Quadri da osservare nei minimi dettagli con le immagini gigapixel di Google Art Camera

Quadri da osservare nei minimi dettagli con le immagini gigapixel di Google Art Camera

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Un'iniziativa attraverso la quale il Google Cultural Institute ha inviato fotocamere ad altissima risoluzione in giro per alcuni dei più famosi musei per acquisire immagini digitali dei quadri: fa leva sulla Google Art Camera, un fotocamera robotizzata in grado di automatizzare - e quindi velocizzare - il processo di acquisizione a svariati gigapixel delle immagini.”

"Digitalizzare lo scibile": questo è uno dei mantra di Google e con il suo nuovo progetto il colosso di Mountain View aggiunge un ulteriore mattoncino al suo percorso. Si tratta di un'iniziativa attraverso la quale il Google Cultural Institute ha inviato un manipolo di fotocamere ad altissima risoluzione in giro per alcuni dei più famosi musei a livello mondiale per acquisire immagini digitali dei quadri. Stiamo parlando di immagini da 'diversi gigapixel': Google non è nuova a questo tipo di iniziative, ha già all'attivo la condivisione di immagini da ben 200 gigapixel, ma il nuovo progetto fa leva sulla Google Art Camera, una fotocamera robotizzata in grado di automatizzare - e quindi velocizzare - il processo di acquisizione delle immagini. Funziona acquisendo una serie di fotografie ravvicinate ad alta risoluzione di tutto il dipinto, immagini che vanno poi a creare il quadro totale. In un lavoro del genere la messa a fuoco è fondamentale e per essere sicuro di mettere a fuoco ogni singola pennellata (in alcuni quadri la profondità tra una e l'altra può variare parecchio) il sistema si avvale di un sistema di misurazione della distanza che combina laser e sonar.

Per gli utenti l'esperienza è quella di potersi avvicinare al quadro come se avessero una lente di ingrandimento per osservare ogni singola pennellata

"Alcuni dei lavori dei nostri migliori artisti sono fragili e sensibili alla luce e all'umidità. Con Art Camera i musei potranno condividere questi capolavori inestimabili con il pubblico globale assicurandone al contempo la conservazione per le generazioni future" - recita così una porzione del post del blog di Google che racconta l'iniziativa. Per gli utenti effettivamente l'esperienza è quella di potersi avvicinare al quadro come se avessero una lente di ingrandimento per osservare ogni singola pennellata, cosa impossibile da fare - per questioni di sicurezza - davanti ai quadri nella loro versione reale. Sarà possibile poi visitare molti musei senza doversi alzare dalla sedia.

Certamente parte dell'emozione di vedere il capolavoro dal vero viene persa guardando la versione digitale, ma c'è da dire che non sempre l'esperienza di vedere un quadro dal vivo può essere gratificante: basta pensare alla folla accalcata di fronte alla Gioconda al Louvre, situazione in cui non è certo facile fermarsi a contemplare il capolavoro vinciano. Sarà interessante vedere gli sviluppi di questo tipo di iniziative: combinando le immagini ad altissima risoluzione alla realtà virtuale i risultati potrebbero essere sbalorditivi. Se vi piacciono questo tipo di iniziative, che ne dite di dare un occhio alla Venere di Botticelli a 2 Gigapixel, oppure alla panoramica sul Monte Bianco a ben 365 Gigapixel?


Commenti (10)

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Commento # 1 di: demon77 pubblicato il 23 Maggio 2016, 15:36
Questo graduale processo di digitalizzazione dell'arte (ma del patrimonio culturale in genere) penso sia di una importanza enorme.
Dovrebbero essere i governi a finanziare e incentivare questo tipo di lavoro.

Lo so, tutti diranno che non è come vederlo "dal vero", va bene. Ma parliamo dell'arte o dell'oggetto in se?
Se l'aquisizione dati è fatta con tutti i crismi io ritengo che si riesca ad ottenere un risultato più che convincente.
Commento # 2 di: djfix13 pubblicato il 23 Maggio 2016, 17:14
ci sono quadri come la venere del botticelli che nemmeno dal vivo mi sono piaciuti, fugurarsi su uno schermo (con colori sfasati) di 15" -> 32" con un blando FullHD...mi perdo ogni singolo sguardo all'opera dovendo zoommare continuamente avanti ed indietro.
senso ha che le opere siano digitalizzate come sicurazza e poi riprodotte per eventi specifici senza quindi spostare gli originali.
Commento # 3 di: SoxxoZ pubblicato il 23 Maggio 2016, 17:19
Non sono come dal vivo, ma è proprio questo il pregio.

Si dà a tutti la possibilità di fruire di opere artistiche lontane centinaia di chilometri,
senza che queste potranno mai entrare in competizione con i musei.
Anzi, è facile che possa accadere che dopo essere rimasti ammaliati da un Van Gogh
venga voglia di fare un salto a vederlo dal vivo per fare un esperienza fisica imparagonabile.
Commento # 4 di: demon77 pubblicato il 23 Maggio 2016, 17:36
Originariamente inviato da: djfix13
ci sono quadri come la venere del botticelli che nemmeno dal vivo mi sono piaciuti, fugurarsi su uno schermo (con colori sfasati) di 15" -> 32" con un blando FullHD...mi perdo ogni singolo sguardo all'opera dovendo zoommare continuamente avanti ed indietro.
senso ha che le opere siano digitalizzate come sicurazza e poi riprodotte per eventi specifici senza quindi spostare gli originali.


Eh calma calma. Come si dice "prendi l'arte e mettila da parte"

Adesso la priorità è la raccolta delle informazioni, come ad esempio le immagini gigapixel delle opere, poi la taratura dei colori può essere fatta anche bene successivamente.
Lo schermo poi è solo una fase.. non credo di dire una bestemmia se dico che un domani molto prossimo potremo visitare qualsiasi museo di qualunque parte del mondo con l'aiuto della realtà virtuale.

Nonsarà esattamente come dal vivo, ok. Ma io lo definirei comunque una gran figata potermi fare un giro al Moma dopocena di un giorno qualsiasi per poter ammirare da vicino le opere esposte!
Commento # 5 di: Il Castiglio pubblicato il 23 Maggio 2016, 17:51
Originariamente inviato da: djfix13
ci sono quadri come la venere del botticelli che nemmeno dal vivo mi sono piaciuti, fugurarsi su uno schermo (con colori sfasati) di 15" -> 32" con un blando FullHD...mi perdo ogni singolo sguardo all'opera dovendo zoommare continuamente avanti ed indietro.
senso ha che le opere siano digitalizzate come sicurazza e poi riprodotte per eventi specifici senza quindi spostare gli originali.

E' proprio vero che è impossibile accontentare tutti ... possono darti il mondo, ci sarà sempre chi chiederà anche la luna
Persino grandi esperti d'arte come Philippe Daverio consigliano prima o dopo la visione dal vivo di un'opera l'osservazione delle riproduzioni sul web, aiutano a vedere particolari che dal vivo possono essere sfuggiti.

E poi De Gustibus eccetera ..., e magari si può discutere sul resto del quadro, però il viso della Venere è impossibile dire che sia brutto
Commento # 6 di: schwalbe pubblicato il 24 Maggio 2016, 11:31
Che bello!
Ancor più soldi per Google, Apple, Samsung, Tim, Vodafone, ..., e più gente a spasso (senza lavoro) nel settore turismo!
Sempre più schiavi dei big!
Ricordiamoci che 62 persone hanno la metà del patrimonio di tutte le persone della terra...
Commento # 7 di: Hoolman pubblicato il 09 Giugno 2016, 09:47
Boh, giusto farlo " a tutela e salvaguardia", per il resto vedere un quadro dal vivo è incomparabile, perchè nel museo c'è l'atmosfera, il silenzio, magari ti sei preparato prima su quello che vedrai, e soprattutto sai che stai guardando qualcosa di unico, famoso in tutto il mondo.
E' arte, un discorso emozionale completo... come guardare chessò la Pietà o il David di Michelangelo dal vivo o aspettare che Google ti faccia fare a casa le stampe 3D... uguale proprio.

Anche io ho dei quadri prederiti, Kandinsky e Van Gogh in primis, se anche me li digitalizzano appena potrò me li andrò a rivedere, a Parigi come a New York, garantito.
Commento # 8 di: demon77 pubblicato il 09 Giugno 2016, 11:08
Originariamente inviato da: Hoolman
Boh, giusto farlo " a tutela e salvaguardia", per il resto vedere un quadro dal vivo è incomparabile, perchè nel museo c'è l'atmosfera, il silenzio, magari ti sei preparato prima su quello che vedrai, e soprattutto sai che stai guardando qualcosa di unico, famoso in tutto il mondo.
E' arte, un discorso emozionale completo... come guardare chessò la Pietà o il David di Michelangelo dal vivo o aspettare che Google ti faccia fare a casa le stampe 3D... uguale proprio.

Anche io ho dei quadri prederiti, Kandinsky e Van Gogh in primis, se anche me li digitalizzano appena potrò me li andrò a rivedere, a Parigi come a New York, garantito.


Capisco il ragionamento ma non sono del tutto d'accordo.
Vedere un'opera dal vivo è la cosa migliore possibile ma se mi si riesce a garantire una esperienza di qualità allora anche la sua riproduzione digitale a livello di esperienza visiva può essere altrettanto appagante.

Immagino tutto questo applicato alla VR di domani.. con visori ad altissima risoluzione e colori perfetti.
Potrai visitare un museo virtualmente, e gustarti le opere nel perfetto silenzio di un museo aperto solo per te, oppure ascoltare le sipegazioni in tempo reale mente guardi.. puoi avvicinarti alle opere fino a pochi centimetri per osservare anche i più minuscoli dettagli.. quadri o sculture che siano.

A conti fatti non è mica male come cosa.
Commento # 9 di: GTKM pubblicato il 09 Giugno 2016, 11:28
Il punto è un altro. Io oggi non ho la possibilità di vedere le opere esposte al Louvre, ad esempio. Se posso farlo dal pc (o quello che è, con un certo tipo di qualità, quale sarebbe il problema?
Ovviamente prima o poi farei il possibile per andarlo a visitare dal vivo, ma oggi non posso, quindi che male c'è?
Commento # 10 di: demon77 pubblicato il 09 Giugno 2016, 12:53
Originariamente inviato da: GTKM
Il punto è un altro. Io oggi non ho la possibilità di vedere le opere esposte al Louvre, ad esempio. Se posso farlo dal pc (o quello che è, con un certo tipo di qualità, quale sarebbe il problema?
Ovviamente prima o poi farei il possibile per andarlo a visitare dal vivo, ma oggi non posso, quindi che male c'è?


Nessun male. Ciò che hai scritto è dato per assodato, non ci piove su quello.

Il ragionamento era più mirato a come sfruttare al meglio questo patrimonio di informazioni sfruttando le tecnologie di oggi e di domani.