da zero (a sinistra), corrispondente al nero, al valore massimo (a destra), corrispondente al bianco. Sull’asse verticale, viene rappresentata l’abbondanza relativa di ciascun valore tonale.


Figura 7.

Un grafico sbilanciato verso sinistra, come quello mostrato in fig. 7, indicherà allora un’immagine con prevalenza di toni scuri, viceversa un grafico con forte peso a destra indicherà una prevalenza di toni chiari.

Non esiste un istogramma ideale a cui tendere durante il lavoro di sviluppo e, anticipando un tema che tornerà diverse volte in questa guida, l'istogramma non detta alcuna regola. È però vero che, qualora il grafico debordasse a sinistra o destra, si sarebbe in presenza di perdita di informazione – i pixel in "overflow" a sinistra risulterebbero perfettamente neri, senza alcuna possibilità di mostrare, nei punti corrispondenti, un'ombra, una sfumatura o una texture. Lo stesso ovviamente vale per i pixel in "overflow" a destra, che risultano completamente bianchi (bruciati).


Figura 8. Gli avvisi alte/basse luci in azione. A sinistra, l'avviso basse luci così come da immagine originale; a destra l'avviso alte luci della stessa immagine fortemente sovraesposta a scopo dimostrativo.

Passando, più nello specifico, all'istogramma di Lightroom, questo mostra normalmente nella parte bassa le informazioni principali di scatto (ISO, lunghezza focale, diaframma e tempo di posa). Il grafico è diviso in 5 zone, numerate in fig. 7 da 1 a 5, dette rispettivamente Neri, Ombre, Esposizione, Luci e Bianchi.

Queste zone corrispondono ad altrettanti controlli tonali del modulo base, che esamineremo tra poco. Portando il mouse all'interno del grafico, le informazioni di scatto vengono sostituite dal nome della zona e dal valore impostato, per consentire la regolazione diretta del parametro.

Due controlli molto utili di questo grafico sono i triangoli nella parte superiore del grafico, che rappresentano i cosiddetti controlli per basse luci (punto 6, fig. 7) e per alte luci (punto 7, fig. 7). Normalmente oscurati, questi triangoli si colorano o si illuminano di bianco se almeno un pixel dell'immagine è parzialmente (cioè con soli 1 o 2 canali RGB) oppure totalmente fuori gamma. Si noti, ad esempio, che in fig. 7 l'avviso basse luci è "illuminato".

Cliccando sui rispettivi triangoli vengono mostrati, all'interno dell'immagine, i pixel neri, evidenziati in colore blu, e quelli bianchi, evidenziati in rosso. In questo modo il fotografo ha un colpo d'occhio immediato sull'informazione che sta eventualmente perdendo, e può quindi giudicare con cognizione se quell'informazione può (o deve) essere sacrificata.