Toshiba pronta a cedere a Sony la sua divisione sensori

Toshiba pronta a cedere a Sony la sua divisione sensori

di Roberto Colombo, pubblicata il

“In questi mesi l'azienda ha studiato una strategia per ripianare il buco di bilancio e uno dei passi per recuperare capitale pare, stando a Reuters, la cessione della divisione che produce sensori a Sony. L'accordo dovrebbe avere un valore di circa 165 milioni di dollari”

Toshiba è stata al centro, nel mese di luglio, di uno scandalo, simile a quello che aveva coinvolto Olympus qualche anno fa: un comitato indipendente ingaggiato per verificare le irregolarità contabili aveva infatti riscontrato che negli anni dal 2008 al 2014 la società ha gonfiato i propri utili operativi di almeno 152 miliardi di yen (1,2 miliardi di dollari). In questi mesi l'azienda ha studiato una strategia per ripianare il buco di bilancio e uno dei passi per recuperare capitale pare, stando a Reuters, la cessione della divisione che produce sensori a Sony. L'accordo dovrebbe avere un valore di circa 165 milioni di dollari.

Sony è attualmente il leader di mercato nel settore, vendendo i suoi sensori per un'ampia gamma di prodotti, dai cellulari alle videocamere di videosorveglianza, fino ad arrivare alle reflex full frame e alle medio formato. La quota di mercato di Sony si attesta circa al 40%. Tra i concorrenti c'era proprio Toshiba, che ora però uscirà dal mercato offrendo i propri asset proprio a Sony. L'acquisizione per Sony rappresenta non tanto un vantaggio per la sparizione di un concorrente (Toshiba deteneva una quota di mercato pari a circa l'1,9%), ma costituisce un modo semplice per aumentare la sua capacità produttiva, dato che nell'accordo sarà inclusa (sempre secondo il report) anche la cessione dello stabilimento di Oita, il più moderno in casa Toshiba che lavora su wafer da 300mm.

La capacità produttiva era uno dei aspetti critici che Sony dove affrontare vista la sua crescita, vista la crescente domanda di sensori, che vede i cellulari con doppia fotocamera di qualità un settore in grado di duplicare in breve le sue richieste. La divisione sensori di Sony è talmente lanciata nel suo settore che è stato deciso, qualche tempo fa, che sarà scorporata nel corso del prossimo anno e andrà a formare una nuova compagnia chiamata Sony Semiconductor Solutions Corporation, che se tutto andrà in porto potrà contare anche sul sito produttivo di Oita ereditato da Toshiba (assieme a diverse risorse umane con esperienza nel settore).


Commenti (5)

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Commento # 1 di: ShadowX84 pubblicato il 26 Ottobre 2015, 12:53
Se nell'accordo è previsto anche il passaggio di proprietà di uno stabilimento che lavora wafer a 300mm, la cifra indicata di 165 milioni di dollari mi pare alquanto strana.

Se non erro uno stabilimento del genere costa qualche miliardo di dollari, se a questo ci aggiungiamo tutti gli asset di Toshiba della divisione sensori i 165 milioni mi sembrano troppo pochi.
Commento # 2 di: Pung pubblicato il 27 Ottobre 2015, 00:06
Un vero danno per i consumatori

Gli oligopoli non fanno mai bene al mercato, qualità limitata e prezzi gonfiati.
Commento # 3 di: AlexSwitch pubblicato il 27 Ottobre 2015, 01:38
Sarebbe l'oligopolio nel settore dei sensori immagine per fotocamere?

Qualche nome:

- Sony
- Canon
- Panasonic
- Fujifilm
- Aptina
- Samsung
- Sharp
- Omnivision
- Foveon
- Matsushita

Di queste nel settore APSC e FF abbiamo: Sony, Canon, Fujifilm, Aptina, Samsung e Foveon... Oligopolio?
Commento # 4 di: Pung pubblicato il 27 Ottobre 2015, 18:02
Film già visto

Nell'articolo c'è scritto che la Sony detiene già circa il 40 % del mercato, più concorrenti acquisisce e più potrà gestire il mercato come gli pare.
Commento # 5 di: AlexSwitch pubblicato il 28 Ottobre 2015, 00:42
Il 40% è inferiore al 51%... Inoltre Sony produce sensori anche per conto terzi ed altri, come Canon e Fujifilm, solamente per le loro fotocamere, quindi indipendenti dalla produzione di questa.

Da tenere conto poi il perché Toshiba ha messo sul mercato la sua divisione " Imaging Sensor ": negli anni scorsi ha truccato i suoi bilanci ed ora si trova in una poco piacevole situazione contabile ed ha bisogno di liquidità... A Sony, più che dei brevetti di Toshiba, interessano le strutture produttive di quest'ultima per garantire volumi costanti nelle forniture ai clienti e per la proprie linee di fotocamere.