Fujifilm X-T2, ecco la versione sportiva della top di gamma - Recensione

Fujifilm X-T2, ecco la versione sportiva della top di gamma - Recensione

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Come in passato, al modello X-Pro segue un modello X-T, che offre identica qualità d'immagine in un corpo macchina simil-reflex ergonomico e resistente ”

Introduzione

A breve distanza dal lancio della X-Pro2, Fuji ha presentato anche la nuova e Fujifilm X-T2, che tecnologicamente ha molto in comune con la Pro2 e che, come era già successo per la prima generazione, ne ripropone le caratteristiche fotografiche salienti, confezionando il tutto  all'interno di un corpo macchina simil-reflex ergonomico e robusto.

Se la novità principale rimane quel sensore da 24.3 Mpixel X-Trans CMOS III che, a 4 anni dal debutto della serie X, ha incrementato la risoluzione rispetto ai 16,3 Mpixel originali, lo spunto più interessante della X-T2, è probabilmente il sistema autofocus, che riprende alcuni concetti delle reflex di fascia alta nella speranza di colmare, finalmente, quel gap che le mirrorless hanno finora sempre patito rispetto alle rivali.


Interessante notare come la X-T2 sia anche la prima Fujifilm Serie X a registrare video 4K. A questo si devono poi aggiungere alcuni "ritocchi" come il tempo minimo di posa che passa da 1/4000s a 1/8000s, il syncro flash che passa da 1/180s a 1/250s, gli 8 fps in scatto continuo che di base rimangono inalterati, ma che possono arrivare a 11 fps utilizzando il grip Vertical Power Booster accessorio (14 fps con otturatore elettronico). Insomma, anche dal punto di vista più meccanico la X-T2 si è fatta più simile alle reflex professionali.

La fotocamera è stata testata con Fujinon XF35mmF1.4 R  (risoluzione) e con l'XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR (sistema AF).