Sony pensa all'autofocus a rilevazione di fase anche per le mirrorless

Sony pensa all'autofocus a rilevazione di fase anche per le mirrorless

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Dopo Fujifilm anche Sony sta studiando come integrare l'autofocus a rilevazione di fase su mirrorless e compatte”

Al momento una delle più grosse differenze che ancora sussiste tra le fotocamere reflex o comunque dotate specchio, sia esso anche fisso e traslucido, e le macchine fotografiche che ne sono prive, come compatte e reflex risiede nelle modalità di messa a fuoco. Le prime integrano sistemi a rilevazione di fase che utilizzano la luce che dall'obiettivo rimbalza sullo specchio e viene inviata all'apposito sensore oltre che al mirino ottico, le seconde si affidano invece sulla rilevazione del contrasto che avviene direttamente sulle immagini riprese dal sensore. Quest'ultima tecnologia è utilizzata anche dalle reflex durante la visualizzazione Live View.

Nonostante grandi passi in avanti il secondo sistema non è ancora riuscito ad eguagliare precisione e velocità dei moduli a rilevazione di fase. I produttori sono però al lavoro per provare da una parte a chiudere questo gap prestazionale, dall'altra per portare le tecnologie di rilevazione di fase anche su compatte e mirrorless. Fujifilm è stata la prima a proporre un sistema ibrido, in cui il sensore è popolato non solo di fotodiodi dedicati alla raccolta della luce, ma anche da pixel per la messa a fuoco tramite la rilevazione di fase.

Questa sembra la strada imboccata anche da Sony, almeno stando ai dettagli del brevetto ripreso da SonyAlphaRumors. Anche in questo brevetto i sensori per la rilevazione di fase sono ospitati sul sensore, con il vantaggio di affiancare l'autofocus a rilevazione di fase alle funzionalità Live View. L'unico svantaggio è che i sensori per la rilevazione di fase occupano un certo spazio sul sensore, togliendolo ai sensori dedicati alla trasformazione della luce in segnale elettrico: è necessario quindi comunque scendere a un compromesso. Per Sony il settore mirrorless sta assumendo un'importanza strategica, non è escluso che quindi in un futuro non troppo lontano possa decidere di affidarsi a una simile tecnologia per migliorare le prestazioni in messa a fuoco delle sue NEX.


Commenti (6)

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Commento # 1 di: demon77 pubblicato il 22 Marzo 2011, 11:11
sembra abbastanza macchinoso.. vedremo l'efficacia quando ci saranno applicazioni pratiche!
Commento # 2 di: metrino pubblicato il 22 Marzo 2011, 12:00
La corsa al Mpixel adesso viene comoda, nel senso che una 14 Mpixel potrebbe tornare tranquillamente ad essere una 12 Mpixel dove i pixel mancanti verranno usati per l'autofocus.
Se distribuiti con un certo criterio, potrebbero anche contribuire a diminuire il rumore aumentando la sensibilità del sensore...
Commento # 3 di: Tedturb0 pubblicato il 22 Marzo 2011, 12:03
ma perche'..

Panasonic ha l'autofocus a contrasto che e' velocissimo.. Non avrebbe piu senso continuare con gli autofocus a contrasto migliorandoli, invece che fare sta boiata che mischia fotodiodi e fotodiodi?

Mah..
Commento # 4 di: (IH)Patriota pubblicato il 22 Marzo 2011, 13:56
Evidentemente il velocissimo di Panasonic è inferiore ad un sistema di rilevazione di fase.

Hai mai provato a vedere l' autofocus di una 1D in bassa luce che velocita' operativa ha ?
Commento # 5 di: AlexSwitch pubblicato il 22 Marzo 2011, 14:31
Ma anche senza scomodare le " regine " reflex.... Il sistema a cambiamento di fase è più veloce perchè c'è un sensore dedicato che analizza la luce in arrivo.
Sugli studi fatti da Fuji e Sony nulla si dice sulla complessità di produzione e gestione del sensore da parte del processore immagine, inoltre annegare sensori per l'AF nei fotoricettori del sensore, non so che impatto avrebbe sulla qualità immagine nativa....
Commento # 6 di: yossarian pubblicato il 22 Marzo 2011, 14:37
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Ma anche senza scomodare le " regine " reflex.... Il sistema a cambiamento di fase è più veloce perchè c'è un sensore dedicato che analizza la luce in arrivo.
Sugli studi fatti da Fuji e Sony nulla si dice sulla complessità di produzione e gestione del sensore da parte del processore immagine, inoltre annegare sensori per l'AF nei fotoricettori del sensore, non so che impatto avrebbe sulla qualità immagine nativa....


non solo per quello. La rilevazione di fase è in grado di dire se il fuori fuoco è di tipo back o front focus e, di conseguenza, dà indicazioni sulla direzione in cui muovere le lenti per aggiustare il fuoco. La rilevazione di contrasto dice solo se l'immagine è a fuoco oppure no. Questo significa che l'AF è costretto a fare tutta la scansione dei piani fino a che non trova quello "giusto"; ma in caso di out of focus non ha indicazioni sulla direzione in cui muoversi per aggiustare il tiro